Tornano paura e sangue a Berlino Auto sulla folla, la maggior parte dei feriti sono scolari in gita

SDA

8.6.2022 - 21:11

A pochi metri dalla Breitscheidplatz, un'auto in corsa travolge la folla a Berlino, uccidendo un'insegnante di 51 anni e ferendo altre 17 persone, fra cui un gruppo di scolari in gita. Si è riaperta così una dolorosa ferita della capitale tedesca, che oggi ha rivissuto l'incubo dell'attentato del 19 dicembre 2016.

8.6.2022 - 21:11

Attentato commesso anche allora a pochi metri dalla chiesa della Memoria, dal tunisino Anis Amri, il quale fece fuori 12 persone al mercatino di Natale travolgendole con un camion

L'uomo che ha percorso ad alta velocità la zona della centralissima Ku'damm nel quartiere di Charlottenburg, stamattina, e che si è schiantato alla fine intorno alle 10.30 nella vetrina di una profumeria, è invece un 29enne tedesco-armeno, fermato subito dopo il fatto. Avrebbe dei problemi psichici.

«Si indaga ancora in tutte le direzioni»

A diverse ore dall'accaduto, però, la polizia continua a non sbilanciarsi, con la portavoce Anja Dierschke che ha ribadito all'ANSA che «si indaga in tutte le direzioni, e neppure una motivazione politica può essere ancora del tutto esclusa». Gli inquirenti seguono due piste, «quella del fatto intenzionale, o l'opzione di un incidente, avvenuto nel caso sotto l'effetto di farmaci somministrati per un problema mentale».

Anche il bilancio dei feriti è cambiato più volte nel corso di questa giornata segnata dalla paura e dallo sgomento per i berlinesi. Adrian Ventzie, dei vigili del fuoco della capitale, contattato dall'ANSA a fine giornata ha chiarito che sono state soccorse sul posto «17 persone, sei sono tuttora in pericolo di vita e tre in gravi condizioni. Gran parte dei coinvolti sono ragazzi di 15-16 anni», ha aggiunto.

Per la Bild, sono 11 gli alunni di una decima classe di Bad Arlosen, località dell'Assia, rimasti feriti, mentre un altro docente che guidava il gruppo insieme all'insegnante rimasta uccisa sarebbe in prognosi riservata.

Alcuni indizi nell'auto finita poi contro una vetrina

Il tabloid aveva riferito anche di una lettera di rivendicazione trovata nella Clio argento, rimasta a lungo incastrata nella vetrina, ma questa circostanza non è stata confermata dalla polizia: «Nell'auto, intestata alla sorella dell'uomo alla guida, sono stati rinvenuti dei cartelloni di quelli che si espongono alle manifestazioni, i cui contenuti fanno riferimento alla Turchia», ha invece spiegato Dierschke.

Secondo alcuni testimoni, di cui riferisce ancora la Bild, il ventinovenne, già noto alle forze dell'ordine, avrebbe anche tentato di fuggire di corsa, ma è stato intercettato dai passanti che lo hanno bloccato e consegnato agli agenti.

Qualunque fosse la motivazione, il suo gesto ha portato ancora una volta il panico proprio nel cuore di Berlino, in una delle strade più amate e frequentate anche dai turisti della città. La Tauentziestrasse, celebre anche per il Kadewe, il centro commerciale classico della Berlino ovest, resterà ora chiusa al traffico tutta la notte.

In giornata hanno espresso solidarietà alle vittime e ai familiari il presidente della Repubblica, Walter Frank Steinmaier, la ministra dell'Interno Nancy Faeser e la sindaca di Berlino, Franciska Giffey, che si è recata anche sul posto, dove sono stati operativi per molte ore oltre 100 vigili del fuoco, polizia e sanitari.

Mentre un elicottero ha continuato per ore a sorvolare la zona nel timore che l'episodio potesse non essere un incidente isolato.

SDA