Crisi ucraina Crisi ucraina, Mosca: «A Ginevra non faremo concessioni agli Stati Uniti»

SDA

9.1.2022 - 09:48

Ucraina, da domani colloqui a Ginevra
Ucraina, da domani colloqui a Ginevra
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Mosca si dice «delusa» dai «segnali» fatti pervenire dagli Stati Uniti e anche dall'Ue sull'Ucraina e afferma di non avere intenzione di fare «alcuna concessione» alle richieste americane in vista dei colloqui in programma a Ginevra su Ucraina e sicurezza in Europa.

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Lo fa sapere il Ministero degli esteri russo. «Noi non accetteremo alcuna concessione. È fuori discussione», ha dichiarato alle agenzie di stampa russe il viceministro degli Esteri, Serghei Riabkov, che prenderà parte ai negoziati ginevrini. «Siamo delusi dai segnali venuti in questi ultimi giorni da Washington, ma anche da Bruxelles», ha aggiunto.

L'Occidente accusa la Russia di aver ammassato decine di migliaia di soldati al confine con l'Ucraina e dice di temere un'invasione o un'azione militare, che però Mosca nega. I colloqui ginevrini sono stati organizzati dopo che la Russia ha chiesto «rassicurazioni» che la Nato non integri l'Ucraina e il ritiro dei soldati americani dall'Europa orientale: richieste che l'Alleanza atlantica ha bollato come «inaccettabili».

In vista dei colloqui, che si apriranno domani a Ginevra, nelle ultime ore gli Stati Uniti hanno fatto trapelare di star lavorando con gli alleati a dure sanzioni finanziarie, tecnologiche e militari contro la Russia, che scatterebbero in caso di invasione dell'Ucraina, ma anche di essere pronti a discutere con la controparte il dispiegamento di missili e le manovre militari in relazione alla crisi ucraina.

Segnali positivi e negativi bilanciati

Ma venerdì dalla riunione dei ministri degli Esteri della Nato a Bruxelles i segnali positivi e negativi si sono bilanciati: se da un lato il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, ha detto che «una soluzione diplomatica con Mosca è ancora possibile», lo stesso capo della diplomazia di Washington ha aggiunto che «il rischio di un conflitto è reale».

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha messo in guardia che «l'ammassamento delle truppe russe al confine (con l'Ucraina) continua» e che «se il dialogo fallisce siamo preparati». Oltre ai colloqui a Ginevra di domani tra Usa e Russia, ai quali parteciperanno lo stesso Riabkov e la sua omologa americana, Wendy Sherman, mercoledì 12 a Bruxelles si terrà il Consiglio Nato-Russia.