Guerra in Medio Oriente «Troppo ambizioso», ed è così che un anno fa Israele snobbò il piano di Hamas

SDA

1.12.2023 - 19:44

La foto di una vittima del festival musicale al confine con la striscia di Gaza attaccato il 7 ottobre dai militanti di Hamas, con un bilancio di almeno 360 morti. Secondo il New York Times, l'intelligence israeliana era stata informata sul possibile attacco.
La foto di una vittima del festival musicale al confine con la striscia di Gaza attaccato il 7 ottobre dai militanti di Hamas, con un bilancio di almeno 360 morti. Secondo il New York Times, l'intelligence israeliana era stata informata sul possibile attacco.
Keystone

Il piano di battaglia di Hamas per il 7 ottobre era noto a Israele, ma fu ignorato. Alcuni dei suoi funzionari lo avevano infatti ottenuto più di un anno fa, liquidandolo però come troppo ambizioso e troppo difficile da portare avanti per il movimento estremista.

Chiamato in codice «Muro di Gerico», il documento di 40 pagine – riporta adesso il New York Times che ha avuto modo di vederlo e tradurlo – descriveva passo passo i dettagli dell'attacco che ha causato 1.200 morti, ovvero distruggere le fortificazioni attorno alla Striscia di Gaza, prendere il controllo delle città israeliane e assaltare le principali basi militari.

Il tutto accompagnato da una pioggia di razzi, dall'uso di droni per disattivare telecamere di sicurezza e da mitragliatrici automatiche lungo il confine per consentire a uomini armati di entrare in massa in Israele con parapendii, motociclette e a piedi.

Il piano è circolato fra i leader militari e dell'intelligence israeliani ma nessuno incredibilmente gli ha dato credito, ritenendo che Hamas non avesse le capacità per attuarlo. Non hanno destato allarme neanche i dettagli minuziosi che conteneva sulle posizioni e le dimensioni delle forze israeliane, sugli hub di comunicazione e altri dati sensibili.

Informazioni che avrebbero potuto quantomeno sollevare dubbi e domande su come Hamas le avesse ottenute e su possibili fughe di notizie all'interno dell'establishment della sicurezza israeliana. Non è chiaro – aggiunge il New York Times – se il premier Benyamin Netanyahu o altre figure di spicco del governo abbiano avuto modo di vederlo e valutarlo.

«Nego assolutamente che lo scenario sia immaginario»

L'anno scorso, poco dopo aver ottenuto il documento, alcuni funzionari della divisione Gaza dell'esercito israeliano, responsabile della difesa del confine con la Striscia, affermarono che le intenzioni di Hamas non erano chiare. «Non è ancora possibile determinare se il piano è stato pienamente approvato e come si concretizzerà», si legge in una valutazione militare esaminata dal New York Times.

Poi in luglio, appena tre mesi prima degli attacchi, un analista veterano dell'Unità 8200, l'agenzia israeliana di intelligence che analizza i segnali, avvertì che la fazione islamica aveva condotto un'intensa esercitazione di addestramento di un giorno che sembrava simile a quanto delineato nel piano. Preoccupazioni che vennero però respinte da un colonnello della divisione di Gaza.

«Nego assolutamente che lo scenario sia immaginario», replicò l'analista in uno scambio di email osservando come l'addestramento di Hamas corrispondeva pienamente «al contenuto del piano Muro di Gerico». Un piano, spiegò, «progettato per iniziare una guerra, non è solo un'incursione in un villaggio». Parole che, alla luce di quanto accaduto e delle conseguenze innescate, assumono un peso ben diverso e gettano altre ombre sui buchi della sicurezza israeliana.