Dopo il panico In Croazia confermato solo un avvelenamento da bibita gassata

SDA

9.11.2023 - 18:54

Gli accertamenti sanitari e forensi relativi ai sospetti per avvelenamento dopo la consumazione di bibite gassate riportati negli ultimi giorni da una quarantina di persone in Croazia hanno confermato solo un caso di lesioni per ingestione di sostanze caustiche, che non è comunque necessariamente collegato a una contaminazione della bevanda in fase di produzione o imbottigliamento.

Immagine simbolica d'illustrazione.
Immagine simbolica d'illustrazione.
KEYSTONE/Regina Kuehne

Keystone-SDA

Lo ha riferito oggi il ministro della sanità croato Vili Beroš, indicando che sembra si tratti di un unico caso isolato, ma resta ignota la fonte della contaminazione.

L'unica bottiglia di acqua minerale prodotta dalla Coca Cola nella quale sono state trovate tracce di una forte sostanza caustica, probabilmente provenienti da un detersivo o di uno sgrassatore, è anche quella del primo caso di grave avvelenamento avvenuto sabato scorso in un bar di Fiume (Rijeka).

Si tratta di un giovane che dopo aver bevuto il prodotto ha riportato gravi lesioni alla cavità orale e all'esofago. Tutti gli altri campioni analizzati di varie bevande sono risultati normali.

«Delle 45 persone che si sono rivolte al pronto soccorso negli ultimi giorni – ha riferito il ministro – solo quattro mostrano cambiamenti al sistema digerente (...), ma è anche possibile che non siano affatto legati alla consumazione di bevande».

Si era diffuso il panico 

Da alcuni giorni in Croazia si è diffuso il panico dopo che informazioni sul caso di avvelenamento a Fiume si sono diffuse sulle reti sociali per poi essere riprese dalla stampa.

Per questa ragione quasi tutti i supermercati, bar e ristoranti per precauzione hanno ritirato dalla loro offerta le bibite gassate della Coca Cola.

Dopo gli accertamenti l'allarme sembra rientrato, anche se rimane sconosciuta la provenienza della sostanza nociva nel caso confermato. Il ministro Beroš ha lasciato intendere che potrebbe trattarsi di un errore avvento nel bar di Fiume dove al giovane forse per sbaglio è stata servita una sostanza detergente mischiata all'acqua minerale. «Forse niente di tutto questo ha a che fare con la Coca Cola», ha affermato.