GiustiziaCaso Sperisen: accolta la richiesta di interruzione della pena
tb, ats
28.9.2023 - 21:49
Erwin Sperisen, l'ex capo della Polizia nazionale guatemalteca condannato per complicità in assassinio, sarà rilasciato il 2 ottobre. Giovedì, il Tribunale di applicazione delle pene e delle misure di Ginevra ha accolto la sua richiesta di interruzione della pena.
Keystone-SDA, tb, ats
28.09.2023, 21:49
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Erwin Sperisen potrà lasciare il carcere di Witzwil (BE), dove è detenuto dal dicembre 2022 dopo essere stato detenuto a Thorberg (BE) e Champ-Dollon a Ginevra.
Gli sarà vietato contattare i querelanti o i testimoni, lasciare il territorio svizzero senza autorizzazione e dovrà consegnare i suoi documenti d'identità.
I suoi avvocati, Giorgio Campa e Florian Baier, hanno basato la richiesta di sospensione della pena su una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU), divenuta definitiva.
Ecco eprché sarà rilasciato
In una decisione resa pubblica a giugno, i giudici di Strasburgo hanno riscontrato una violazione del diritto a un tribunale imparziale.
Il Tribunale di applicazione delle pene e delle misure ha ricordato che la sospensione della pena può essere concessa per un motivo serio e che un errore procedurale può costituire tale motivo.
La CEDU ha riscontrato una violazione dei diritti procedurali di Erwin Sperisen e un'istanza di revisione è pendente presso il Tribunale federale», ha sottolineato il presidente.
La richiesta di interruzione della pena è «fino all'esito dell'istanza di revisione presentata al Tribunale federale». Questa interruzione della pena precede di circa quattro mesi la liberazione condizionale, che viene generalmente concessa dopo che sono stati scontati i due terzi della pena.
A Sperisen spetta un'indennizzo di 15.000 franchi
Sperisen, cittadino svizzero e guatemalteco nato il 27 giugno 1970, nel giugno 2014 era stato condannato all'ergastolo dal Tribunale criminale di Ginevra, sentenza confermata nel maggio successivo in secondo grado.
Dopo che nel 2017 il Tribunale federale (TF) aveva parzialmente accettato un suo ricorso, il caso era tornato alla Camera penale d'appello e di revisione ginevrina, che gli ha inflitto 15 anni da passare dietro le sbarre nell'aprile 2018. Lo stesso TF ha confermato definitivamente questa pena nel novembre 2019.
In giugno però la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ha accolto un ricorso dell'ex capo della polizia nazionale civile del Guatemala riguardo alla parzialità della presidente della Camera penale d'appello e di revisione ginevrina.
Il diritto a un tribunale imparziale non è dunque stato rispettato. All'uomo è stato pertanto riconosciuto il versamento da parte della Svizzera di un indennizzo di 15'000 euro per le spese sostenute.