Geopolitica L'Apple a Taiwan cambia, da ora sugli iPhone l'etichetta «Made in China»

SDA

9.8.2022 - 11:01

Apple non vuole avere problemi con le autorità di Pechino.
Apple non vuole avere problemi con le autorità di Pechino.
Keystone

Apple chiede ai fornitori di Taiwan di etichettare i suoi prodotti come «Made in China» per evitare ritardi e problemi alle catene di produzione già sotto una forte pressione. E, soprattutto, per non irritare la Cina, uno dei suoi maggiori mercati.

9.8.2022 - 11:01

La richiesta segue la visita della presindente della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi sull'isola, in sfida aperta a Pechino. Un viaggio dalle ripercussioni non solo geopolitiche ma anche economiche, visto il ruolo cruciale di fabbrica di semiconduttori mondiale che gioca Taiwan.

Il timore di Cupertino è un inasprimento dei controlli alla dogana da parte delle autorità cinesi per un'attuazione stringente di una norma finora ignorata e che prevede un'etichettatura dei prodotti di Taiwan come se fossero prodotti in Cina, ovvero con la dicitura «Chinese Taipei» o «Taiwan, China».

Apple non vuole ritardi

La formula finora utilizzata di «Made in Taiwan» potrebbe tradursi in ritardi, multe o addirittura nello stop di interi carichi. Scenari che Apple vuole evitare per non incorrere in ulteriori rallentamenti della produzione, ma che la espongono a forti critiche.

Molti hanno infatti subito puntato il dito contro Cupertino, colpevole di aver ceduto a Pechino. «Il momento in cui Apple dirà di non poter più collaborare con la Cina e attuare la sua censura è ancora lontano», ha detto GreatFire, associazione in prima linea contro la censura cinese online.

Sta arrivando l'Iphone 14

Per Apple probabilmente si è trattato di una decisione ai suoi occhi dovuta. Cupertino è alle battute finali della produzione dell'iPhone 14, il cui lancio è previsto in settembre.

Rallentamenti della produzione o, ancora peggio, un eventuale boicottaggio dei consumatori cinesi sarebbero un brutto colpo per la società, riuscita a contenere gli effetti dei confinamenti cinesi. Stop prolungati che hanno spinto Cupertino ad accelerare sulla diversificazione della produzione.

L'iPhone 14 ne è un esempio: una versione del nuovo smartphone arriverà infatti dagli impianti in India e non solo da quelli cinesi. Un importante passo in avanti per Apple, anche se le fabbriche cinesi continuano a restare cruciali nella sua produzione, al momento insostituibili.

SDA