Terapia innovativaDei virus «mangiatori di batteri» salvano un'adolescente spacciata
tafi
27.5.2019
Non aveva alcuna speranza di sopravvivenza prima che i medici le somministrassero dei virus geneticamente modificati. Questo trattamento a base di batteriofagi ha salvato la vita a una 15enne britannica.
Isabelle oggi ha 17 anni e può godersi la vita con i suoi amici o superare l’esame di guida, ma quasi nessuno ci avrebbe creduto solo un anno fa. Ancora meno i medici che curavano quest’adolescente britannica: nel gennaio 2018, infatti, hanno stimato le sue possibilità di sopravvivenza appena all’uno per cento. Ma alcuni batteriofagi geneticamente modificati iniettati nel corpo della ragazza hanno salvato la vita di Isabelle.
L’adolescente, affetta da mucoviscidosi, è stata ricoverata alla fine del 2017 in un ospedale londinese per un trapianto polmonare. L’operazione è stata realizzata con successo, ma in seguito è sopraggiunta una grave infezione. Alcuni batteri pericolosi si sono propagati in tutto il corpo, infettando le suture e gli organi, come riportano diversi media, tra cui la CNN.
Nessuna possibilità di sopravvivenza, poi un’ultima speranza
La ragazza peggiorava rapidamente sul piano fisico, il suo stato di salute si deteriorava giorno dopo giono e gli antibiotici non avevano effetti di fronte ai germi multiresistenti. I medici avevano già praticamente abbandonato la loro paziente. Ma non i genitori di Isabelle, che hanno dato ai medici l’idea di applicare un metodo di trattamento sperimentale.
Il trattamento attraverso batteriofagi, o virus «mangiatori di batteri», era nuovo e non era ancora stato applicato con successo. I medici ripongono però in questo metodo delle grandi speranze per il futuro. Per Isabelle, era in ogni caso l’ultima speranza.
I batteriofagi sono dei virus speciali geneticamente modificati. Infettano unicamente i batteri e integrano il loro materiale genetico nei batteri ospiti, di modo che questi ultimi producano altri batteriofagi. Gli agenti patogeni vengono così mangiati. Soltanto lo scorso anno il britannico Gregory Winter ha vinto il premio Nobel di chimica per le sue ricerche sui batteriofagi.
Gli agenti patogeni mangiati da virus speciali
I medici londinesi hanno ricevuto i virus «mangiatori di batteri» appropriati dall’università di Pittsburgh. A Isabelle è stato somministrato per 32 settimane un trattamento per via intravenosa composto da un cocktail di tre ceppi di batteriofagi chiamati Muddy, ZoeJ e BPs. Le sue ferite sono inoltre state ricoperte da una soluzione fagica, come descrivono i medici in uno studio sul caso, pubblicato sulla rivista «Nature Medicine».
Da allora, i batteri sono quasi completamente scomparsi dal corpo di Isabelle. Anche se il trattamento tramite batteriofagi ha soltanto permesso di lottare contro le complicazioni del trapianto polmonare e non ha guarito Isabelle dalla sua mucoviscidosi, sua madre è felicissima che possa finalmente condurre una vita normale.
Queste specie di lumache appartengono alla famiglia dei Lymnaeidae. Vivono esclusivamente in acqua dolce. Sfogliate la nostra galleria di immagini per scoprire altre specie animali invasive.
Immagine: Getty Images
Il verme gigante a testa piatta (Bipalium kewense) è originario dell'Asia, ma è riuscito ad arrivare fin da noi, in Europa, grazie al trasporto di piante. In Francia il verme è stato segnalato già un centinaio di volte, mentre a Novazzano, nel Ticino, ne è stato individuato un esemplare. Si tratta di una specie aggressiva: il verme si arrotola attorno alla propria preda, la avvelena e la dissolve grazie a delle secrezioni prodotte dal suo tubo digerente. Il verme di terra fa parte dei suoi alimenti preferiti: la sua presenza rappresenta perciò anche una minaccia per l'ecosistema nel quale si introduce. Il verme gigante a testa piatta è anche capace di clonarsi. Per farlo, si separa da una parte della sua coda, che si trasforma in un nuovo verme nel giro di due settimane.
Immagine: SFR
Il granchio del fango (Rhithropanopeus harrisii) è originario della costa atlantica dell'America del Nord, ma si è diffuso a causa del traffico marittimo: è stato ritrovato nei Paesi Bassi nel 1874, nel mar Baltico negli anni Trenta, quindi nella baia di Pärnu nel 2011. Questo granchio si riproduce molto rapidamente, poiché non ha praticamente alcun nemico naturale. È d'altra parte responsabile della scomparsa di numerose specie indigene.
Immagine: dpa
Anche la processionaria è presente nel Ticino. È pericolosa per l'uomo e gli animali: può provocare forti allergie.
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Potendo misurare fino a 30 centimetri, la lumaca gigante africana può attaccare non soltanto 500 specie di piante differenti, ma può nutrirsi anche dell'intonaco dei muri per soddisfare la propria necessità di calcare.
Immagine: AP Photo/Scott Burton
Questa lumaca originairia dell'Africa si sta riproducendo velocemente a Cuba e rappresenta un problema crescente per l'agricoltura.
Immagine: dpa/Guillermo Nova
«A questo ritmo, distruggeranno tutto», ha dichiarato Mario Mirabal. L'agricoltore avrebbe già perso 4.000 girasoli a causa della lumaca gigante. Yucca, patate o banane: questi animali mangiano di tutto.
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Il clima tropicale e umido di Cuba è particolarmente adatto a queste lumache, che non hanno alcun nemico naturale in loco. L'agricoltore Mario Mirabal dà fuoco in un secchio di metallo riempito di benzina a quelle che riesce a catturare. Secondo quanto dichiarato dall'uomo, nella sua terra potrebbero esserne presenti 2.000. Tuttavia, anche se riesce ad eliminarle moltissime, il problema si ripresenta quotidianamente.
Immagine: dpa/Guillermo Nova
La saliva delle lumache, che si trova in particolare sulle foglie di insalata, può contenere parassiti come l'Angiostrongylus cantonensis, particolarmente pericoloso per l'uomo. Una volta entrato nell'organismo, infatti, è in grado di migrare fino al cervello e provocare una meningite che può rivelarsi fatale.
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In Africa, le lumache sono considerate come una fonte di proteine particolarmente redditizia e sono per questo vendute nei negozi di prodotti alimentari.
Lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), una specie di roditore della famiglia degli sciuridi (Sciuridae), è originario dell'America del Nord ma è stato introdotto in numerose regioni d'Europa. Sul posto, questo animale onnivoro tende a prevalere sullo scoiattolo rosso locale (Sciurus vulgaris), più piccolo, poiché la natura ha dotato il roditore americano di numerosi vantaggi: è più bravo a costituire degli stock di alimenti, non va in letargo e si riproduce molto rapidamente. Inoltre, questo scoiattolo sopporta meglio gli inverni rigidi. E tramette un agente patogeno mortale per gli scoiattoli rossi, del quale è invece immune. In Svizzera, non è stato mai ritrovato un esemplare di scoiattolo grigio, ma la specie non è lontana: è presente infatti nel Nord dell'Italia.
Immagine: Keystone/Rick Osentoski
Secondo il gruppo di lavoro ticinese «Arbeitsgruppe Mücke», la zanzara tigre (Aedes albopictus) è arrivata per la prima volta in Svizzera nell'estate del 2003, probabilmente assieme a delle merci provenienti dal Sud dell'Europa. Originaria delle regioni tropicali e sub-tropicali dell'Asia, questa zanzara provoca delle punture molto dolorose e in grado di trasmettere agenti patogeni come il virus Zika, e quelli della chikungunya e della dengue. È per questo che nel Ticino, si consiglia per quanto possibile di rinunciare alle piante acquatiche.
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Da quando è comparsa per la prima volta in Europa, nel Sud-Est della Francia, nel 2004, la vespa velutina si moltiplica a velocità straordinaria. Oggi è presente anche in Svizzera, nel Canton Giura.
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Le capre divorano tutto e possono anche distruggere un intero ecosistema. È ciò che sta accadendo, ad esempio, alle isole Galapagos.
Immagine: Francesca Agosta/Ti-Press/Keystone
Delle piralidi del bosso (Diaphania perspectalis) in una foresta quasi interamente distrutta del comune tedesco di Grenzach-Wyhlen, situato sulle sponde del Reno. I bruchi di questa specie osservati in Germania da parecchi anni hanno devastato una foresta di circa 150 ettari. La zona è una riserva naturale e il bosco uno dei più grandi a Nord delle Alpi. In realtà, questa pianta è originaria del Mediterraneo. La piralide del bosso non ha nemici naturali. Se gli uccelli non la mangiano, è probabilmente perché si tratta di una specie per loro tossica..
Immagine: Keystone
Il rospo delle canne fa parte delle più grandi specie di anuri al mondo. Inzialmente inviato in Giamaica e alle Barbados per lottare contro i parassiti, è stato in seguito esportato anche in Australia. Si moltiplica ad una velocità eccezionale. Il rospo delle canne produce delle secrezioni tossiche, per cui la maggior parte dei potenziali predatori preferisce non avvicinarsi.
Immagine: AP Photo/Frogwatch, HO
Laddove il serpente bruno arboricolo (Boiga irregularis) passa, gli uccelli trapassano. Snake Manu, al contrario, punta ad entrare nel guinnes dei primati grazie a questo serpente.
Immagine: AP Photo/ M.Lakshman
In un acquario, il pesce scorpione è affascinante, ma al di fuori del suo habitat naturale (l'oceano Indiano, il Pacifico e il mar Rosso) questa bellezza vorace diventa problematica.
Immagine: Eddy Risch/Keystone
I gatti sono degli animali domestici inoffensivi. Ma si stima che, solo negli Stati Uniti, essi uccidano ogni anno un miliardo di uccelli.
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Sono spesso presenti nella vita dell'uomo e sono anche i più conosciuti tra i roditori: parliamo dei ratti. Si sono propagati come la peste e hanno conquistato ogni angolo del nostro Pianeta, anche le isole più remote, arrivando con le imbarcazioni. Secondo le stime degli scienziati, potrebbero essere la causa dell'estinzione di numerose centinaia di specie.
Immagine: AP Photo/Rafael Garcia Jr. via APTN
Ormai il coleottero asiatico è largamente presente in Svizzera e potrebbe provocare danni per milioni di franchi nel settore della silvicoltura e del turismo, se lo si lascerà libero di agire.
Immagine: Jean-Christophe Bott/Keystone
Lo storno è stato intodotto in America del Nord, dove ha cacciato il picchio e messo a dura prova i nervi degli agricoltori.
Immagine: FotoWare fotostation,Sigi Tischler
Numerose specie di formiche, come la formica del fuoco, quella argentina o ancora la formica pazza gialla, sono considerate come dei veri e propri flagelli in numerose zone. Possono formare immense super-colonie che distruggono tutto al loro passaggio.
Immagine: Christian Bernasconi/Keystone/Photopress/SNF
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