Giustizia Un'icona della finanza davanti alla giustizia

aula, ats

26.1.2021 - 10:16

A processo Florian Homm, definito "un'icona degli investimenti"
A processo Florian Homm, definito "un'icona degli investimenti"
Keystone

Si apre oggi al Tribunale penale federale il processo di quattro uomini d'affari accusati di aver manipolato i valori di azioni non quotate in borsa permettendo al principale imputato di guadagnare circa 170 milioni di dollari tra il 2005 e il 2008.

L'imputato principale è Florian Homm, un finanziere tedesco di 61 anni, che è descritto nell'atto d'accusa come una «icona degli investimenti». È accusato di truffa per mestiere, amministrazione infedele, appropriazione indebita, riciclaggio di denaro aggravato e falsità in documenti.

I tre coimputati sono accusati di riciclaggio di denaro aggravato, falsità in documenti e uno di essi anche di bancarotta fraudolenta. Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) li accusa di aver contribuito all'occultamento dei beni di Florian Homm.

Il lupo di Wall Street

Secondo l'atto d'accusa, Homm ha creato uno schema per gonfiare artificialmente i prezzi dei «penny stocks» americani, titoli di valore molto basso scambiati su un mercato non regolamentato.

Come nel film «The Wolf of Wall Street», il finanziere ha fondato una società di gestione di fondi di investimento nel 2001, che è stata rilevata nel 2004 da Absolute Capital Management Holdings (ACMH). I penny stock sono stati venduti in modo incrociato tra i fondi Absolute gestiti da ACMH al fine di aumentare i prezzi e volumi di scambio, nonché il valore dei fondi.

Per l'MPC Homm ha approfittato di questo sistema nella sua doppia veste di azionista di maggioranza e Chief Investment Officer (CIO) di ACMH. In effetti, il valore d'inventario era determinante per il calcolo delle commissioni di gestione e di performance pagate dai fondi ad ACMH. Questi compensi sono stati ridistribuiti sotto forma di bonus e dividendi ai dipendenti e agli azionisti.

Complicità e fiducia

Secondo l'accusa, il finanziere tedesco era anche azionista al 50% di una società americana che fungeva da intermediario per gli acquisti di penny stock. In questa veste avrebbe beneficiato anche delle commissioni raccolte da questo broker.

La Procura ritiene che questo sistema sia stato reso possibile dalla complicità di cui Florian Homm ha goduto all'interno di ACMH e anche dalla fiducia che il consiglio di amministrazione ha riposto in lui per le sue eccezionali prestazioni.

Quando altri broker dei fondi Absolute cominciarono ad avere sospetti e lanciarono un margin call nel luglio 2007 divenne evidente che i fondi detenevano penny stocks per un totale di 389 milioni di euro, cioè circa il 26% del loro valore – ben oltre il tetto promesso agli investitori. Florian Homm si dimise nel settembre 2007.

Case in Spagna

I danni sono stimati a 43,8 milioni di euro, 215,9 milioni di dollari e 734.184 yen per i fondi Absolute e 45,5 milioni per ACMH. Il CIO avrebbe guadagnato in Svizzera 170,9 milioni di dollari, soprattutto grazie alla valutazione artificiale delle sue azioni ACMH. Questa somma gli ha permesso di acquisire in marzo e maggio 2007 due immobili a Estepona e Palma di Maiorca (Spagna) per un valore totale di 9,7 milioni di euro.

Gli altri imputati, tutti e tre di nazionalità svizzera, sono accusati di aver contribuito al riciclaggio dei fondi di Homm, in particolare mettendo a sua disposizione strutture finanziarie offshore nelle isole Cayman.

Uno di loro, direttore di un trust a Küsnacht (ZH), sarebbe stato il gestore patrimoniale di Homm, e avrebbe ostacolato l'identificazione, la scoperta e la confisca dei beni del suo cliente. È accusato di riciclaggio di denaro per un importo di 201,7 milioni di franchi.

L'atto d'accusa precisa che il procedimento contro Florian Homm è ancora in corso negli Stati Uniti, anche se non può essere estradato dalla Germania, dove risiede. La giustizia americana considera anche la sua ex moglie come una «complice non incriminata» in atti preparatori di riciclaggio di denaro. Il finanziere, scomparso per cinque anni, è stato arrestato nel marzo 2013 in Italia su richiesta di Washington e rilasciato nel giugno 2014.

Il processo durerà tre settimane.

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