Guerra in UcrainaArmi e intelligence, ecco come Washington aiuta Kiev
SDA
7.5.2022 - 22:00
Tonnellate di armi, informazioni di intelligence, addestramento e apparecchi per comunicazioni sicure del presidente Volodymyr Zelensy.
Keystone-SDA
07.05.2022, 22:00
07.05.2022, 22:14
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È sempre più forte e palese l'aiuto di Joe Biden a Kiev contro l'invasione di Mosca, in un conflitto che soprattutto agli occhi dei russi appare sempre di più come una guerra per procura.
Sin dall'inizio delle ostilità Washington ha garantito all'Ucraina, insieme agli alleati, un vero e proprio arsenale, con un flusso crescente e ininterrotto di armi e munizioni, come confermano anche gli ultimi due pacchetti di aiuti militari annunciati da Biden (150 milioni) e dal Pentagono (137 milioni), per un totale che sfiora i 4 miliardi di dollari.
All'inizio in chiave difensiva, come i missili anti tank Javelin e quelli anti aerei Stinger. Poi in funzione offensiva. A Kiev è arrivato (quasi) di tutto: artiglieria pesante come gli obici Howitzer da 155 mm, sistemi di difesa anti aerea, missili a guida laser, blindati Humvees, droni di vario genere, da quelli da ricognizione tipo Puma a quelli kamikaze come gli Switchblade e i Phoenix Ghost (creati su misura dall'aviazione Usa per le esigenze delle forze armate ucraine).
«Anche armi non convenzionali»
Nelle forniture americane figurano anche mitragliatori non convenzionali (cioè non usati regolarmente dall'esercito statunitense), visori notturni, sistemi per le immagini termiche, sistemi di comunicazione tattica criptati, materiale medico e, importantissimi, servizi di immagini satellitari per individuare i movimenti del nemico.
La Casa Bianca ha facilitato anche le triangolazioni per far arrivare a Kiev tank di fabbricazione sovietica e pezzi di ricambio per far volare vecchi Mig. Washington ha inoltre garantito in basi Usa o Nato in Europa anche l'addestramento di soldati ucraini «su alcuni sistemi strategici». E ha dotato Zelensky di apparecchiature e linee sicure per non essere intercettato.
L'aiuto cruciale: «Le informazioni»
Ma l'aiuto più cruciale, quello che ora rischia di provocare un'escalation e un allargamento del conflitto, è stato la condivisione delle informazioni di intelligence in tempo reale, che hanno consentito agli ucraini di prevenire gli attacchi di Mosca, come il blitz all'aeroporto di Kiev, e di colpire molti bersagli nemici. Non solo truppe, aerei o mezzi blindati russi, ma anche una dozzina di generali al fronte e il Moska, la nave ammiraglia della flotta del Mar Nero: una vera e propria umiliazione per il Cremlino.
La Casa Bianca e il Pentagono si sono affrettati a precisare che gli Usa non hanno nessun ruolo nella scelta dei target ma la spiegazione appare ai più cavillosa e ingenua. Tanto che, secondo Nbc News, Biden ha tirato le orecchie ai vertici della difesa e dei servizi segreti per le fughe di notizie sulla condivisione delle informazioni di intelligence con Kiev.
Il presidente ha chiamato i capi del Pentagono Lloyd Austin, della Cia William Burns e della National Intelligence Avril Haines sottolineando che le recenti notizie di stampa sono controproducenti e «distraggono dal nostro obiettivo».
Anche alcuni ex dirigenti della Cia, contattati dal Guardian, hanno invitato i loro colleghi a non vantare il ruolo Usa nei trionfi militari ucraini, preoccupati che esso possa indurre Putin ad un'escalation che nessuno vuole.