Guerra in Ucraina Cronaca del quindicesimo giorno di guerra

ATS / sam

10.3.2022

Nel quindicesimo giorno di guerra in Ucraina si è tenuto l'incontro tra i ministri degli esteri di Kiev e Mosca, in Turchia, che però non ha portato a nessun cessate il fuoco. Intanto le forze armate russe hanno preso il controllo di diversi quartieri di Mariupol. Cresce il timore per l'uso di armi chimiche da parte della Russia. In serata, Ucraina e Russia si sono dette «pronte» a lavorare per garantire la sicurezza dei siti nucleari ucraini compromessi dalla guerra. Le novità più importanti nel nostro live-ticker.

ATS / sam

10.3.2022

L'essenziale in breve

  • Ucraina e Russia si sono dette «pronte» a lavorare per garantire la sicurezza dei siti nucleari ucraini compromessi dalla guerra. La Russia avrebbe acconsentito al passaggio di una squadra ucraina per la riparazione della rete elettrica danneggiata nell'area della centrale nucleare di Chernobyl.
  • Salgono a oltre 2,3 milioni le persone che hanno lasciato il Paese da quando è iniziata l'invasione russa. E di queste, oltre un milione sono bambini, denuncia Save the Children.
  • L'incontro in Turchia tra i ministri degli esteri di Kiev e di Mosca, Kuleba e Lavrov ha preso il via intorno alle 9 (ora svizzera) ed è durato un'ora e mezza: «Nessun progresso sul cessate il fuoco»
  • Il Ministero dell'Energia russo ha annunciato che alcuni esperti bielorussi hanno ripristinato la fornitura di elettricità a Chernobyl
  • Dall'inizio dell'invasione russa è già fuggita metà della popolazione di Kiev
  • La Casa Bianca avverte: «La Russia potrebbe usare armi chimiche» in Ucraina
  • La Russia lascia il Consiglio d'Europa. Lavrov: «Il corso degli eventi è diventato irreversibile»
  • Mosca ha accusato di nuovo gli Stati Uniti di finanziare la ricerca sullo sviluppo di armi biologiche in Ucraina
  • Più di 50 milioni raccolti dalla Catena della solidarietà
  • Il Fmi approva aiuti per 1,4 miliardi di dollari all'Ucraina
  • Liveticker
    Nuovi contributi
  • Liveticker finito
  • 22.50

    Il nostro live-ticker sul quindicesimo giorno di guerra in Ucraina è terminato

    Grazie per averci seguito. Riprenderemo venerdì mattina.

  • 22.15

    Mosca: «Domani i convogli umanitari saranno controllati»

    «I convogli umanitari che lasceranno alcune città ucraine domani potranno transitare solo se sarà fornito in anticipo un elenco dei funzionari che li accompagnano e dei veicoli, compresi i conducenti». Lo ha detto il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo, il colonnello generale Mikhail Mizintsev, riferiscono Tass e Interfax. I convogli, spiega, saranno controllati per i dispositivi di comunicazione al fine di escludere la raccolta di informazioni sulle forze russe. «I telefoni e altre misure di comunicazione sono consentiti solo ai rappresentanti del Comitato Internazionale della Croce Rossa mentre sarà proibito a tutti gli altri funzionari. Se vengono scoperti, saranno sequestrati», ha detto.

  • 22.10

    Da una nave russa cinque missili vicino a Odessa

    Una nave russa ha lanciato cinque missili nei pressi di Odessa. Lo riporta Cnn citando fonti dell'Ucraina.

  • 22.03

    È iniziata la cena dei leader dell'UE a Versailles

    È iniziata da alcuni minuti la cena dei leader europei a Versailles dopo la fine della prima sessione del Summit convocato dalla presidenza francese del semestre europeo. A dominare la prima giornata del vertice di Versailles è stata la guerra in Ucraina nei suoi diversi aspetti, dalle sanzioni contro Mosca alle ripercussioni sull'Unione in particolare nei settori della difesa e dell'energia. E l'Ucraina, spiegano fonti europee, sarà sul tavolo anche della cena dei leader, che toccheranno tra l'altro il tema dell'adesione di Kiev all'Ue.

  • 22.00

    Anche Thomas-Greenfiel: «La Russia fa crimini di guerra»

    L'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfiel afferma che le azioni commesse dalla Russia contro gli ucraini sono «crimini di guerra». «Sono crimini di guerra, sono attacchi su civili che non possono essere giustificati», dice in un'intervista a Bbc Newshour. «Ogni giorno ci viene chiesto se la Russia è colpevole di crimini di guerra e stiamo lavorando con la comunità internazionale per documentare i crimini che la Russia sta commettendo contro gli ucraini», mette in evidenza Thomas-Greenfiel.

  • 21.55

    «Mariupol sull'orlo di una catastrofe umanitaria»

    «La città di Mariupol è sull'orlo di una catastrofe umanitaria». E' l'allarme del consiglio comunale della città ucraina secondo cui i beni di prima necessità stanno «diminuendo di giorno in giorno. La situazione è «critica» continua il comunicato del consiglio, riferisce la Cnn, e con gli ingressi bloccati alla città, non c'è modo di consegnare cibo e acqua. L'ospedale pediatrico a Mariupol è stato bombardato ieri nonostante la Russia abbia accettato una pausa di 12 ore nelle ostilità per consentire l'evacuazione di civili. Il consiglio comunale ha pubblicato un video dell'ospedale devastato e ha accusato le forze russe di aver sganciato diverse bombe. «La distruzione è enorme», ha detto il consiglio. «L'edificio della struttura medica dove sono stati curati di recente i bambini è completamente distrutto».

  • 21.43

    Mosca e Kiev pronti a lavorare con Aiea sui siti nucleari

    Ucraina e Russia sono «pronte» a lavorare per garantire la sicurezza dei siti nucleari ucraini compromessi dalla guerra. Lo ha annunciato in serata il direttore generale dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea). «Il mio primo obiettivo era stabilire un dialogo diretto ad altissimo livello», ha spiegato Rafael Grossi, di ritorno da Antalya, in Turchia, dove ha incontrato separatamente i ministri degli Esteri russo Serghiei Lavrov e l'ucraino Dmytro Kuleba. «Entrambe le parti sono pronte a lavorare e a discutere con l'Aiea», ha aggiunto incontrando la stampa a Vienna, eparlando di «incontri fruttuosi, ma non facili». Grossi in precedenza si era offerto di recarsi a Chernobyl, teatro del peggior disastro nucleare civile della storia nel 1986, ma la proposta è stata respinta. L'auspicio adesso è «di avere qualcosa di più concreto nei prossimi giorni».

    La situazione sul campo è «terribile», ha insistito il direttore generale, riferendosi agli incidenti che si stanno moltiplicando. Da qui l'urgenza di «concordare un quadro comune per rafforzare la sicurezza degli impianti nucleari» nel Paese, che dispone di 15 reattori e diversi depositi di rifiuti. Intanto, secondo Interfax, la Russia avrebbe acconsentito al passaggio di una squadra ucraina per la riparazione della rete elettrica danneggiata nell'area della centrale nucleare di Chernobyl.

  • 21.40

    Walt Disney sospende le sue attività Russia

    Topolino sospende le attività in Russia. Walt Disney annuncia la «pausa di tutte le attività» nel paese in seguito «all'assalto in Ucraina e all'escalation della crisi umanitaria».

  • 21.30

    Fmi: «Il default della Russia non è più improbabile»

    Il default della Russia non è più un evento improbabile. Lo afferma la direttrice generale del Fmi, Kristalina Georgieva, sottolineando che il Fondo rivedrà al ribasso le stime di crescita globali a causa della guerra. Le sanzioni hanno spinto la Russia in recessione, aggiunge Georgieva, in un'intervista a Cnbc, nella quale spiega che le stime di crescita mondiale saranno riviste al ribasso ma la ripresa, anche se più contenuta, procederà.

  • 21.20

    Anche JPMorgan fa un passo indietro dalla Russia

    JPMorgan segue Goldman Sachs e fa un passo indietro in Russia, divenendo così la seconda grande banca di Wall Street a lasciare il Paese. «Le nostre attività attuali sono limitate e includono aiutare i nostri clienti a gestire o chiudere gli obblighi pre-esistenti, gestire il rischio e prenderci cura dei nostri dipendenti», afferma JPMorgan secondo quanto riportato dia media americani.

  • 21.05

    von der Leyen: «Stop al gas russo entro il 2027»

    Nelle slide presentate dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen al vertice di Versailles, a quanto si apprende, è previsto che la fine della dipendenza energetica dell'Ue dalla Russia (il «phase out") si concretizzi entro il 2027. «Siamo troppo dipendenti dalla Russia, in particolare sul gas. Dobbiamo diversificare le forniture, puntando in particolare al gnl. Dobbiamo aumentare la condivisione delle rinnovabili», ha twittato von der Leyen dal vertice.

  • 21.03

    L'Ucraina ritira i suoi caschi blu dalle missioni di pace ONU

    L'Ucraina ha chiesto di ritirare i suoi caschi blu dalle missioni di pace in cui è attualmente impegnata. Lo ha reso noto il portavoce dell'Onu Stephane Dujarric. Fanno parte dell'impegno di Kiev con il peacekeeping delle Nazioni Unite 250 soldati con la missione Monusco nella Repubblica Democratica del Congo, più altro personale in uniforme in Mali, Cipro, Sud Sudan, Kosovo e nell'area di Abyei al confine tra Sud Sudan e Sudan per un totale di 308 militari di cui l'Ucraina ha chiesto il ritiro. Con la missione Monusco operano anche otto elicotteri. «Stiamo valutando come mitigare le conseguenze della loro partenza», ha detto il portavoce.

  • 21.00

    Von der Leyen: «Valutiamo come limitare i prezzi dell'energia»

    «Nel breve termine, abbiamo bisogno di affrontare il caro prezzi nell'energia e preparaci al prossimo inverno. Al di là della regolamentazione dei prezzi e agli aiuti di Stato, stiamo esaminando opzioni per limitare l'aumento dei prezzi dell'elettricità. A breve proporremo lo stoccaggio del gas almeno al 90% entro il 1 ottobre di ogni anno». Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando al vertice di Versailles. Parole che von der Leyen ha rilanciato in un tweet. La numero uno dell'esecutivo Ue ha anche illustrato una serie di slide relative al pacchetto energia appena varato.

  • 20.55

    Spunta la mediazione di Schroeder, è a Mosca da Putin

    L'amicizia con Vladimir Putin, e il fatto che non abbia ancora mollato gli affari in Russia, lo stanno rendendo inviso a gran parte dell'opinione pubblica, nel suo Paese come nel suo partito. Ma Gerhard Schroeder oggi sarebbe volato a Mosca a sorpresa, per parlare con il presidente russo e mediare per la pace, proprio su richiesta degli ucraini. Almeno stando a quello che scrive «Politico», che ha rivelato la missione segreta. 

    Del tentativo dell'ex cancelliere socialdemocratico il governo a Berlino non era informato. E neppure l'Spd, da giorni in pressing sul suo ex leader, ne sapeva nulla. A Versailles Olaf Scholz – il Bundeskanzler espressione dello stesso partito – ha rifiutato di commentare. Stando ancora a «Politico», Schroeder avrebbe organizzato la missione volando in Turchia e avvalendosi del supporto del ministero degli Esteri di Ankara. Gli ucraini vorrebbero verificare se sia nelle condizioni di costruire «un ponte per il dialogo con Putin». La richiesta di Kiev sarebbe arrivata venerdì scorso dalla casa editrice svizzera Ringier, che gli aveva fatto da consulente fino ad arrivare alla rottura proprio per l'atteggiamento dell'ex politico di fronte alla guerra ucraina. Perché Schroeder sulla guerra si era pronunciato, auspicando che finisse, ma su Putin no.

  • 20.50

    USA: «La Cina, se sfida le sanzioni, pagherà»

    «Se la Cina non rispetterà le sanzioni americane contro la Russia pagherà un prezzo alto». È il monito degli Stati Uniti, dopo aver tentato finora inutilmente di premere anche sul Dragone per isolare Mosca. «La Cina darà una risposta risoluta e decisa», ha replicato Pechino, che resta ambigua sul conflitto in Ucraina, dove peraltro non ha mai riconosciuto l'annessione russa della Crimea e ha progetti di investimento importanti, a partire dalla nuova via della Seta. Sale quindi la tensione tra i due Paesi, con un botta e risposta da nuova Guerra Fredda che rischia di aggravare quella già fin troppo calda in Ucraina.

  • 20.45

    Macron a Versailles lancia un «Recovery» di guerra

    Un «Recovery» di guerra, una road map che, da qui a maggio, disegni una nuova Europa. Più concreta nella risposta militare, più lanciata verso l'autonomia energetica. È con questo piano che Emmanuel Macron ha accolto i 27 leader europei nella Reggia di Versailles. Il presidente francese ha delineato una sorta di cronoprogramma. Al Consiglio europeo di marzo il tema cardine sarà l'autonomia energetica. A maggio, probabilmente, potrà essere convocato un nuovo summit straordinario. Un summit al quale Macron conta di presentarsi fresco di vittoria alle presidenziali di aprile. «Dobbiamo prendere decisioni. Oggi ci saranno discussioni strategiche, poi saranno seguite dai fatti nelle prossime settimane», ha sottolineato l'inquilino dell'Eliseo arrivando a Versailles dopo aver avuto un colloquio con il premier italiano Mario Draghi. I pilastri, in fondo, sono quelli della Dichiarazione di Versailles che verrà ufficializzata nelle prossime ore: rafforzare le capacità di difesa, ridurre la dipendenza economica e costruire una base economico più solida.

    Non a caso Ursula von der Leyen si è presentata a Versailles con delle slide ad hoc sul pacchetto energetico della Commissione. Secondo quanto si apprende da fonti europee, Bruxelles punta innanzitutto a misure di breve periodo, come un possibile tetto emergenziale ai prezzi energetici e gli stock comuni. Misure che saranno al centro del vertice di Bruxelles di fine marzo. Ma ci sarebbero anche obiettivi di lungo periodo, a partire dall'uscita dal cono d'ombra energetico di Mosca entro il 2027. E di questo, oltre che del comparto difesa, i leader potrebbero parlarne a maggio. Sugli strumenti da adottare, il dibattito a Versailles è partito come previsto in salita.

    Tra i paragrafi ancora da limare della Dichiarazione di Versailles c'era quello sulla prospettiva europea dell'Ucraina. Un'adesione lampo, oltre che improbabile dal punto di vista pratico, non trova neppure l'unanimità politica. La stessa Francia non ne è mai stata prima tifosa. Ma nella dichiarazione i leader si apprestano a certificare il loro impegno politico per una «prospettiva europea» di Kiev, per la sua vicinanza ai valori comuni europei. Il risultato potrebbe essere un accordo di strettissima associazione tra l'Ue e l'Ucraina. Magari il presidente Volodymyr Zelensky potrebbe essere invitato ai prossimi Consigli Ue. Ma, spiegava prima del vertice una fonte Ue, una cosa è l'aspetto politico, un'altra quello pratico. E su quest'ultimo punto Kiev dovrà aspettare.

  • 20.40

    Mosca annuncia corridoi umanitari verso la Russia

    La Russia aprirà unilateralmente corridoi umanitari per evacuare i civili ucraini verso il proprio territorio a partire dalle 10 di domani ora locale (le 9 ora svizzera). Lo annuncia il ministero della Difesa citato dalla Tass. Quest'ultimo ha detto di aver chiesto al Comitato internazionale della Croce rossa e all'Onu di informare le autorità ucraine dell'intenzione di Mosca di aprire i corridoi verso il proprio territorio. Ma allo stesso tempo ha affermato che è «impossibile» bonificare il corridoio umanitario da Mariupol dalle mine, che a suo dire «sono state deposte dai nazionalisti». La stessa fonte afferma che sono oltre 2,6 milioni i civili che desiderano essere evacuati da circa 2'000 aree abitate in Ucraina, ma finora Kiev ha collaborato all'apertura di soli quattro corridoi su un totale di 14 suggeriti dalla Russia.

  • 20.30

    Goldman Sachs sta chiudendo le attività in Russia

    L'Occidente, l'America, e i suoi simboli, dalle grandi banche d'affari ai marchi del fast food, abbandonano Mosca, uno dopo l'altro. In pochi giorni, chiudendosi a riccio in una sorta di autarchia anacronistica in un mondo così interdipendente, la Federazione Russa sembra fare un balzo indietro nella storia di almeno un trentennio, tornando all'epoca dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS). Dopo Mc Donald's e Coca Cola, e centinaia di altri marchi, da Ikea a Starbucks, al gruppo automobilistico Stellantis, è notizia di oggi che anche Goldman Sachs abbandona Mosca.

    Un passo importante perché si tratta della prima grande banca di Wall Street a prendere una decisione del genere due settimane dopo lo scoppio della guerra. Ma al di là delle evidenti conseguenze economiche, queste clamorose scelte di politica commerciale avranno inevitabilmente un grande effetto sulla vita quotidiana di un paese che da sin dai primi anni '80 aveva chiaramente sposato una politica di netta apertura al mondo. E da almeno trent'anni era ormai uno dei grandi mercati dell'economia globalizzata.

  • 20.20

    2,3 milioni di persone in fuga dall'Ucraina

    Non si vedono spiragli di pace e non si arresta, dunque, la fuga dall'Ucraina, che assume giorno dopo giorno la dimensione di un esodo. Salgono a oltre 2,3 milioni le persone che hanno lasciato il Paese da quando è iniziata l'invasione russa. E di queste, oltre un milione sono bambini, denuncia Save the Children. Già, perché gli uomini dai 18 ai 60 anni restano in Patria a combattere: a cercare un futuro lontano da casa sono per la stragrande maggioranza donne e bimbi.

  • 20.15

    300 persone manifestano per l'Ucraina ad Altdorf

    Circa 300 persone hanno manifestato stasera ad Altdorf contro la guerra in Ucraina. Alle 19.00 le campane delle chiese hanno suonato in segno di solidarietà con le vittime del conflitto. L'appello a riunirsi sulla piazza del municipio è provenuto da tutti i partiti, le Chiese cattolica e protestante così come sindacati e associazioni. I partecipanti hanno chiesto un cessate il fuoco immediato e il ritiro delle truppe russe dell'Ucraina, ha constatato l'agenzia Keystone-ATS sul posto.

  • 20.10

    Metsola: «Quelli di Putin e Lukashenko? Crimini di guerra»

    «Dobbiamo essere chiari: ciò che Putin e Lukashenko stanno facendo in Ucraina è criminale. È un crimine di guerra. Capovolge l'ordine mondiale democratico, e dobbiamo ritenere i colpevoli responsabili attraverso il tribunale penale internazionale quando sarà il momento». Lo ha detto la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, rivolgendosi ai leader Ue al vertice informale a Versailles. Il processo a L'Aia «sarebbe la vittoria definitiva per il popolo ucraino, per lo stato di diritto e per il nostro stile di vita basato su regole», ha aggiunto.

  • 20.05

    Le Borse risentono dell'infruttuoso incontro Lavrov-Kuleba

    Le speranze per i colloqui tra Russia e Ucraina che avevano fatto rimbalzare violentemente le Borse mondiali ieri si trasformano in un boomerang dopo gli esiti deludenti dell'incontro tra i ministri degli esteri dei due paesi, Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba. A fine giornata i listini del Vecchio Continente si leccano le ferite e contano 159 miliardi di euro di capitalizzazione bruciata, di cui 23,9 solo a Milano, cenerentola in Europa. A complicare ulteriormente la giornata ci si mette la Banca centrale europea (Bce), più aggressiva del previsto nell'annunciare che il Quantitative easing (l'acquisto su ampia scala di titoli di Stato) e andrà in soffitta nel terzo trimestre del 2022.

  • 20.00

    Ministro delle finanze russo: «Pagheremo i debiti se scongelate le riserve»

    La Russia «ripagherà i suoi debiti esterni in rubli, ma faremo la conversione se le nostre riserve di oro e valuta estera saranno scongelate». Lo ha detto il ministro delle finanze russo Anton Siluanov, aggiungendo che «nelle scorse due settimane le nazioni occidentali hanno effettivamente lanciato una guerra economica e finanziaria contro la Russia». «L'Occidente – ha detto Siluanov secondo la Bloomberg – ha fatto default sui suoi obblighi finanziari verso la Russia, congelato il nostro oro e le riserve valutarie, cercato di bloccare il nostro commercio estero, il nostro export, con ogni mezzo possibile, danneggiando in questo processo il commercio globale».

  • 19.55

    Gli esperti: «Allagamenti deliberati per fermare Mosca»

    Allagamenti «intenzionali» per fermare l'invasione russa: una società americana che studia foto da satellite sostiene che la difesa ucraina contro l'attacco delle forze di Mosca si sarebbe avvalsa di una tecnica di guerra vecchia di secoli. Immagini satellitari messe a disposizione da Planet Labs PBC al «Washington Post» mostrano una vasta area di terreni allagati a nord di Kiev. In una coppia di immagini, prese il 22 e il 28 febbraio, la differenza tra il «prima» e il «dopo» è notevole, ha constatato il quotidiano della capitale americana. Il «Washington Post» afferma di non essere in grado di verificare indipendentemente l'intenzionalità degli allagamenti. Analisti di Planet Labs sostengono invece che le alluvioni sono state provocate dall'uomo. 

    L'allagamento intenzionale in situazioni di conflitto – per erigere una barriera o distruggere un'area – si chiama «guerra idraulica», ha detto la Kepe, e viene spesso usata per rafforzare una strategia difensiva. Il «Washington Post» ha raccolto alcuni esempi in cui questa tecnica è stata usata in passato: molte volte nei Paesi Bassi dal 1500 al 2000, ma anche altrove in Europa durante al Seconda Guerra Mondiale, in Finlandia e in Unione Sovietica. Il caso più celebre risale al 1938 quando le forze cinesi ruppero le dighe del Fiume Giallo per rallentare l'avanzata dei giapponesi durante al seconda guerra sino-giapponese: le alluvioni devastarono l'area e vennero considerato «il più grande atto di guerra ambientale della storia».

  • 19.30

    Armi chimiche, una linea rossa per la Casa Bianca?

    La Casa Bianca non si sbilancia su una possibile risposta americana nel caso la Russia usasse armi chimiche e biologiche. A chi chiedeva se l'utilizzo fosse una linea rossa, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha risposto osservando come finora c'è stata una risposta a tutte le azioni della Russia, con sanzioni a Mosca e aiuti all'Ucraina. «Non sono qui per tracciare linee rosse, la posizione del presidente non è cambiata»: Joe Biden non intende inviare truppe americane a combattere in Ucraina e avviare una nuova guerra, mette in evidenza Psaki.

  • 19.20

    La Serbia in una posizione particolare 

    Bene la decisione della Serbia di aderire alla risoluzione dell'Assemblea generale dell'Onu di condanna dell'intervento militare russo in Ucraina, ma da Belgrado – che ha l'obiettivo strategico di aderire alla Ue – ci si aspetta un allineamento alla politica estera dell'Unione europea. Lo ha detto oggi Emanuele Giaufret, capo della rappresentanza Ue in Serbia. «Abbiamo ben chiaro che la Serbia ha una storia specifica e che si trova in una situazione particolare, e discutiamo costantemente con il governo (serbo) sulle aspettative di un graduale allineamento con la politica della Ue», ha detto Giaufret alla tv pubblica serba Rts.

    Belgrado, pur condannando la violazione dell'integrità territoriale dell'Ucraina, si rifiuta di aderire alle sanzioni occidentali contro la Russia invocando gli interessi nazionali della Serbia, che di Mosca è il principale alleato nei Balcani. Una speciale petizione contro le sanzioni alla Russia, riferiscono i media, è stata firmata da 35 esponenti politici, intellettuali, studiosi e personalità pubbliche, tra i quali fra gli altri il presidente del parlamento e leader socialista Ivica Dacic.

  • 19.15

    Biden sente Erdogan: «Sì agli sforzi internazionali»

    Joe Biden ha parlato con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per «coordinare le risposte all'attacco della Russia in Ucraina. Abbiamo discusso l'importanza di continuare gli sforzi internazionali per far sì che Mosca sia responsabile per la sua aggressione e per sostenere la popolazione ucraina». Lo afferma il presidente americano.

  • 18.55

    Anche Johnson teme che la Russia usi armi chimiche

    Il premier britannico Boris Johnson teme che la Russia del presidente Vladimir Putin possa usare armi chimiche nella guerra in Ucraina. Il primo ministro lo ha detto in una intervista rilasciata a Sky News, sottolineando che è «nello stile» di Putin ricorrere a questo tipo di metodi, con un riferimento ai casi di avvelenamento di dissidenti ed ex agenti russi nel Regno Unito di cui è stato accusato il leader del Cremlino. Dal canto suo, il numero uno della National Intelligence americana, Avril Haines, ha dichiarato che «l'Ucraina non sta sviluppando alcuna arma biologica o nucleare». Hainesbolla come «falsa narrativa» la teoria spinta dalla Russia probabilmente per giustificare l'assalto all'Ucraina. Le forze russe stanno attaccando con «totale indifferenza» nei confronti dei civili, mette in evidenza Haines.

  • 18.54

    Andersson: «L'UE deve spendere più soldi per la difesa»

    «L'invasione dell'Ucraina ha cambiato la sicurezza in Europa» per questo «dovremo spendere più soldi nella difesa». Lo ha detto la premier svedese, Magdalena Andersson, arrivando al vertice a Versailles. La Svezia, che non fa parte della Nato, ha annunciato oggi l'intenzione di «aumentare la spesa militare svedese al 2% del Pil», ha aggiunto. Gli Stati membri fanno riferimento alla Nato per i loro «impegni militari», ma «devono rafforzare la sicurezza nazionale», ha spiegato la premier, sottolineando l'importanza di un «finanziamento a lungo termine sostenibile per le spese destinate alla sicurezza».

  • 18.53

    Il Consiglio d'Europa convoca d'urgenza un'assemblea

    Il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, presieduto dall'Italia, ha deciso di non prendere ulteriori provvedimenti nei confronti della Russia, in relazione alle gravi violazioni commesse con l'aggressione all'Ucraina, prima di aver consultato l'assemblea parlamentare che si riunirà in seduta straordinaria il 14 e 15 marzo. La decisione arriva dopo che la Russia ha dichiarato attraverso i media che intende lasciare il Consiglio d'Europa. Ma fonti dell'organizzazione dicono che per ora non è stata ricevuta alcuna comunicazione ufficiale dal governo. Lo scorso 25 febbraio la Russia si era vista ritirare la possibilità di essere rappresentata in seno al comitato dei ministri e all'assemblea parlamentare, ma aveva conservato la membership nell'organizzazione. Oggi il comitato dei ministri ha condannato il bombardamento dell'ospedale a Mariupol e chiesto a Mosca di rispettare le misure indicategli dalla Corte europea dei diritti umani per proteggere la vita dei civili e lasciarli evacuare dalle zone del conflitto.

  • 18.50

    G7: «Più consegne dai produttori di gas e petrolio»

    I ministri dell'energia del G7 «chiedono ai paesi produttori di gas e petrolio di aumentare le consegne». Lo si legge in una dichiarazione inviata dal ministero tedesco, che ha la presidenza del vertice.

  • 18.45

    L'Ucraina al centro dei colloqui a Versailles

    Della situazione ucraina si discute al Consiglio informale dei capi di Stato e di governo dell'Ue di oggi e domani a Versailles: i leader dell'Unione dovrebbero inviare all'Ucraina, ma anche a Georgia e Moldavia, «un segnale politico sulla loro appartenenza alla famiglia europea», pur senza potersi lanciare in una procedura accelerata di adesione. «È importante per noi rimanere uniti», ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, ma «non è abbastanza, dobbiamo identificare insieme quali potrebbero essere i prossimi passi per avere un'influenza positiva e avere al più presto un cessate il fuoco». «Abbiamo chiesto tante volte, insieme, al presidente Putin di cessare le ostilità e in particolare i bombardamenti sui civili. Continueremo a farlo», ha affermato il premier italiano Mario Draghi.

    Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky potrebbe presto parlare al Bundestag tedesco, così come ha già fatto martedì alla Camera dei Comuni del Regno Unito. Il collegamento video avverrà probabilmente giovedì prossimo. Zelensky dovrebbe parlare nei prossimi giorni anche ai deputati israeliani.

  • 18.41

    Putin: «Le sanzioni alla Russia sono un rischio per tutti»

    La segretaria al Tesoro americana Janet Yellen non esclude altre sanzioni contro Mosca a fronte delle «atrocità» in Ucraina. Ma per il presidente russo, «le sanzioni alla Russia potrebbero provocare un ulteriore aumento dei prezzi alimentari a livello mondiale». «Russia e Bielorussia – ha sottolineato il leader del Cremlino – sono tra i più grandi fornitori di fertilizzanti minerali nei mercati mondiali. Se continuano a creare problemi con i finanziamenti, le assicurazioni, la logistica, la consegna dei nostri prodotti, allora i prezzi, che sono già esorbitanti, cresceranno ancora».

    Per il presidente russo, «è necessario agire in modo deciso nei confronti delle compagnie straniere che stanno interrompendo le loro operazioni in Russia, ci sono soluzioni legali al riguardo». Mentre Goldman Sachs intende chiudere le sue attività in Russia, prima grande banca di Wall Street che decide di rispondere così all'invasione in Ucraina.

    «Noi non ci isoleremo da nessuno. Siamo aperti a lavorare con tutti i nostri partner stranieri che vogliono farlo», ha aggiunto Putin, osservando che «la pressione delle sanzioni è sempre esistita, ma l'economia russa si adatterà alla nuova situazione e rafforzerà l'indipendenza e la sovranità» del Paese. 

  • 18.40

    Le ferrovie russe potrebbero aver mancato un pagamento

    Gli obbligazionisti di Russian Railways, il gestore ferroviario russo interamente controllato dal governo, non hanno ancora ricevuto il pagamento della cedola, attesa oggi, sui loro bond denominati in euro. Il pagamento di 23 milioni di euro, riporta Bloomberg, era dovuto domenica scorsa ma le festività in Russia hanno fatto slittare la data del settlement ad oggi. I bondholder non hanno però indicazioni sul fatto che i fondi siano in viaggio verso i loro conti. Le ferrovie russe potrebbero essere il primo gruppo a mancare un pagamento in valuta estera dopo il decreto con cui il presidente Vladimir Putin ha imposto di rimborsare in rubli i creditori dei cosiddetti «paesi ostili».

  • 18.35

    Cina: «Non sapevamo dell'invasione»

    Il presidente cinese Xi Jinping è rimasto «turbato» dall'invasione russa dell'Ucraina anche perché «pare che i suoi servizi non lo abbiano avvertito di cosa sarebbe successo». Lo ha detto il direttore della Cia, Bill Burns, in un'audizione alla commissione intelligence del Senato americano. Secondo Burns, il leader cinese teme anche «un danno di immagine per la Cina essendo associata alla brutalità dell'aggressione di Mosca» ed è preoccupato per le «conseguenze economiche in un momento in cui il tasso di crescita dell'economia cinese è il più basso degli ultimi 30 anni».

  • 18.30

    Macron: «L'UE cambierà più con la guerra che con la pandemia»

    «Stiamo per prendere decisioni storiche per la nostra Europa. Che deve cambiare. Ha cambiato sotto i colpi della pandemia, cambierà ancora di più sotto i colpi della guerra. Per questo dobbiamo essere lucidi ed ambiziosi»: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, entrando nella reggia di Versailles per il vertice dei leader Ue. Su un eventuale nuovo «recovery plan», Macron ha aggiunto: «Abbiamo cominciato in questo modo con il piano di rilancio 2020, bisognerà vedere se sarà opportuno prendere nuove decisioni, costruire un'indipendenza più forte della nostra Europa».

  • 18.10

    Muratov: «La Russia non deve censurare Novaya Gazeta»

    Le autorità russe devono astenersi, fino a nuovo ordine, da tutte le azioni e decisioni che mirino a ostacolare o mettere fine alle attività del quotidiano Novaya Gazeta, e da tutte le altre azioni, che date le circostanze attuali, sono suscettibili di privare il giornale della possibilità di godere del diritto alla libertà d'espressione. Lo afferma la Corte europea dei diritti umani (Cedu) che dice di aver ricevuto una richiesta dal premio Nobel, Dmitriy Andreyevich Muratov, editore del giornale, di intimare al governo russo di «non immischiarsi nelle attività legali dei media del Paese, comprese quelle di Novaya Gazeta, che comunicano notizie sul conflitto in Ucraina, e in particolare dall'astenersi dal bloccare articoli che riportano opinioni diverse da quelle delle autorità russe, oltre a non ostacolare il lavoro giornalistico dei media».

  • 18.05

    Scholz non commenta la visita di Schroeder a Mosca

    «No comment» del cancelliere tedesco Olaf Scholz sull'incontro a Mosca tra l'ex cancelliere Gerhard Schroeder e il presidente russo Vladimir Putin. «Non voglio commentare», ha risposto Scholz ai giornalisti che lo interrogavano al suo arrivo al vertice informale dei leader Ue a Versailles. «È il nostro dovere più importante fare di tutto per porre fine a questa guerra», ha aggiunto Scholz.

  • 18.00

    Croce Rossa: «A Mariupol gente si aggredisce per il cibo»

    La situazione umanitaria nella città ucraina assediata di Mariupol «si fa sempre più urgente e disperata», fa sapere il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), che riferisce di centinaia di migliaia di persone senza cibo, acqua, riscaldamento o assistenza sanitaria» e «necessitano di una tregua dalla violenza e di aiuti umanitari». E molte persone in questa situazione «si aggrediscono a vicenda per il cibo». «Tutti i negozi e le farmacie sono stati presi d'assalto già quattro cinque giorni fa. Qualcuno ha ancora qualcosa da mangiare ma non so per quanto durerà», commenta Sasha Volkov, dirigente della Croce Rossa.

    «Le persone hanno iniziato ad aggredirsi a vicenda per il cibo, altri hanno iniziato a danneggiare le automobili degli altri per prendere della benzina», ha aggiunto. Molti non hanno più cibo per i bambini e stanno scarseggiando anche le medicine, specialmente per pazienti con il diabete o il cancro. Solo gli ospedali funzionano ancora in parte, ma solo perché il municipio distribuisce ancora un po' di carburante», conclude Volkov.

  • 17.50

    Telefonata Erdogan-Biden dopo i colloqui ad Antalya

    Il capo di Stato turco Recep Tayyip Erdogan ha sentito al telefono il presidente americano Joe Biden, dopo i colloqui di oggi mediati dalla Turchia ad Antalya tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, Serghiei Lavrov e Dmytro Kuleba.

    Lo riferisce l'agenzia Anadolu. I due leader hanno discusso degli ultimi sviluppi della situazione in Ucraina e delle relazioni Turchia-Usa.

  • 17.49

    Twitter lancia una versione protetta contro la censura russa

    Per bypassare la sorveglianza e la censura in Russia, Twitter - limitato dalle autorità di quel Paese - ha lanciato una versione con la protezione della privacy, conosciuta anche come servizio «onion» (parola che costituisce il suffisso al posto di .com).

    Gli utenti possono accedere alla versione protetta se scaricano il browser Tor, che consente di entrare in quello che è definito il «dark web». Una rete che include siti illegali e/o criminali ma spesso usata dalle persone per restare anonime per motivi di sicurezza o per accedere a siti censurati dai governi.

    Mosca ha bloccato l'accesso a Facebook e limitato Twitter per ridurre il flusso di informazioni sulla guerra in Ucraina. Entrambe le società hanno annunciato che stanno lavorando per rispristinare l'accesso agli utenti dentro la Russia, dopo aver già bloccato i media statali russi.

  • 17.46

    «Putin credeva ci avrebbe diviso, UE più unita che mai»

    «Siamo più uniti che mai, non ho mai visto gli stati membri così uniti e insieme all'alleanza atlantica. Vladimir Putin credeva che avrebbe conquistato l'Ucraina, ha sbagliato. Credeva che ci avrebbe divisi, ha sbagliato». Lo ha rivendicato l'alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell parlando con la stampa prima dell'inizio del Consiglio informale dei capi di Stato e di governo dell'Ue.

    «I russi sta conducendo una guerra contro l'Ucraina senza alcun motivo - ha sottolineato Borrell -- Tutti possono vedere stanno bombardando indiscriminatamente le città ucraine, ci sono vittime civile, due milioni di rifugiati. Sono colpa nostra due milioni di rifugiati? La Russia sta conducendo la guerra nel modo in cui sa farla, come ha fatto in Cecenia bombardando e distruggendo i paesi».

    Al vertice a Versailles «dovremo lavorare in due direzioni dovremo continuare a mettere pressione a Putin perché fermi questa guerra aggressiva, con l'azione diplomatica, ma anche con le sanzioni, e secondo aumentare la resilienza dell'Ue con l'indipendenza energetica e la capacità militare».

  • 17.42

    Trudeau: «Putin ha commesso un errore terribile, perderà»

    Il premier canadese Justin Trudeau ha detto che la Russia è destinata a perdere la guerra in Ucraina.

    «Vladimir Putin ha commesso un errore terribile e perderà la guerra grazie alla forza, la determinazione e la resilienza degli ucraini nel difendere il loro Paese, che stanno ispirando tutti noi, ma anche grazie all'unità tra gli alleati», ha sottolineato Trudeau da Varsavia dopo il suo incontro con il presidente polacco Andrzej Duda.

  • 17.35

    Francia per un nuovo piano di rilancio, Germania fredda

    Secondo diverse fonti europee a Versailles, dove sta per cominciare il vertice dei leader Ue dedicato alla crisi in Ucraina, la proposta della Francia di adottare un nuovo piano di rilancio europeo sul modello del Recovery Plan da 800 miliardi non raccoglie consensi unanimi.

    In particolare, la Germania appare piuttosto ostile a questa proposta che prenderebbe la forma - secondo fonti dell'Eliseo - di un prestito comune per ammortizzare le conseguenze della guerra in Ucraina.

    «L'argomento non è in agenda», ha tagliato corto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, e come lui sono ostili a una nuova mutualizzazione del debito diversi paesi dell'Europa del nord.

  • 17.24

    Quasi 320'000 profughi giunti in Romania

    Sono 319'969 i cittadini ucraini che sono entrati in Romania dall'inizio della guerra, secondo gli ultimi dati ufficiali diffusi dall'Ispettorato della polizia di frontiera romena. Di questi, è stato precisato, 234'369 hanno però già lasciato il paese scegliendo altre destinazioni in Europa occidentale.

    La popolazione romena continua a fornire tutto il proprio supporto in termini di accoglienza, dimostrando un grande spirito di solidarietà come sottolineato anche nei giorni scorsi dal presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

  • 17.14

    Tikhanovskaya: «Più sanzioni contro il regime bielorusso»

    «È necessario sostenere sanzioni più forti contro il regime di Aleksandr Lukashenko». Lo ha detto Svetlana Tikhanovskaya, leader dell'opposizione bielorussa in esilio a Londra, che oggi ha preso parte alla seduta della Camera dei Lord.

    «In gioco c'è la sicurezza di tutta l'Europa», ha aggiunto, riferendosi all'invasione russa dell'Ucraina resa possibile anche dal sostegno di Minsk a Mosca e alle strette relazioni fra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo Lukashenko.

    Tikhanovskaya ha ribadito l'importanza del fermare il conflitto in corso e del garantire che la Bielorussia sia indipendente.

  • 16.58

    «L'economia russa sarà devastata dalle sanzioni»

    L'economia della Russia sarà «devastata» dalle sanzioni. Lo afferma il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, nel corso di un evento del Washington Post.

    Yellen spiega che l'attesa forte contrazione dell'economia russa avrà probabilmente degli effetti sull'economia americana e quella europea, anche se le sanzioni sono state messe a punto per massimizzare il loro effetto sull'effetto mettendo al riparo per quanto possibile gli alleati.

  • 16.44

    24 i centri sanitari colpiti in Ucraina, 12 morti

    Sono 24 i bombardamenti subiti da strutture sanitarie in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio, con un bilancio di almeno 12 morti e 17 feriti, di cui almeno 2 morti e 8 feriti tra il personale sanitario. Lo rende noto l'Organizzazione mondiale della sanità, citata dalla Cnn, senza indicare i responsabili degli attacchi.

  • 16.32

    Mosca: «Ripristinata la fornitura di energia a Chernobyl»

    Il Ministero dell'Energia russo ha annunciato che gli esperti bielorussi hanno ripristinato la fornitura di elettricità a Chernobyl. Lo riporta il Guardian.

    La centrale nucleare rischiava di rimanere senza l'energia necessaria ad attivare i sistemi di raffreddamento dell'impianto di stoccaggio del materiale radioattivo.

  • 16.09

    Il padre di una famiglia sterminata: «Il mondo deve sapere»

    «L'intero mondo deve sapere cosa sta accadendo qui»: lo afferma in una intervista al New York Times Serhiy Perebyinis, 43 anni, il marito della donna uccisa dal fuoco russo con i due figli e un volontario mentre tentava di fuggire da Kiev. 

    Una scena immortalata da una fotoreporter dello stesso giornale e che ha fatto il giro del mondo diventando il simbolo del dramma dei civili nella guerra ucraina.

    Il giornale racconta oggi la loro storia, quando e come si erano conosciuti, la loro prima fuga nel 2014 dal Donbass in fiamme e i vari preparativi per lasciare la capitale ucraina. Una partenza ritardata dalla presenza della madre della donna, malata di Alzheimer, e attesa per giorni nello scantinato dopo che la loro casa era stata colpita nei primi bombardamenti.

    Il marito si era rammaricato con la moglie di non poter partire con tutta la famiglia perché si trovava in Ucraina orientale con la madre malata.

  • 16.07

    Putin: «Sanzioni illegittime, Occidente colpevole della crisi ucraina»

    «Troveremo una soluzione a tutti i problemi insieme ai nostri partner che non riconoscono le sanzioni». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, addossando all'Occidente la responsabilità della crisi ucraina.

    Putin ha aggiunto che «è necessario agire in modo deciso nei confronti delle compagnie straniere che stanno interrompendo le loro operazioni in Russia, ci sono soluzioni legali al riguardo».

  • 15.37

    Putin: «Rispettati tutti gli impegni sulle esportazioni energetiche»

    La Russia sta mantenendo tutti i suoi impegni relativi alle esportazioni energetiche, comprese quelle attraverso l'Ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dalla Tass, chiedendo quindi all'Occidente di non dare la colpa a Mosca per l'aumento dei prezzi dell'energia.

    Dal canto suo, Volodymyr Zelensky ha chiuso così il messaggio rivolto alla nazione durante il 15esimo giorno di guerra: «ricostruiremo tutto, ve lo prometto personalmente».

    Il presidente ucraino ha citato i danni dell'invasione russa, dalle strade alle autostrade, fino all'ospedale pediatrico, al centro oncologico di Kharkiv e alla biblioteca Korolenko.

  • 15.09

    Harris: «Indagini per crimini di guerra della Russia»

    Una indagine per crimini di guerra da parte della Russia «dovrebbe assolutamente esserci»: lo ha detto la vicepresidente Usa Kamala Harris in visita in Polonia. Lo riferisce il pool dei reporter al suo seguito.

    Intanto l'amministrazione Biden sta pensando di imporre sanzioni contro Rosatom, la compagnia statale russa per l'energia atomica. Lo riferiscono fonti informate all'agenzia Bloomberg.

    L'ente è uno dei maggiori rifornitori delle centrali nucleari in Europa e nel mondo, soprattutto per quanto riguarda l'uranio arricchito. Non sono state prese ancora decisioni definitive, precisano le fonti, e la Casa Bianca si sta consultando con il settore dell'industria nucleare per capire che impatto potrebbero avere le eventuali misure.

  • 15.04

    Dubai «nuovo paradiso» per gli oligarchi in fuga dalle sanzioni

    Dubai e gli Emirati Arabi Uniti «nuovo regno» degli oligarchi russi e degli alleati di Vladimir Putin.

    Dall'invasione dell'Ucraina la maggior parte dei Paesi del mondo ha imposto sanzioni sulle istituzioni finanziarie e gli «amici» di Putin. Un elenco lungo che conta anche paradisi fiscali come le isole Cayman, Monaco ma anche la Svizzera.

    Dubai e gli Emirati Arabi Uniti, riportano i media americani, invece non lo hanno fatto e ora rischiano di essere il punto debole delle sanzioni, consentendo ai ricchi russi una via di uscita.

    Negli ultimi anni Dubai si è affermata come una popolare destinazione per i russi che possono avviare un'attività nel paese per assicurarsi il visto, oppure acquistare proprietà da oltre 200'000 dollari e ottenere tre anni di residenza.

  • 15.01

    I jet russi hanno sorvolato la Siria al confine con la Turchia

    In corrispondenza dei colloqui tra rappresentanti ucraini e russi ad Antalya, nella Turchia meridionale, jet militari russi hanno sorvolato intensamente la zona nord-occidentale siriana di Idlib al confine proprio con la Turchia, per controllare i movimenti di milizie cooptate da Ankara e ostili al governo siriano alleato di Mosca.

    Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui i velivoli militari e droni russi hanno pattugliato i cieli di Idlib e dintorni, poco prima che l'artiglieria di Damasco sferrasse nelle ultime ore nuovi attacchi con colpi di mortaio e razzi contro postazioni di miliziani anti-regime asserragliati a Jabal Zawiya, a sud-ovest di Idlib.

    La Russia è intervenuta militarmente in Siria sette anni fa. E dal 2015 ha rafforzato la sua presenza militare e politica in Siria e in tutto il Mediterraneo orientale.

    Dal 2018 la Russia e la Turchia si sono accordate, con una tregua raggiunta a Sochi, sul Mar Nero, di spartirsi il territorio nord-occidentale siriano, corrispondente grosso modo alla regione di Idlib, in due zone di influenza.

  • 14.26

    Harris: «I due sistemi Patriot già consegnati alla Polonia»

    I due sistemi di difesa missilistica Patriot, che ieri gli Stati Uniti avevano annunciato di voler fornire a Varsavia nell'ambito della crisi ucraina, sono già stati consegnati ai polacchi.

    Lo ha annunciato la vicepresidente Usa Kamala Harris oggi a Varsavia dopo l'incontro con il capo di Stato polacco Andrzej Duda.

  • 14.20

    Kiev: «71 bambini uccisi dall'inizio della guerra»

    Sono finora 71 i bambini uccisi in Ucraina dall'inizio della guerra. Lo ha annunciato Liudmyla Denisova, incaricata dei diritti umani al parlamento di Kiev.

    «Dall'inizio dell'invasione russa a oggi 71 bambini sono stati uccisi e oltre 100 feriti», ha indicato in un comunicato postato su Telegram.

  • 14.03

    100 mila profughi attesi in Francia

    Fino a «100'000 rifugiati» in fuga dall'Ucraina potrebbero arrivare in Francia. Lo stima la cellula interministeriale sulla crisi del governo francese.

  • 13.42

    Già fuggita metà della popolazione di Kiev

    La metà della popolazione di Kiev è fuggita dalla capitale ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Lo ha detto il sindaco della città Vitali Klitschko alla televisione ucraina.

    «Un po' meno di due milioni di persone se n'è già andato. Tuttavia Kiev è stata trasformata in una fortezza. Ogni strada, ogni edificio, ogni checkpoint è stato fortificato», ha detto.

    L'area più estesa della città di Kiev aveva lo scorso anno una popolazione di 3,5 milioni di persone, secondo il sito citypopulation.de. Le forze russe, secondo quanto ha potuto constatare l'agenzia di stampa Afp, hanno dispiegato i loro veicoli armati fino all'estremità nord-orientale della città.

    I soldati ucraini hanno riferito di una notte di pesanti scontri per il controllo della principale autostrada che entra a Kiev.

  • 13.30

    «La Russia ritiri l'esercito dalle centrali nucleari»

    Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha incontrato il direttore generale dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica Rafael Grossi ad Antalya «per discutere come assicurare la sicurezza e protezione degli impianti nucleari in Ucraina mentre è in corso l'invasione russa». Lo scrive lo stesso Kuleba in un post su Twitter, in cui aggiunge:

    «Insisto: la Russia deve immediatamente ritirare le proprie forze dalle centrali nucleari di Chenobyl e Zaporizhzhia per evitare un disastro in Europa».

  • 13.17

    A rischio 6,5 milioni di bambini

    «Dopo l'orrendo attacco all'ospedale di Mariupol, dove un bambino è morto, la situazione dei 6,5 milioni di minori rimasti nel paese è al limite».

    L'allarme arriva da Save the children, che calcola in «oltre 1 milione» i bambini fuggiti nei Paesi limitrofi."Altri 6,5 milioni sono ancora nelle città ucraine, cercando riparo in rifugi sotterranei, accompagnati costantemente dalla paura e rischiando ogni istante la propria vita.

    Mentre i bombardamenti continuano a intensificarsi, cibo, acqua pulita e medicine nel paese scarseggiano e potrebbero essere presto inaccessibili per molti bambini e le loro famiglie", sostiene l'organizzazione.

  • 12.50

    Cremlino chiederà di chiarire sull'ospedale di Mariupol

    Il Cremlino intende chiarire le circostanze relative all'attacco sull'ospedale pediatrico di Mariupol, chiedendo informazioni all'esercito russo. Lo riferisce l'agenzia Interfax citando le parole del portavoce del presidente russo Dmitry Peskov.

    "Noi chiederemo sicuramente al nostro esercito perché, certo, non abbiamo un'informazione chiara su quello che è accaduto là.

    L'esercito fornirà probabilmente alcune informazioni", ha detto Peskov, rispondendo in conferenza stampa ad una domanda sull'attacco di ieri contro un ospedale pediatrico della città ucraina.

  • 12.37

    Putin ha sentito Macron e Scholz

    Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron e con il cancelliere tedesco Olaf Scholz sulla crisi in Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dall'agenzia Tass.

    «Germania e Francia hanno chiesto una tregua immediata». È quanto si apprende da fonti del governo tedesco.

    «Scholz e Macron hanno insistito sul fatto che la soluzione a questa crisi debba arrivare dalle trattative fra Ucraina e Russa». I tre leader hanno inoltre deciso di sentirsi di nuovo nei prossimi giorni.

  • 12.20

    Lavrov: «Non voglio credere possa iniziare una guerra nucleare»

    Non voglio credere che possa iniziare una guerra nucleare. Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov in conferenza stampa ad Antalya, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax.

    La Russia non vuole negare la sicurezza alla popolazione ucraina ed è pronta a parlare di garanzie per questo Paese, ha dichiarato il ministro degli esteri russo.

    Lavrov ha aggiunto che la Russia vuole spiegazioni sulle attività biologiche in Ucraina. Gli esperimenti effettuati nei laboratori biologici in Ucraina non erano ‹pacifici›, ha detto.

    La Russia - ha poi aggiunto - non intende convincere l'Occidente ad acquistare il gas e il petrolio russi e non ha mai usato le forniture di petrolio e gas come un'arma. La Russia cercherà di non dipendere mai più dall'Occidente, ha sottolineato.

  • 12.03

    Lavrov: «Il cessate il fuoco non era sul tavolo oggi»

    «Non mi stupisco che Kuleba abbia detto non siamo riusciti a trovare un accordo sul cessate il fuoco: qui non dovevamo parlare di cessate il fuoco». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov rispondendo in conferenza stampa dopo l'incontro con l'omologo ucraino Dmytro Kuleba.

    Lavrov ha inoltre ribadito che l'incontro di oggi in Turchia non intendeva «sostituire il percorso dei negoziati che abbiamo fatto in territorio bielorusso, perché proprio lì parliamo delle questioni pratiche e di cosa fare per finire questa crisi. Lì parliamo in concreto. Avevamo avvisato i nostri colleghi che qui non avremmo parlato come se questo fosse un percorso parallelo come avrebbe voluto la parte ucraina».

  • 12.00

    Bombe su Mariupol, colpita l'università

    Attacco aereo a Mariupol. Lo annuncia il municipio sul proprio profilo Telegram. «Ora a Mariupol c'è un attacco aereo degli occupanti russi - si legge -. Le bombe hanno colpito le case. Colpito anche l'edificio dell'università nel centro della città. Registrato anche una attacco nell'area del Teatro Drammatico».

    Al momento non ci sono informazioni su eventuali vittime.

  • 11.53

    Johnson sulle sanzioni: «Nessun vip russo è al sicuro»

    «Non ci può essere porto sicuro per coloro che hanno appoggiato la feroce aggressione di Putin all'Ucraina». Così Boris Johnson ha commentato oggi l'inclusione di Roman Abramovich e di altri 6 big assoluti del business russo nella lista degli oligarchi sanzionati nel Regno Unito, con congelamento di asset in terra britannica il cui valore complessivo è calcolato dal Foreign Office fino a 15 miliardi di sterline e divieto di viaggio.

    «Le sanzioni di oggi sono un passo ulteriore» nella strategia del «sostegno incrollabile» del Regno "al popolo ucraino, ha assicurato il premier Tory.

  • 11.33

    Kiev conta di evacuare civili con 10 corridoi umanitari

    Sono dieci i corridoi umanitari attraverso i quali Kiev conta di evacuare i civili ucraini assediati dalle forze russe. Lo riporta il Kyiv Independent.

    La vice prima ministra, Iryna Vereshchuk, si aspetta un cessate il fuoco temporaneo da parte di Mosca che includa tutti i corridoi.

    In particolare, i percorsi vanno dalle città di Trostyanets, Krasnopillya e Sumy a Poltava; da Mariupol a Zaporizhzhia; da Volnovakha a Pokrovsk; da Izyum a Lozova e Kharkiv Oblast, e da tre sobborghi di Kiev (Bucha, Borodyanka e Irpin) verso la capitale.

  • 11.08

    È durato un'ora e mezza l'incontro Lavrov-Kuleba

    Si è concluso dopo circa un'ora e mezza l'incontro nella località turca di Antalya tra il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e l'omologo russo Serghei Lavrov a cui ha partecipato anche il capo della diplomazia di Ankara Mevlut Cavusoglu.

    «Non abbiamo fatto progressi rispetto al cessate il fuoco», ha affermato Kuleba durante una conferenza stampa a conclusione dell'incontro, che ha definito «difficile», e ha fatto sapere «siamo pronti per incontrarci di nuovo in questo formato se ci saranno prospettive per trovare una soluzione».

  • 11.03

    Finora oltre 2,3 milioni di persone fuggite

    Salgono a oltre 2,3 milioni le persone fuggite dall'Ucraina verso i paesi confinanti da quando è iniziata l'invasione russa. Lo riferisce l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) delle Nazioni Unite sul proprio profilo Twitter.

    Tra questi, 112 mila sono di paesi terzi, precisa l'Oim, ricordando che queste persone «hanno bisogno di supporto umanitario vitale e protezione».

  • 11.00

    «Il convoglio russo su Kiev avanza lentamente e subisce perdite»

    Il maxi convoglio militare russo che avanza da nordovest verso Kiev «ha fatto pochi progressi in oltre una settimana e continua a subire perdite per mano delle Forze armate ucraine»: lo scrive in un tweet il ministero della Difesa britannico nel suo consueto aggiornamento dell'intelligence di Sua Maestà sulla situazione in Ucraina.

    Nel frattempo, si registra «negli ultimi giorni un notevole decremento dell'attività aerea russa, nel suo complesso, sull'Ucraina» prosegue il tweet spiegando che questo è «dovuto probabilmente all'inattesa efficacia e resistenza delle Forze di difesa aerea ucraine».

    Infine, «la Russia ha schierato giovani soldati di leva in Ucraina» nonostante le precedenti smentite pubbliche del presidente Vladimir Putin. Secondo i servizi di Londra, con l'aumentare delle vittime tra le file russe, Putin «sarà costretto ad attingere da tutte le Forze armate russe ed altre fonti per rimpiazzare le perdite».

  • 10.56

    Forniture regolari di gas all'Europa attraverso l'Ucraina

    Gazprom continua a fornire il gas russo all'Europa, con transito attraverso il territorio ucraino, come di consueto. Lo ha detto il portavoce del gruppo russo, Sergey Kupriyanov, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.

    «Gazprom fornisce gas russo per il transito attraverso il territorio ucraino come di consueto, in accordo con le richieste dei consumatori europei: 109,5 milioni di metri cubi al 10 marzo», ha affermato.

  • 10.48

    Minsk: «Lavoriamo per fornire energia a Chernobyl»

    Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha discusso con il presidente russo Vladimir Putin della situazione della centrale ucraina di Chernobyl e ha incaricato un team di specialisti bielorussi di organizzare la fornitura di energia elettrica alla centrale.

    Lo riferisce l'agenzia Interfax, citando l'agenzia bielorussa BeITA. Lukashenko lo ha annunciato durante un incontro con il ministro della difesa bielorusso oggi a Minsk.

    «Il capo di stato ha parlato ieri al telefono con il presidente russo Vladimir Putin e la controparte russa lo ha informato sulla situazione nell'area della centrale nucleare di Chernobyl», spiega l'agenzia bielorussa.

  • 10.39

    Abramovich nella lista degli oligarchi sanzionati dal Regno Unito

    L'ex patron del Chelsea, Roman Abramovich, compare nella nuova lista degli oligarchi sanzionai dal Regno Unito. L'elenco comprende 7 persone, tra cui anche quello che viene considerato il ‹re dell'alluminio›, Oleg Deripaska. Per tutti è previsto il congelamento dei conti e il divieto di viaggiare.

    «Le sanzioni di oggi mostrano ancora una volta che gli oligarchi e i cleptocrati non hanno posto nella nostra economia o nella nostra società - si legge in una nota del ministro degli Esteri, Liz Truss - Con i loro stretti legami con Putin, si rendono complici della sua aggressione».

  • 10.36

    Kiev: «Donne e bambini lascino Kharkiv, Donetsk e Luhansk»

    La presidenza ucraina ha lanciato un appello affinché donne e bambini a Kharkiv, Donetsk e Luhansk lascino le loro regioni, diventate ormai troppo pericolose. Lo riporta il Kyiv Inedependent citando Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente.

    «Per coloro che hanno bambini o donne, in particolare nelle regioni di Kharkiv, Donetsk, Luhansk, è meglio andarsene. Queste sono città di aspre battaglie militari e non c'è niente da fare per i civili, a meno che tu non sia un civile che lavora nei servizi dell'esercito o della città», ha detto Arestovich.

  • 10.23

    Mosca accuse ancora Washington sulle armi biologiche

    Mosca ha accusato di nuovo gli Stati Uniti, oggi, di finanziare la ricerca sullo sviluppo di armi biologiche in Ucraina: dopo le accuse del ministero degli Esteri russo di ieri, questa mattina è stata la volta del ministero della Difesa, secondo cui queste attività statunitensi puntano a «stabilire un meccanismo per la diffusione furtiva di agenti patogeni mortali».

    Il nuovo attacco, affidato al portavoce della Difesa, Igor Konashenkov, segue l'avvertimento lanciato dalla Casa Bianca durante la notte sul rischio che la Russia «usi armi chimiche» in Ucraina.

  • 09.57

    Diverse quartieri di Mariupol sotto il controllo russo

    Il Ministero della Difesa russo ha detto che le forze armate del Paese hanno preso il controllo di diversi quartieri di Mariupol. Lo riporta l'agenzia Interfax.

    «L'operazione per liberare la città di Mariupol dai nazionalisti sta continuando. Le unità della milizia popolare della Repubblica di Donetsk hanno preso il controllo dei quartieri di Azovsky, Naidenivka, Lyapyne e Vynohradar e si sono avvicinate alla fabbrica della Azovstal. Il quartiere occidentale della città è stato liberato», ha affermato il portavoce del ministero, Igor Konashenkov.

  • 09.30

    Al via l'incontro Lavrov-Kuleba in Turchia

    È iniziato l'incontro tra i ministri degli esteri russo Serghei Lavrov e quello ucraino Dmytro Kuleba in Turchia. Lo fa sapere Mosca.

    L'incontro si svolge nell'hotel Regnum Carya di Antalya e vi partecipa anche il capo della diplomazia di Ankara Mevlut Cavusoglu, riferisce l'agenzia Anadolu.

    Dopo il vertice, secondo fonti del Ministero degli esteri turco, sono previste conferenze stampa separate da parte di Kuleba e Lavrov.

  • 09.25

    A Mariupol si seppelliscono i corpi in una fossa comune

    Corpi chiusi in sacchi di plastica neri ammucchiati in una fossa comune. Sono le immagini di due foto pubblicate dalla Cnn, scattate nella città assediata di Mariupol, nel sud dell'Ucraina. Le foto, della Associated Press (AP), mostrano uomini - alcuni in divise da lavoro, altri in tute protettive azzurre - che gettano i corpi in una fossa in sacchi di plastica neri e avvolti in lenzuola o coperte.

    Secondo il fotoreporter di AP, Evgeniy Maloletka, che ha scattato le immagini, «40 (corpi) sono arrivati martedì e almeno altri 30 mercoledì».

    Mariupol è da giorni sotto l'assedio delle forze armate russe. Secondo quanto riferito ieri da un consigliere del sindaco cittadino, almeno 1'300 civili sono stati uccisi nella città da quando è iniziata l'invasione russa.

  • 09.17

    Moody's declassa il rating di 39 istituti finanziari russi

    Moody's ha declassato i rating di 39 istituti finanziari russi, a seguito del declassamento dei rating del governo russo a Ca da B3, con outlook negativo. ANche l'outlook è negativo, si legge in una nota. Tra gli altri Alfa-Bank, Credit Bank of Moscow, Gazprombank, Russian Agricultural Bank, Raiffeisenbank, Renaissance Financial Holding Limited.

    «L'impatto delle sanzioni severe e coordinate annunciate nei giorni scorsi dai paesi occidentali sulla Russia, così come la risposta delle autorità russe - spiega Moody's - si riflettono anche nel passaggio del Macro Profile della Russia a ‹Very Weak› da ‹Weak+›».

  • 08.46

    Tre morti, tra cui una bimba, nell'attacco all'ospedale di Mariupol

    Tre persone, tra cui una bambina, sono rimaste uccise ieri nell'attacco delle forze russe contro l'ospedale pediatrico di Mariupol: lo hanno reso noto le autorità.

  • 08.45

    Credit Suisse applica tutte le sanzioni contro la Russia

    Credit Suisse ha assicurato oggi che sta attuando tutte le sanzioni internazionali contro la Russia, decise dopo l'invasione dell'Ucraina. La banca ha anche fornito informazioni sulla sua esposizione in Russia.

    Le posizioni di credito nette della banca con la Russia alla fine di dicembre ammontavano a 848 milioni di franchi. Questo importo include i derivati e le posizioni della banca d'investimento, le posizioni commerciali con la banca universale svizzera, così come i prestiti lombard e altri tipi di prestiti con l'unità di gestione patrimoniale internazionale, precisa un comunicato.

  • 08.43

    Bilaterale tra Kuleba e il ministro turco ad Antalya

    Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha avuto questa mattina un incontro bilaterale con l'omologo ucraino Dmytro Kuleba ad Antalya, in Turchia. Lo ha reso noto Cavusoglu in un messaggio su Twitter.

    All'incontro seguirà, a breve, il previsto vertice tra il capo della diplomazia di Mosca, Serghei Lavrov, e il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba, al quale parteciperà anche Cavusoglu.

  • 08.36

    La Russia lascia il Consiglio d'Europa

    La Russia lascia il Consiglio d'Europa. Lo rende noto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Tass.

    «Il corso degli eventi è diventato irreversibile - si legge in una nota - e la Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall'Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti».

  • 08.25

    L'incontro in Turchia tra Kuleba e Lavrov alle 8.45

    L'incontro tra il ministro degli esteri Serghei Lavrov e il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba in Turchia, ad Antalya - primo vertice tra ministri di Russia e Ucraina da quando Mosca ha invaso l'Ucraina - è in programma per le 10:45 ora locale (le 8.45 in Svizzera).

    Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu in un messaggio su Twitter. Anche Cavusoglu parteciperà al vertice.

  • 08.21

    Dal Canada 50 milioni dollari in attrezzature militari

    Il Canada fornirà all'Ucraina altri 50 milioni di dollari in equipaggiamenti letali e non letali, incluse telecamere di utilizzate nei droni militari e altre attrezzature specializzate. Lo ha annunciato su Twitter la ministra della Difesa canadese Anita Anand.

  • 08.09

    Quattro morti vicino a Kharkiv, tra cui due bimbi

    Un bombardamento nella notte da parte della forze armate russe ha colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv, causando quattro morti, di cui due bambini. Lo riferisce la Bbc citando i Servizi di emergenza statale dell'Ucraina.

    L'attacco ha colpito il villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del paese. I Servizi di emergenza statale fanno sapere anche che nell'attacco è stata ferita una bambina di 5 anni, portata d'urgenza all'ospedale. I soccorritori continuano le operazioni di ricerca per estrarre i corpi dalle macerie.

  • 07.45

    Raid sul nord-est dell'Ucraina

    L'Ucraina continua a bruciare. Anche questa notte sono cadute le bombe, con aerei russi hanno condotto raid sul nord-est dell'Ucraina, in particolare sulla città di Okhtyrka, nella regione di Sumy, dove si contano almeno tre morti, un 13enne e due donne.

    Così Zelensky spera nei corridoi umanitari, ricorda che sono circa 35mila i civili evacuati nella giornata di ieri e auspica che le operazioni di evacuazione possano proseguire anche oggi, con l'apertura di altri tre corridoi umanitari: da Mariupol, assediata da nove giorni, da Volnovakha nel sud-est e da Izioum nell'est.

  • 07-30

    Più di 50 milioni raccolti dalla Catena della solidarietà

    La Catena della Solidarietà, ieri, in occasione della giornata di solidarietà nazionale per la popolazione ucraina organizzata in collaborazione con la SSR, ha raccolto più di 50 milioni di franchi di promesse di donazioni.

    «Fino alle ore 23.00 abbiamo raccolto 51'547'615 franchi», ha comunicato la Catena della solidarietà al termine dell'azione che era iniziata alle 7.00 di ieri.

    A questi oltre 50 milioni raccolti ieri si aggiungono più di 30 milioni di franchi promessi che l'organizzazione aveva già raccolto in precedenza, portando la somma totale raccolta fino ad oggi a 82'653'403 franchi, ha aggiunto la Catena della solidarietà.

  • 07.15

    Anche Carlsberg e Heineken fermano le vendite in Russia

    La Carlsberg, terza azienda al mondo produttrice di birra, fa sapere che interromperà la vendita in Russia del suo prodotto più noto, contestualmente cesserà tutte le campagne pubblicitarie nel Paese e donerà i profitti delle sue operazioni russe per le quali ha già revocato gli investimenti. Lo scrive il Guardian.

    Intanto i birrifici Baltika Breweries, che fanno capo al gruppo Carsberg e hanno la loro sede centrale a San Pietroburgo, verranno gestiti come un'azienda separata e continueranno a mantenere operativi i suoi otto birrifici in Russia, che contano un totale di 8.400 dipendenti, «con l'obiettivo di sostenere i nostri dipendenti e le loro famiglie», ha spiegato Carlsberg. Anche Heineken ha intanto interrotto la produzione e la vendita in Russia del suo prodotto.

    Alla lunga lista di aziende che stanno lasciando la Russia in reazione all'operazione militare lanciata da Mosca in Ucraina si aggiungono anche colossi dell'equipaggiamento pesante come Caterpillar e John Deere che sospendono le collaborazioni con parner russi, riferisce la Bbc.

  • 07.00

    Il Fmi approva aiuti per 1,4 miliardi di dollari all'Ucraina

    Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha approvato un pacchetto di aiuti urgenti all'Ucraina per 1,4 miliardi di dollari. Lo si legge in un comunicato.

    Il consiglio del Fondo monetario internazionale ha approvato 1,4 miliardi di dollari di aiuti all'Ucraina, che sta affrontando «una gravissima crisi umanitaria ed economica» dall'invasione da parte della Russia, si legge nella nota.

    Questo aiuto immediato dovrebbe consentire al governo di «soddisfare le esigenze urgenti di bilancio derivanti dagli effetti della guerra e fornirà un sostegno essenziale a breve termine», sottolinea il Fondo auspicando che questo pacchetto serva da «catalizzatore» per altri partner finanziari.

  • 6.30

    Sony sospende l'invio di PlayStation in Russia

    Il gigante giapponese dell'elettronica Sony ha annunciato di aver sospeso tutte le spedizioni di consolles PlayStation e di videogiochi verso la Russia, unendosi così alla lista sempre più lunga di aziende che interrompono i loro legami con la Russia dopo l'operazione militare lanciata da Mosca in Ucraina.

    Sony ha inoltre donato 2 milioni di dollari all'Unhcr e a Save the Children a sostegno delle vittime della guerra.

    Anche la Nintendo ha sospeso le spedizioni verso la Russia «per il momento», ha spiegato all'agenzia Afp un portavoce dell'azienda di base a Kyoto

  • 06.00

    «La Russia potrebbe usare armi chimiche»

    La Casa Bianca ha avvertito del rischio che la Russia «usi armi chimiche» in Ucraina.

    In un post su Twitter nel quale respingeva come «falsità» le affermazioni del ministero degli Esteri russo secondo cui gli Usa stanno sviluppando armi chimiche e biologiche in Ucraina al confine con la Russia, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaky ha sottolineato che «tutti dovremmo stare allerta rispetto all'uso di armi chimiche da parte della Russia o aspettarci che Mosca le usi per creare un pretesto, è uno schema chiaro».

  • 00.01

    È iniziato il quindicesimo giorno di guerra in Ucraina