Si è concluso oggi il processo contro il tennista tedesco Alexander Zverev per presunta aggressione, dopo aver raggiunto un accordo secondo cui dovrà pagare una multa di 200'000 euro.
In cambio di questo pagamento, il tribunale distrettuale del Tiergarten di Berlino ha chiuso il procedimento. Pertanto non vi è stata alcuna condanna.
Accettare di pagare la suddetta somma non costituisce un'ammissione di colpa, quindi Zverev, che sarà impegnato oggi nelle semifinali del Roland Garros a Parigi, continua a essere considerato innocente. La procura, la difesa e la sua ex fidanzata Brenda Patea, in qualità di co-querelante, hanno accettato questa modalità di conclusione del procedimento. Secondo la Corte, entrambe le parti volevano risolvere il conflitto pacificamente.
Il processo è iniziato il 31 maggio, a causa della denuncia contro Zverev circa un anno e mezzo dopo il presunto incidente. L'accusa ha basato il caso sulle dichiarazioni dell'ex fidanzata, sostenendo che Zverev l'ha spinta contro il muro e l'ha strangolata nel corridoio del loro appartamento Airbnb in affitto a Berlino durante una discussione nel maggio 2020.