Messi trascina l'AlbicelesteArgentina dall'inferno al paradiso: «Meraviglioso vincere così»
fon
27.6.2018
La sofferenza delle decine di migliaia di tifosi argentini presenti sugli spalti e di altri 40 milioni attaccati al teleschermo è terminata in una grande festa: l'albiceleste ha conquistato l'accesso agli ottavi di finale della Coppa del Mondo grazie alla rete segnata da Rojo sul finale di partita. La Nigeria non ce l'ha fatta, la generosa Islanda ha dovuto cedere il passo alla classe della Croazia.
Al termine della partita di San Pietroburgo, dove Maradona ha dato spettacolo sugli spalti, Leo Messi - autore del primo gol dell'incontro - ha espresso tutta la sua gioia per la qualificazione: «Sapevo che Dio era con noi, e che non ci avrebbe lasciato fuori».
La pulga ha dedicato la vittoria a tutti i tifosi arrivati fino in Russia, e anche a tutti coloro che hanno seguito da casa. «Sapevamo di poter vincere questo incontro, ed è stato meraviglioso vincerlo così».
Per chi crede nell'enorme potenziale dell'energia positiva generato da decine di milioni di esseri umani, la vittoria dell'Argentina è presto spiegata - già, perché il gioco espresso dai sudamericani non ha certo offerto grande spettacolo - la nazionale di Sampaoli è stata trascinata dal cuore dei suoi tifosi, da un enorme reticolo di energia positiva capace di correggere di poco la traiettoria della punizione calciata magistralmente da Etebo, fino ad accelerare la palla scagliata da Rojo al 86esimo.
Lo stesso Rojo, eroe della serata, ha così commentato la vittoria: «Lo avevo detto ai miei compagni che avrei segnato un gol. Dopo la gara con la Croazia ci siamo uniti più che mai. Il gol è per la mia famiglia e per questo gruppo che se lo merita. Forza Argentina!».
Felicissimo anche Jorge Sampaoli, coach non ancora al riparo dalle molte critiche, ma che certo ha potuto tirare un sospiro di sollievo. «Questi giocatori hanno giocato con il cuore e molta energia. Ringrazio il pubblico, perché sentivamo di essere in Argentina, ci rende molto felici il loro calore, sia allo stadio che ieri in hotel».
Se Rojo e Messi hanno messo a segno le due reti, Mascherano - autore della trattenuta che ha regalato il rigore alla Nigeria – ha rivestito il ruolo del trascinatore, del guerriero che con il volto insanguinato, nonostante la non-brillantezza fisica, ha ringhiato per tutta la partita portandosi sulle spalle il peso della difesa e del centrocampo, oltre che condividere con Messi la responsabilità verso un'intera nazione.
«Non è buona cosa dover dipendere da prestazioni eroiche - ha commentato lo stesso Mascherano - dobbiamo aumentare la nostra qualità». L'ex giocatore del Barcelona non si nasconde: «Non abbiamo giocato bene fin'ora … ed ora c'è la Francia ad aspettarci».
Anche Sampaoli riconosce tutte le insidei del prossimo incontri della sua Nazionale: «Giocheremo con una squadra candidata alla vittoria finale, quindi sarà una partita molto impegnativa».
Bisognerà dunque attendere fino al 30 giungo alle ore 16:00, per vedere se Messi, Mascherano e l'energia di un intero popolo saranno sufficienti per avere la meglio sulla giovane e ambiziosa Francia dei vari Pogba, Griezmann, Varane, Dembele, Umtiti e Mbappè.