Le partite giocate finora sono state più che altro un riscaldamento per Sommer, chiamato questa sera a chiudere la saracinesca contro Messi, Mbappé e Neymar. Il suo nuovo allenatore ha definito il portiere svizzero «intelligente» e «furbo».
È una sfida di particolare importanza quella che attende questa sera Yann Sommer al Parco dei principi di Parigi. Nella settima partita come estremo difensore del Bayern Monaco lo svizzero affronterà la sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League contro il pericolosissimo Paris St.Germain. Il 34enne dovrà dunque vedersela contro avversari del calibro del fresco campione del mondo argentino Lionel Messi, il pericolosissimo brasiliano Neymar e lo straripante Kylian Mbappé.
«Non ho mai paura», ha detto Sommer in conferenza stampa a proposito del compito che lo attende. «Non vediamo l'ora di giocare. È molto importante per il club e per la squadra». Ma anche per lui. Dopo tutto, la Champions League è il palcoscenico sul quale Sommer deve dimostrare di essere all'altezza di Manuel Neuer, ora infortunato.
L'allenatore Julian Nagelsmann crede fermamente nel suo attuale numero 1. «Il suo rendimento è eccellente», ha detto lo stesso mister parlando di Sommer.
Un impatto immediato
Sommer, arrivato a gennaio dal Borussia Mönchengladbach per circa otto milioni di euro, ha esordito in Baviera in condizioni difficili, come ha voluto sottolineare Nagelsmann: «Bisogna dire che non è stata una situazione facile per lui, con tutti i problemi che avevamo fra i nostri portieri. Deve sostituire Manu, che è ed era un portiere eccezionale, e lo sta facendo molto bene», ha ammesso l'allenatore.
«Yann è un ragazzo molto intelligente, molto sveglio. Si è integrato molto bene nel gruppo, nel quale è diventato già un leader - ha proseguito Nagelsmann - quando è in campo irradia sicurezza. Si ha sempre la sensazione di poter passargli la sfera. Non trema quando gioca con la palla al piede. Sono molto felice di averlo con noi».
Inoltre Sommer si prepara «molto meticolosamente per ogni partita», cercando di studiare con attenzione ogni avversario: i movimenti di gioco e le strategie utilizzate. Sicuramente anche per affrontare attaccanti del calibro di Messi e soci avrà fatto i compiti a casa; ma sarà abbastanza?