Guerra in Ucraina La conferenza dei donatori a Varsavia raccoglie 6 miliardi di euro

SDA

5.5.2022 - 16:23

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki annuncia l'esito della raccolta fondi durante un incontro stampa al termine della Conferenza di alto livello dei donatori per l'Ucraina a Varsavia.
Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki annuncia l'esito della raccolta fondi durante un incontro stampa al termine della Conferenza di alto livello dei donatori per l'Ucraina a Varsavia.
Keystone

«Siamo riusciti a raccogliere oltre 6 miliardi di euro e questi soldi verranno inviati e distribuiti a supporto dell'Ucraina e di tutti quanti supportano l'Ucraina». Lo ha annunciato il premier polacco Mateusz Morawiecki al termine della Conferenza dei donatori.

Da parte sua il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, intervenendo alla Conferenza di alto livello a Varsavia, ha affermato che «l'Ucraina dall'inizio della guerra ha ricevuto più di 12 miliardi di dollari di aiuti in armi e finanziamenti. Siamo molto grati per questo sostegno cruciale. Stiamo attraversando la fase più difficile della nostra storia, quando il destino del nostro Stato si decide. Ma crediamo fermamente nella vittoria dell'Ucraina e in un futuro luminoso».

«La vittoria dell'Ucraina non sarà solo sul campo di battaglia, ma anche diventare membro dell'Ue, da paese prospero e sviluppato, e senza il vostro aiuto sarà difficile da raggiungere», ha detto.

I ringraziamenti di Zelensky

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo a sua volta con un videomessaggio alla Conferenza dei donatori organizzata da Polonia e Svezia, ha affermato che «questa guerra brutale si deciderà non solo sul campo di battaglia ma anche nel supporto economico e finanziario e sull'abilità di assicurare una vita normale nei territori liberati e una ricostruzione di quanto è stato distrutto dall'esercito russo. La libertà deve dimostrare che protegge le persone meglio della tirannia che per anni ha beneficiato di massicci flussi di denaro dal petrolio, dal gas e da altre materie prime».

Zelensky ha quindi sostenuto che «stiamo già preparando un piano di ripresa e ricostruzione su larga scala per l'Ucraina dopo la guerra e abbiamo bisogno di un piano di sostegno internazionale strategico per l'Ucraina che sia un analogo moderno dello storico piano Marshall». La ricostruzione ucraina «deve diventare lo stesso esempio storico per il futuro come lo fu la ricostruzione dei paesi europei dopo la seconda guerra mondiale».

Intanto la presidenza tedesca ha reso noto che, dopo le polemiche delle scorse settimane, Zelensky ha invitato a Kiev il cancelliere Olaf Scholz e il presidente Frank-Walter Steinmeier.

Finora 4'000 vittime civili

Nel frattempo la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova, intervenendo in videocollegamento con la Conferenza internazionale dei procuratori dei paesi del Consiglio d'Europa e degli Stati osservatori e del Mediterraneo in corso a Palermo, ha affermato che il conflitto avrebbe causato finora 4'000 vittime tra i civili, di cui 221 bambini, mentre oltre 400 bimbi sarebbero feriti. Gli obiettivi civili colpiti sarebbero 5'100, tra cui 300 strutture sanitarie.

«Dal terzo giorno dell'aggressione i russi stanno deliberatamente bloccando i corridoi umanitari che portano cibo e medicine e che servono per l'evacuazione dei bambini. La situazione più grave è a Mariupol, dove il 90% della città è in rovina. Ci sono ancora 5'000 civili da evacuare», ha sostenuto la procuratrice generale.

«Siamo al 71esimo giorno di guerra, sono passati due mesi e in questa aggressione della Russia assistiamo ad una serie di violazioni del diritto internazionale. L'esercito russo ha colpito ospedali, chiese ma, soprattutto, ha avuto come target i civili», ha aggiunto la procuratrice.

«Quando hanno mancato l'obiettivo di prendere Kiev e di rovesciare il governo ucraino – ha spiegato la Venediktova – la loro strategia è cambiata e il livello di aggressione ai civili, le rappresaglie sono aumentate. Abbiamo assistito a un livello di atrocità crescente, soprattutto nella regione di Kiev, ma anche in altre città».

«A Bucha e in altre zone in cui i russi hanno provato a prendere il controllo della situazione vediamo le stesse scene – ha proseguito -, una molteplicità di corpi con chiari segni di torture e mutilazioni. È stata trovata una camera di tortura con forti prove di una violenza sistematica e diffusa».

«Oggi è importante questa scelta di campo della comunità internazionale a favore dell'Ucraina in questa guerra brutale», ha aggiunto la Venediktova. «Grazie dell'appoggio, del supporto, dell'assistenza. Grazie per l'aiuto nell'identificare le gravi violazioni dei diritti umani. Ci sono prove importanti e avranno un peso nell'inchiesta: l'impunità non è un'opzione.»