Sequestri di minoriBimba francese rapita: spiccato un mandato di cattura internazionale
mp
20.4.2021 - 11:47
Un mandato di cattura internazionale è stato spiccato nei confronti di uno dei presunti responsabili del rapimento della piccola Mia la settimana scorsa nell'Est della Francia. Lo ha annunciato stamane la procura di Nancy (Friburgo).
Keystone-SDA, mp
20.04.2021, 11:47
20.04.2021, 12:00
SDA
La bimba di otto anni era stata ritrovata sana e salva domenica a Sainte-Croix (VD).
Il mandato, emesso dal giudice istruttore di Nancy, concerne un uomo sospettato di sostenere un movimento anti sistema a cui si richiamano i rapitori, è stato precisato. «Tale mandato di cattura è stato spiccato sulla base di diversi elementi, fra cui gli interrogatori di talune persone detenute in attesa di giudizio e indagate», ha aggiunto il magistrato in una nota.
L'uomo in questione «avrebbe giocato un ruolo nell'organizzazione del rapimento e avrebbe così fornito le coordinate di chi ha ospitato la madre e la bambina a Neuchâtel», secondo il magistrato.
Stando al giornale Le Parisien, si tratta di un ex quadro dirigente del partito centrista Modem in Alta Garonna, che vive in Malaysia da diversi anni. Escluso da Modem nel 2010, è in seguito diventato una figura del movimento «complottista» e difende l'idea di un colpo di Stato popolare, secondo il quotidiano.
Ritrovata nel canton Vaud
La piccola Mia, rapita martedì scorso da tre uomini per conto della madre, era stata ritrovata domenica in uno stabile occupato da squatter a Sainte-Croix, nel canton Vaud, assieme alla madre. La donna, per sentenza del tribunale, non poteva vedere da sola la figlia.
Le indagini hanno permesso di stabilire che la madre ha trascorso una prima notte in Svizzera in un albergo a Estavayer-le-Lac (FR), poi è stata ospitata da una donna a Neuchâtel e infine si è trasferita nell'immobile occupato, dove è stata trovata insieme alla figlia. Il ritrovamento è avvenuto al termine di una massiccia operazione di polizia a cui hanno partecipato – nei vari momenti dell'inchiesta – quasi 200 gendarmi.
Nell'ambito dell'inchiesta sono stati arrestati cinque uomini accusati di aver partecipato al rapimento della bambina. Gli inquirenti hanno potuto risolvere velocemente il caso concentrandosi, subito dopo la sparizione di Mia, sulla madre che era risultata introvabile.
Alla donna, che ha 28 anni ed è domiciliata a Epinal (Vosgi), un giudice lo scorso 11 gennaio aveva tolto la figlia, affidandola alla nonna, dopo aver definito «preoccupante» la posizione «antisociale» della madre che affermava di voler «vivere ai margini della società». Inoltre, la donna non aveva risposto a precedenti convocazioni dei giudici ed espresso «propositi suicidi» di fronte alla figlia.
La madre si trova ora in detenzione nel canton Vaud, assieme a un cittadino francese che l'ha aiutata in Svizzera, nell'attesa di una procedura di estradizione.