Passo dopo passo Djokovic ancora sotto attacco: «È meglio se rimani a casa»

fon

21.2.2022

Djokovic è pronto a rientrare.
Djokovic è pronto a rientrare.
Keystone

Novak Djokovic è tornato in campo lunedì al torneo di Dubai. In vista dei prossimi appuntamenti, tuttavia, le cose potrebbero tornare a complicarsi per il tennista serbo.

fon

21.2.2022

Sono passate cinque settimane dall'espulsione di Novak Djokovic dall'Australia. Troppo poco tempo per far dimenticare il caos generato dal suo viaggio nella terra dei canguri, terminato malamente dopo ricorsi e controricorsi. Finalmente però sembra essere tornato il momento di parlare di tennis, anche per il campione serbo, il quale è tornato in campo al torneo Master 500 di Dubai, dove al primo turno ha sconfitto l'italiano Lorenzo Musetti.

«Mi manca giocare a tennis dopo tutto quello che è successo», ha commentato Djokovic nella conferenza stampa di entrata del torneo degli Emirati Arabi. Ma nel circuito non tutti hanno sentito la mancanza del serbo, anzi...

«La legge deve essere uguale per tutti»

Ad esempio il vincitore del Roland Garros del 1976 e ora allenatore Adriano Panatta, non le ha certo mandate a dire al numero uno. «Penso che la legge debba essere uguale per tutti. Permettere al serbo di partecipare agli Internazionali d’Italia provocherebbe molta confusione inviando il messaggio sbagliato. Trovo che la sua presenza a Roma sarebbe inaccettabile».

Per Panatta, quindi, la mancanza di Djokovic a Roma non sarebbe una grave perdita per il torneo. «Gli Australian Open, per esempio, sono stati spettacolari anche senza di lui. Lo stesso vale anche per gli Internazionali d'Italia. Per quanto mi riguarda, o si vaccina o è meglio che rimanga a casa», ha proseguito Panatta in un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa «Adnkronos».

Gli organizzatori del torneo probabilmente giudicheranno la situazione in maniera diversa. L'ultima parola in questo caso ce l'ha però la politica, e per il tennista serbo questa volta sembra ci sia una svolta positiva, visto che la sottosegretaria italiana allo sport Valentina Vezzali ha già pubblicamente annunciato che Djokovic sarà in grado di scendere in campo a Roma visto che per giocare non c'è alcun obbligo di vaccinazione.

La reazione del pubblico

Con ogni probabilità il rilassamento generale delle misure anti-covid renderà più agevole la partecipazioni ai futuri tornei per il 34enne di Belgrado, il quale dovrà però fare i conti con i moltissimi nemici che si è fatto dopo la burrascosa faccenda di Melbourne. Il supporto del pubblico non è tuttavia indispensabile per Novak Djokovic, capace di sfoderare il miglior tennis anche quando le avversità si accaniscono contro di lui. 

Inoltre, il vincitore di 20 titoli del Grande Slam, ha già messo le cose in chiaro con un'intervista concessa la scorsa settimana alla «BBC», nella quale ha ribadito di non volersi piegare alla pressione della vaccinazione obbligatoria. «Non giocherò nemmeno a Parigi e a Wimbledon se per i giocatori ci sarà l'obbligo di vaccinazione. Questo è il prezzo che sono pronto a pagare».

Djokovic è dunque pronto a pagare il prezzo di saltare i tornei più importanti della stagione, ora resta da vedere come affronterà le "focose" reazioni che gli riserverà gran parte del pubblico.