Principe AndreaPrincipe Andrea, accordo con Giuffre per le accuse di abuso sessuale
SDA
15.2.2022 - 21:04
Il principe Andrea ha raggiunto un accordo nella causa civile per le accuse di abuso sessuale da parte di Virginia Giuffre e si è impegnato a pagare una somma rimasta riservata.
Keystone-SDA
15.02.2022, 21:04
15.02.2022, 21:27
SDA/ Red.
Il reale intende anche fare una «donazione sostanziale» ad una organizzazione di beneficenza «in supporto dei diritti delle vittime» degli abusi. Lo scrive il New York Times.
La somma che il principe Andrea sborserà nell'ambito del patteggiamento non è stata resa nota. Nella lettera che annuncia l'accordo si parla infatti solo di una «donazione sostanziale» all'associazione di Virginia Giuffre a sostegno delle vittime di violenze sessuali.
Nei mesi scorsi alcuni tabloid si erano spinti a ipotizzare, nel caso di un accordo extragiudiziale, una cifra tra i 5 e i 10 milioni di dollari.
L'accordo precede di alcune settimane l'attesa deposizione del principe Andrea, che avrebbe dovuto essere sentito sotto giuramento dai legali di Giuffre.
«Rimpiango la mia associazione con Epstein»
La missiva ammette anche che Giuffre ha «sofferto come vittima di abuso e anche di ingiusti attacchi pubblici. È noto che Jeffrey Epstein ha portato avanti per anni il traffico di giovani ragazze. Il principe Andrea rimpiange la sua associazione con Epstein e loda il coraggio di Giuffre e delle altre che si sono fatte avanti. Il principe si impegna a dimostrare il suo rimpianto per la sua associazione a Epstein sostenendo la battaglia contro i trafficanti sessuali e sostenendone le vittime».
Scontato silenzio da Buckingham Palace di fronte alla notizia della transazione extra giudiziale che ha messo oggi fine alla causa civile. Il palazzo, che ha sempre rifiutato di commentare le faccende legali del duca di York, ha mantenuto un stretto riserbo ufficiale anche in queste ore.
Gli avvocati di Andrea come quelli della Giuffre si attengono a loro volta all'impegno di non entrare nei dettagli di un un accordo che secondo uno dei legali della donna «parla per sé».
Evitato un «imbarazzante» processo pubblico
L'intesa impedirà comunque un processo pubblico estremamente imbarazzante per la corte britannica, come per il terzogenito della quasi 96enne regina Elisabetta, già sospeso in questi mesi da ogni incarico ufficiale di rappresentanza della dinastia dei Windsor e privato di recente di titoli, patronati e onori militari.
La decisione della sovrana era arrivata qualche settimana fa con un secco, ma tutt'altro che inatteso comunicato, di Palazzo reale. Poche righe in cui si assicurava che il duca di York – 62 anni e un passato con non pochi passi falsi, a cominciare da quelle nozze con la rossa Sarah Ferguson, a dispetto dell'immagine giovanile di coraggioso reduce di guerra – si sarebbe dovuto difendere come un qualsiasi cittadino comune nell'imbarazzante battaglia legale.
Penny Junor, nota commentatrice delle vicende reali, sottolinea come la transazione - che comporta un mea culpa di Andrea per le sue frequentazioni passate con Epstein, ma non un riconoscimento di responsabilità su accuse specifiche mosse da Giuffre - rappresenti sicuramente motivo di «enorme sollievo» a palazzo.
Forse i riflettori sul caso ora si spegneranno, nel pieno di un anno segnato nel Regno Unito dalle celebrazioni del Giubileo di Platino dei 70 anni sul trono di Sua Maestà.
Niente aiuti finanziari dalla famiglia
Alla cifra top secret probabilmente il Principe dovrà far fronte con i suoi mezzi. La madre e il fratello Carlo avevano infatti lasciato intendere nei mesi scorsi che non avrebbero versato una sterlina per le spese legali legate al caso, attingendo dai fondi dell'appannaggio reale.
Si era diffusa la notizia, rilanciata dai tabloid, che Andrea sarebbe stato costretto a vendere il prestigioso chalet sulle Alpi della Svizzera, amato dall'ex moglie Sarah e dalle figlie Beatrice ed Eugenia, dal valore di circa 20 milioni di euro.