È ufficiale Il CIO respinge la candidatura della Svizzera alle Olimpiadi 2030

bt, ats

29.11.2023 - 19:24

Il presidente del CIO Thomas Bach oggi a Parigi.
Il presidente del CIO Thomas Bach oggi a Parigi.
Keystone

Le Olimpiadi invernali del 2030 non si terranno in Svizzera. È quanto scaturito dalla riunione odierna del Comitato olimpico internazionale (CIO) a Parigi. I vertici dell'organizzazione propongono la Francia come sede dell'evento.

Keystone-SDA, bt, ats

La candidatura elvetica avrà comunque diritto a dialoghi preferenziali in vista di una possibile attribuzione dei Giochi olimpici invernali del 2038, ha fatto sapere il CIO dopo il meeting del comitato esecutivo.

Le assegnazioni ufficiali – a conti fatti poco più di una formalità – per il 2030 e il 2034 verranno comunicate il prossimo mese di luglio. Se nel primo caso ci si avvia verso una manifestazione a cinque cerchi nelle Alpi francesi (oltre alla Svizzera è stata scartata anche la Svezia), quattro anni dopo il massimo appuntamento sportivo dovrebbe trasferirsi negli Stati Uniti, più precisamente a Salt Lake City (Utah).

Settimana scorsa, il parlamento dello sport svizzero aveva appoggiato i progetti per i Giochi del 2030 o del 2034, che prevedevano un evento decentralizzato, su siti già esistenti, in tutte e quattro le regioni linguistiche e in gran parte finanziato da privati.

Oggi però i piani alti del CIO hanno chiuso la porta in faccia a Berna, non ammettendo la candidatura alla fase successiva.

Uno spiraglio per le Olimpiadi 2038?

Resta comunque uno spiraglio aperto, quello che porta alle Olimpiadi del 2038, per le quali la Svizzera è stata invitata a dialoghi privilegiati. Non è tuttavia chiara al momento la posizione della Svizzera riguardo a tale eventualità, dato che non è finora mai emerso un interesse concreto per questa data.

Per la Confederazione quella odierna è una nuova delusione olimpica. Dopo aver ospitato due volte i Giochi invernali nel 1928 e nel 1948, in entrambi i casi a St. Moritz (GR), tutti i successivi tentativi di riaccaparrarsi la manifestazione sono falliti per una ragione o per l'altra, tra cui, in passato, la volontà popolare.

Discorso diverso invece per i francesi, che organizzeranno l'edizione del 2030 solo sei anni dopo i Giochi estivi del 2024, in programma la prossima estate in quel di Parigi. Nuova gloria pure per Salt Lake City: la città ha infatti già ospitato le Olimpiadi invernali del 2002.