Invitati dalla RSI in occasione della trasmissione "That's hockey", il direttore sportivo del Lugano Hnat Domenichelli e la presidente Vicky Mantegazza si sono soffermati sulla stagione appena conclusasi - per la loro squadra - e su temi riguardanti il futuro del club sottocenerino.
Hai fretta? blue News riassume per te:
- Hant Domenichelli ammette che le aspettative a inizio stagione erano ben diverse e che arrivare nei primi quattro al termine della Regular Season è davvero importante.
- La presidente ammette che assumere Chris McSorley è stato un errore.
- Koskinen e Granlund non si discutono, il vero Carr si è visto nei Playoff, Zanetti continua con il Lugano e si discuterà a breve il possibile arrivo del finlandese Ruotsalainen.
«Stagione difficile», «Si poteva fare di più»
Il Lugano, ha terminato la sua stagione domenica sera alla Cornèr Arena, al termine di Gara-6 dei quarti di finale dei Playoff. Il Ginevra, come da pronostico, ma con meno facilità di quello che si potesse immaginare, si è qualificato per le semifinali dopo aver dominato per lunghi tratti la Regular Season.
«Le aspettative erano molto alte a inizio stagione», ha ammesso Hnat Domenichelli.
Per la presidente Mantegazza «si poteva fare di più, si poteva anche battere il Ginevra». La presidente è apparsa serena, spiaciuta sì, «per come si era messa la stagione e dunque non mi posso dire soddisfatta». Ma a sole 24 ore di distanza dall'ultima sfida della stagione, c'è spazio per delle note positive. «Contro il Ginevra la squadra ha dato tutto. Abbiamo avuto anche un po' di sfortuna».
Da McSorley a Gianninazzi
Sulla questione McSorley la signora Mantegazza ha ammesso che probabilmente è stata una decisione sbagliata, a posteriori. «Tutti ricordiamo il Chris McSorley di Ginevra. Volevamo qualcuno che riportasse le giuste emozioni nello spogliatoio, invece è arrivato un agnellino».
Il direttore sportivo dei bianconeri spiega come negli anni, con gli ultimi allenatori in panchina, McSorley e Kapanen soprattutto, ci si è accorti quanto importante sia la capacità di comunicare verso l'esterno, in italiano. «È fondamentale poter parlare in italiano, avere un rapporto aperto verso i giornalisti e il pubblico. A Lugano serve chi conosce la piazza», ha detto Domenichelli, che si dice perciò fiducioso di aver preso la scelta giusta con la scelta del nuovo head coach, Marco Gianninazzi. «Ha dimostrato di essere un grande, e sono convinto che lo dimostrerà anche in futuro».
Regular Season, fondamentale
Arrivare in forma ai Playoff è certo importantissimo se si vogliono cullare ambizioni di titolo. Secondo Domenichelli, infatti, la sfida con il Ginevra è stata anche persa in quanto i ticinesi non hanno potuto iniziare a giocare la serie di partite in casa.
«Si poteva fare molto di più durante il campionato. I problemi con McSorley hanno inciso sulla fase di preparazione. Problemi che poi - secondo il ds - hanno portato a terminare al decimo posto. È importante dunque finire la Regular Season nei primi 4 posti».
Kaski, il grande flop
Sia Mantegazza che Domenichelli si attendevano di più dal difensore finlandese Kaski, silurato a dicembre. «Già settimane prima avevamo capito che era la soluzione giusta da prendere - ha detto Domenichelli - ma vi sono contratti da rispettare».
Al suo posto è arrivato il ceco Klok. Un difensore, che ha detta di molti in studio alla RSI, ha portato stabilità alla difesa e anche una certa leadership, che il finlandese non aveva. La presidente ha aggiunto che Klok ha portato pure positività nello spogliatoio, essendo un ragazzo «più aperto» del suo predecessore.
Arcobello capitano?
Molti sono coloro che non hanno visto di buon occhio Mark Arcobello quale capitano della squadra.
«La decisone è stata presa dallo staff di McSorley. Nel corso dell'estate Gianninazzi e il suo staff sono liberi di mettere la C sul petto di qualcun altro», ha aggiunto in merito il direttore sportivo.
Contratti in scadenza
In trasmissione alla RSI Domenichelli ha ricordato che il contratto del giovane Marco Zanetti - che così bene ha fatto nel corso di tutta la stagione da quando è stato inserito da Gianninazzi - non è in scadenza. Julian Walker? «Se vuole rimanere, lo teniamo».
Stranieri, croce e delizia
Se di Klok si è già parlato, Domenichelli si è soffermato su Arcobello e Carr, che per motivi diversi hanno avuto una stagione difficile, pure loro. «Abbiamo visto il vero Carr nei Playoff. Koskinen e Granlund non si discutono», ha tagliato corto il canadese.
Ruotsalainen
«Non ho ancora parlato con Gianninazzi», ha detto la presidente, a proposito delle voci che vorrebbero il finlandese del Rappi sulla via per Lugano. «Per me l'importante e che i giocatori vengano scelti dallo staff tecnico».
Inizialmente non disposto a parlare di hockey-mercato, Domenichelli si lascia sfuggire i suoi apprezzamenti per il finlandese: «Mi piace, lo abbiamo visto anche quest'anno a Kloten. Ma c'è di mezzo anche la Svezia, e i Buffalo Sabres, che detengono i suoi diritti NHL. «È un po' complicato - ha aggiunto - ma ne parleremo con lui, tra poco. Io lo vedo motivato e veloce; non mi spiacerebbe averlo con noi».
I complimenti a Della Bella
Infine arrivano i complimenti a Paolo Della Bella, preparatore da diversi anni dei portieri del settore giovanile dei sottocenerini. Secondo Domenichelli sono stati formati diversi ottimi portieri negli ultimi anni: Merzlikins, Fadani, Fatton e anche il giovane Crivelli, portiere della formazione Under 20 che andrà alla ricerca del titolo svizzero nel corso del prossimo fine settimana, nelle finali di Neuchâtel. Under 20, la formazione cresciuta da Gianninazzi, che ora ha il tempo digerire questa prima esperienza in National League, per poi partire verso la sua prima stagione intera da head-coach del sempre ambizioso Hockey Club Lugano.