Il filippino Manny Pacquiao, unico capace di laurearsi campione mondiale in otto classi di peso differenti, ha annunciato il suo addio al pugilato.
«E' stata la decisione più difficile della mia vita», ha scritto su Twitter il 42enne, che si concentrerà sulla politica candidandosi alla presidenza delle Filippine.
Dalla povertà al successo globale
Dopo essere cresciuto in povertà nel sud delle Filippine, da adolescente Pacquiao si trasferì nella capitale Manila per iniziare una carriera che lo avrebbe reso anni dopo uno degli atleti più pagati al mondo.
Il filippino ha vinto il suo primo titolo importante nel 1998 all'età di 19 anni, sconfiggendo il thailandese Chatchai Sasakul per il titolo WBC dei pesi mosca.
Nel giro di tre anni si trovò a Las Vegas, dove batté il sudafricano Lehlohonolo Ledwaba per il titolo IBF dei pesi super piuma.
I record
Oggi Pacquiao è considerato uno dei più grandi pugili professionisti di tutti i tempi, unico nella storia capace di vincere 12 diversi titoli in otto divisioni di peso.
Nel luglio 2019, Pacquiao è diventato il più vecchio campione del mondo dei pesi welter della storia, all'età di 40 anni dopo aver sconfitto Keith Thurman. Titolo che gli è stato tolto d'ufficio nel gennaio del 2021 a causa dell'inattività.
In agosto di quest'anno, tornato sul ring, il filippino è stato sconfitto dal cubano Yordenis Ugas, facendo in seguito capire di essere vicino al ritiro.
Di oggi la notizia. Pacquiao si ritira coì con un record di 62 vittorie, otto sconfitte e due pareggi.
La politica
Parallelamente all'attività agonistica Pacquiao è entrato in politica nel 2010 quando ha vinto un seggio nella camera bassa del congresso filippino. Nel 2016 è stato eletto per un mandato di sei anni nella camera alta.
Il 42enne ha confermato all'inizio di questo mese la sua intenzione di correre per la presidenza dopo essere stato nominato quale candidato da una fazione del partito al potere, il PDP-Laban.