Il derby numero 254 della storia, il primo in una doppia sfida di Play-in, è finito in parità.
In un'incandescente Gottardo Arena, Ambrì e Lugano si sono lasciati sul 4-4, ritrovando il pareggio dopo 18 anni e rimandando, come ovvio, tutto al ritorno di sabato.
Entrati meglio in partita e capaci di attaccare a pieno organico, i padroni di casa hanno incanalato la sfida a proprio favore, dominando il primo tempo e portandosi sul 4-0 già al 25'08".
I bianconeri sono però andati in crescendo e, con un gol nel periodo centrale e tre negli ultimi 20 minuti, hanno trovato il modo pareggiare la sfida.
Dal 4-0 al 4-4
Con di nuovo Juvonen tra i pali, l'Ambrì ha cavalcato l'onda buona del finale di Regular Season, dominando nei primi 20 minuti, chiusi sul 3-0 grazie ai gol di Lilja, Heed e Kneubühler.
Il 4-0 di Pestoni al 25'08" sembrava riproporre lo stesso canovaccio anche nel periodo centrale, nel quale però il Lugano ha cominciato a crescere, accorciando immediatamente con Fazzini al 26'18" e ritrovando un po' di fiducia.
L'immediato shorthander di Marco Müller in avvio di terzo tempo ha definitivamente rivitalizzato i bianconeri, capaci di agguantare il pari con Joly e Alatalo tra il 54' e il 55'.
Cereda: «Dare più spazio a loro ci è costato la vittoria»
Ai microfoni della RSI Luca Cereda ha così commentato il drammatico primo derby della serie: «L’errore è stato quello di dare più spazio ai sottocenerini e questo ci è costato la possibilità di vincere l’incontro. Ora sappiamo che è importante farci trovare pronti per la sfida di sabato. Questa sera è stato un buon indicatore per entrambe le squadre per capire quello che bisogna fare se si vuole vincere».
Gianinazzi: «Ci siamo messi in difficoltà da soli»
Anche Luca Gianinazzi, sempre alla RSI, ha commentato la sfida a due facce della Gottardo Arena: «Nei primi cambi siamo usciti piuttosto bene, poi ci siamo messi in difficoltà da soli non giocando il disco in maniera abbastanza pulita. Appena abbiamo preso il primo gol ci siamo lasciati destabilizzare da quello e loro ci hanno messi sotto pressione. Il gol in shorthand di Marco Müller ci ha dato il coraggio, ci ha fatto credere ancora di più nella rimonta».