Fame nel mondo Congo: ONU, 250'000 bimbi rischiano morte per fame

ATS

2.11.2017 - 12:54

Il direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale dell'ONU David Beasley.
Il direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale dell'ONU David Beasley.
SDA

Una catastrofe umanitaria si profila nella regione del Grande Kasai della Repubblica Democratica del Congo (RDC) e in assenza di rapidi aiuti alimentari ben 250'000 bambini potrebbero patire e morire di fame nei prossimi mesi.

Lo ha detto oggi il direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (PAM) David Beasley al termine di visita di quattro giorni nel paese Africano.

Circa 3,2 milioni di persone nella regione lottano per sfamare se stessi. "Abbiamo bisogno di potere avere accesso presso quei bambini, abbiamo bisogno di soldi, con urgenza", afferma Beasley in un comunicato diffuso a Ginevra. Già tradizionalmente alti, i tassi di malnutrizione del Kasai sono saliti a livelli allarmanti in seguito allo scoppio di violenze interetniche.

Il PAM si è mobilitato per fornire assistenza e prevede di raggiungere 500'000 persone tra le più vulnerabili entro la fine di dicembre e molti altri all'inizio del prossimo anno. Ma l'operazione lanciata in agosto è stata finora finanziata da prestiti interni, e solo l'uno per cento dei 135 milioni di dollari richiesti per finanziare le attività fino a metà 2018 è stato garantito dalla comunità internazionale.

Ho incontrato molte donne e bambini le cui vite sono state ridotte a una lotta disperata per la sopravvivenza. In una terra così ricca di risorse è straziante e inaccettabile, ha testimoniato Beasley.

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