Rischia 12 anni di carcere Un altro malato portato in Svizzera a morire, Cappato si autodenuncia

SDA

26.11.2022 - 10:33

Marco Cappato
Marco Cappato
KEYSTONE/EPA ANSA/MATTEO BAZZI

Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, si è autodenunciato sabato mattina dai carabinieri della compagnia Duomo a Milano per aver accompagnato in una clinica svizzera, dove ieri è morto con suicidio assistito, Romano, un 82enne di origini toscane e residente a Peschiera Borromeo, nel Milanese.

26.11.2022 - 10:33

Cappato rischia «fino a 12 anni di carcere», come ha sottolineato lui stesso.

«È indegno per un Paese civile continuare a tollerare l'esilio della morte in clandestinità», ha più volte detto. In caserma stamani Cappato si è presentato con l'avvocato e segretaria dell'Associazione, Filomena Gallo.

Si tratta, ha spiegato l'avvocato Gallo, di casi che non rientrano in quelli previsti dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale italiana sul caso Cappato-Dj Fabo per l'accesso al suicidio assistito in Italia.

A seguito del processo subito da Cappato per l'aiuto fornito a Fabiano Antoniani, e grazie alla sentenza 242 della Corte costituzionale, il suicidio assistito in Italia «è possibile e legale quando la persona malata che ne fa richiesta è affetta da una patologia irreversibile, fonte di intollerabili sofferenze fisiche o psicologiche, pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli e tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale».

Superare le attuali discriminazioni tra persone malate

Rimangono quindi esclusi da queste possibilità numerosi malati. Le sue due ultime iniziative, spiega il tesoriere dell'Associazione Coscioni, hanno «l'obiettivo di superare le attuali discriminazioni tra persone malate e consentire il pieno rispetto della volontà anche delle persone affette da patologie irreversibili, fonte di sofferenza, pienamente capaci ma non ancora tenute in vita da trattamenti di sostegno vitale».

Per il caso di Elena, per cui Cappato si era denunciato ai carabinieri come avvenuto per quello di dj Fabo, Cappato è indagato a Milano per aiuto al suicidio ed è stato interrogato dai pm nelle scorse settimane ma non ha ancora ricevuto comunicazioni: né avviso di chiusura delle indagini, né di archiviazione.

Nel processo sulla vicenda Antoniani, anche a seguito dell'intervento della Consulta, fu assolto nel 2019.

A dicembre verrà aiutata un'altra persona

Dopo essersi denunciato per aver accompagnato a morire in Svizzera l'82enne Romano, Cappato ha fatto sapere che Soccorso civile, una delle associazione di cui è responsabile, aiuterà «nel mese di dicembre» un'altra persona che «ha appuntamento» per andare a morire in Svizzera «che si è rivolta a noi: ci siamo presi l'impegno di aiutarlo».

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