La tradizionale Marcia di Pasqua si è tenuta lunedì a Berna nel segno del sostegno all'Ucraina: diverse centinaia di persone si sono riunite per inneggiare alla pace, ma anche a favore del clima.
I partecipanti portano bandiere della pace ma anche vari cartelloni che incitano al ritiro delle truppe e al disarmo.
La marcia per le strade di Berna.
Sono presenti molte persone di tutte le età.
La tradizione delle marce pasquali risale agli anni '60, quando i movimenti pacifisti si schierarono contro gli armamenti nucleari.
I partecipanti portano bandiere della pace ma anche vari cartelloni che incitano al ritiro delle truppe e al disarmo.
La marcia per le strade di Berna.
Sono presenti molte persone di tutte le età.
La tradizione delle marce pasquali risale agli anni '60, quando i movimenti pacifisti si schierarono contro gli armamenti nucleari.
Nel pomeriggio un corteo ha preso il via dal Eichholz, in riva all'Aare per dirigersi verso la Münsterplatz, passando davanti all'ambasciata ucraina situata in Helvetiaplatz.
Lo slogan di quest'anno, «Proteggere il clima, costruire la pace», era stato scelto prima dell'invasione russa in Ucraina. Gli organizzatori nelle scorse settimane hanno poi deciso di mettere l'accento sul conflitto.
Una tradizione
La marcia della città federale – la prima dal 2019 a questa parte a causa del coronavirus – è sostenuta da oltre 40 organizzazioni politiche ed ecclesiastiche.
La tradizione delle marce pasquali, diffusa nel mondo intero, risale agli anni '60, quando i movimenti pacifisti si schierarono contro gli armamenti nucleari. Anche in un mondo secolare, gli organizzatori ritengono che la Pasqua sia il momento giusto per inviare un segnale per un mondo più pacifico.