Dai Playoff di NHL, dove non ha giocato parecchio, l'attaccante dei Colorado Avalanche ha raggiunto la Nazionale svizzera ai Mondiali in Slovacchia.
Quando giunge un pezzo da novanta dalla NHL è sempre qualcosa di speciale. Per i tifosi ma naturalmente anche per i giocatori stessi. Lo scorso anno quando eliminati dai Playoff di NHL sbarcarono in Danimarca Kevin Fiala e Roman Josi furono accolti come dei supereroi, questa volta il ruolo del rinforzo di lusso arrivato a torneo in corso spetta a Sven Andrighetto.
«Mi sento bene e sono felice di poter giocare, ho dormito bene», così ha aperto la sua prima vera e propria intervista dei Mondiali l’attaccante di Colorado. «Ho potuto sgranchirmi le gambe e rimettermi in azione. È importante riprendere il ritmo».
Essere stato schierato solamente in 5 delle 12 partite disputate nei Playoff dai suoi Colorado Avalanche potrebbe essere stato un bene in chiave Nazionale. «Ho giocato poco è vero, ma almeno ho ancora la freschezza. Bisogna vederla così».
L’ex ala dei Montréal Canadiens è cosciente di poter aiutare il gruppo che ha appena ritrovato dopo la fantastica cavalcata di un anno fa, terminata solamente con una sconfitta in finale. «Posso sicuramente dare un colpo di mano in zona offensiva, penso soprattutto al powerplay. Devo sfruttare la mia velocità, non dimenticare il gioco difensivo e non giocare in maniera troppo complicata».
Nonostante Andrighetto sia appena arrivato conosce già molto bene gli avversari con i quali si scontrerà la Svizzera martedì sera. «Gli austriaci non mollano mai e il loro gioco è piuttosto veloce. Vincono molti duelli, hanno un buon gruppo a alcuni individualità molto interessanti. Non sarà una partita facile», ha infatti concluso lo zurighese, che ai Mondiali giocherà anche per il suo futuro visto che il suo contratto con Colorado scade questa estate.