È successo in Svizzera Dottoressa rifiuta l'intervento perché non va d'accordo con la paziente

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18.8.2023

Una ragazza di 18 anni vuole farsi asportare il ganglio del polso, che le causa molto dolore. Ma il suo medico si rifiuta di operarla.
Una ragazza di 18 anni vuole farsi asportare il ganglio del polso, che le causa molto dolore. Ma il suo medico si rifiuta di operarla.
archivio IMAGO/Karsten Eggert

Una 18enne, che si occupa di assistenza all'infanzia, necessita di un'operazione al polso. Ma il medico che le ha fatto la diagnosi non vuole eseguire l'intervento. Il motivo? A suo avviso il rapporto tra la dottoressa e la paziente non è buono.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Una 18enne argoviese ha bisogno di un intervento chirurgico al polso. Da un anno soffre di dolori che la limitano nel suo lavoro di operatrice all'infanzia.
  • Per molto tempo la causa non è stata chiara, poi un medico ha scoperto un ganglio del polso.
  • La dottoressa che ha fatto la diagnosi si rifiuta però di operare la 18enne. Non vanno d'accordo: «Il rapporto medico-paziente non è buono», spiega la donna.

Finalmente è stata trovata la causa del dolore. Valentina, una 18enne di Lenzburg (nel Canton Argovia), soffre di disturbi al polso da un anno. Dice che sono particolarmente fastidiosi durante il suo lavoro di assistenza all'infanzia.

La giovane si è fatta visitare da diversi medici e ha atteso a lungo un risultato, come ha raccontato allo «20 Minuten». Le veniva sempre detto che non era chiaro quale fosse la causa del dolore.

Alla fine, dopo l'ennesima ecografia, una dottoressa le ha diagnosticato un ganglio del polso, che può essere rimosso attraverso un'operazione.

Relazione disturbata

Ma poi la 18enne riceve un'e-mail che ha rimesso tutto in discussione. La dottoressa le ha scritto di avere l'impressione che lei e la paziente non andassero molto d'accordo, che il rapporto medico-paziente fosse disturbato.

Il medico non non vuole quindi eseguire l'operazione e raccomanda a Valentina di trovare un altro chirurgo della mano.

La giovane, afflitta dal dolore, non se ne capacita. È sempre stata educata. Vuole solo qualcuno che la aiuti a liberarsi dal dolore. La madre, che stando allo «20 Minuten» si chiama Bojana, descrive la figlia come timida ed estremamente gentile.

La clinica e la dottoressa non vogliono commentare il caso. E poiché esercitano la professione in modo privato, non sono tenute a farlo. Un chirurgo che esercita privatamente può infatti rifiutare un intervento. Tra le motivazioni ci può essere appunto la mancanza di fiducia tra il medico e il paziente.

Non è stata considerata un'emergenza

Solo le istituzioni sanitarie pubbliche sono obbligate a eseguire le operazioni necessarie, spiega l'avvocato André Wernli allo «20 Minuten». Ma anche qui ci sono differenze cantonali e gli ospedali gestiscono queste situazioni in modo diverso.

In caso di emergenza, anche i medici o le cliniche private hanno l'obbligo di curare. Non farlo significherebbe non prestare assistenza e come tale il rifiuto sarebbe punibile per legge.

È evidente che la dottoressa e la clinica non riconoscono un'emergenza nel caso di Valentina. E ora ovviamente la 18enne non vuole più avere a che fare con loro.