Guerra Decine di missili sull'Ucraina, supporto dalla Francia

SDA

13.1.2024 - 20:40

«È in Ucraina che è in gioco la difesa dei principi fondamentali del diritto internazionale, dei valori dell'Europa ma anche degli interessi di sicurezza dei francesi»: queste le parole scelte dal neoministro degli esteri francese Stéphane Séjourné incontrando il suo collega ucraino Dmytro Kuleba a Kiev, prima tappa all'estero del suo nuovo incarico alla guida della diplomazia di Parigi.

In questa foto fornita dal Servizio di emergenza ucraino, un vigile del fuoco lavora per spegnere un incendio dopo un attacco missilistico russo a Kryvyi Rih, Ucraina, lunedì 8 gennaio 2024.
In questa foto fornita dal Servizio di emergenza ucraino, un vigile del fuoco lavora per spegnere un incendio dopo un attacco missilistico russo a Kryvyi Rih, Ucraina, lunedì 8 gennaio 2024.
KEYSTONE/Ukrainian Emergency Service via AP

L'intenzione è stata quella di piantare la bandiera della République sul terreno del supporto internazionale all'Ucraina, che al contrario mostra cedimenti ovunque.

Un concetto ribadito anche dal presidente americano Joe Biden, che non riesce a far approvare dal Congresso il nuovo consistente pacchetto di aiuti e secondo cui, «se i colleghi repubblicani non sbloccano gli aiuti all'Ucraina, si ritroveranno con un prezzo molto alto da pagare».

Kiev fatica a farsi sentire in questo contesto, messa anche in ombra dalla guerra nella Striscia di Gaza, e per ribadire che i principi per i quali combatte non si sono alterati in due anni di guerra, il presidente Volodymyr Zelensky tornerà a farsi vedere di persona, il 16 gennaio al Forum Economico Mondiale (WEF) di Davos, nei Grigioni, dove terrà un discorso: il primo da molto tempo.

Pioggia di bombe in Ucraina

In ogni caso «l'Ucraina è e resterà la priorità della Francia, malgrado il moltiplicarsi delle crisi», ha assicurato Séjourné, che ha anche reso omaggio ai caduti in guerra nella capitale di un paese che ha appena trascorso un'altra notte, tra venerdì e sabato, provando a difendersi dall'ennesima pioggia di bombe dalla Russia: 40 fra missili ipersonici, missili balistici S-300 e S-400 e droni, denuncia Kiev.

Almeno 8 missili, ha rivendicato Kiev, sono stati abbattuti dalla contraerea mentre 20 – e qui c'è un elemento di novità – neutralizzati dalle contromisure elettroniche impiegate delle forze di difesa ucraine. Per una volta, scrivono i media locali, non si registrano morti, anche se nella regione nord-orientale di Sumy 26 case sono state distrutte e anche la Polonia ha dovuto attivare i propri sistemi difensivi per breve tempo.

Proprio il diluvio di missili che ogni notte colpisce il territorio ucraino è stato al centro del colloquio fra i ministri degli esteri di Parigi e Kiev. E Kuleba ha colto l'occasione della conferenza stampa congiunta per ribadire l'appello all'Europa perché faccia la sua parte nel bloccare la consegna, per lo più involontaria, di componenti elettroniche di produzione occidentali ritrovate nei resti dei missili lanciati dalla forza d'invasione.

Spesso si tratta – ha ricordato – di componenti di lavatrici, forni a microonde e altri elettrodomestici di uso quotidiano importati da Mosca, usati «non per lavare o cucinare, ma per estrarne singoli pezzi di ricambio per poi montarli sui loro missili per uccidere ucraini».

Ulteriori forniture dalla Francia?

Con il collega francese Kuleba ha detto di aver parlato delle ulteriori forniture di sistemi di difesa antimissile e di missili all'Ucraina, della cooperazione difensiva, dell'invito ad aderire a sempre più paesi al Piano di Pace di Kiev in 10 punti e dei prossimi passi in direzione dell'adesione a Nato e Unione europea.

Per quanto riguarda il fronte del Donbass, dove da settimane le forze russe, al prezzo di gravi perdite, hanno intensificato la loro pressione offensiva, Kiev ha rivendicato di aver respinto nelle ultime 24 ore diversi attacchi nel Donetsk dove, avendo perso la cittadina di Marinka, si combatte nelle sue vicinanze.

Ed è tornata alla ribalta la testa di ponte che da mesi gli ucraini stanno difendendo e potenziando sulla riva sinistra del fiume Dnipro, cioè sul lato degli occupanti russi, e che è stata fortificata.

Una postazione difesa da truppe scelte e dalla quale vengono colpite le forze nemiche. Secondo il Kyiv Post, blogger militari russi ammettono la frustrazione dei «contrattacchi falliti» dei russi per rioccupare quello spazio.