Giustizia L'uomo che che accusa Hunter Biden è stato incriminato per spionaggio

SDA

11.7.2023 - 07:07

Un procuratore federale di New York ha annunciato di aver incriminato di spionaggio per conto della Cina un uomo israelo-americano che a sua volta accusa di corruzione Hunter Biden, figlio minore del presidente americano.

Hunter Biden, continua ad essere fonte di preoccupazione per il papà Joe, presidente degli Stati Uniti.
Hunter Biden, continua ad essere fonte di preoccupazione per il papà Joe, presidente degli Stati Uniti.
KEYSTONE

Gal Luft, 57 anni, direttore di un think tank sull'energia, è accusato di «cospirare con altri per promuovere gli interessi della Cina come agente» per Pechino, «senza registrarsi come agente straniero come richiesto dalla legge statunitense», affermo un comunicato dell'ufficio del procuratore federale per il distretto meridionale di New York, Damian Williams.

Luft è anche indagato per «traffico di armi», «violazione delle sanzioni contro l'Iran» e «false dichiarazioni ad agenti federali». Arrestato a Cipro nel febbraio 2023, è ora in fuga dopo essere stato rilasciato su cauzione in attesa di estradizione, afferma il ministero della Giustizia.

Rischia fino a 20 anni di carcere con le accuse più gravi.

«Un testimone chiave contro Hunter Biden»

Luft, che ha lavorato come consulente per la società energetica statale cinese Cefc, ha accusato per diversi anni il figlio minore di Joe Biden, Hunter, di aver accettato segretamente milioni di dollari da questa società.

Afferma, in un video pubblicato dal New York Post il 5 luglio, di aver condiviso queste informazioni con due procuratori federali americani e quattro agenti dell'Fbi a Bruxelles nel marzo 2019.

Diversi parlamentari repubblicani chiedono che Luft testimoni davanti al Congresso. «È un testimone chiave – ha detto a Fox News il senatore Ron Johnson -. Dobbiamo fornirgli l'immunità in modo che possa testimoniare e raccontare la sua storia». «Luft è un testimone estremamente credibile della corruzione della famiglia Biden», ha twittato l'altro repubblicano James Comer.

Una campagna di lunga data

A maggio i repubblicani di una commissione parlamentare responsabile della supervisione del governo hanno pubblicato un rapporto che assicura che i membri della famiglia di Joe Biden e dei loro associati avevano ricevuto quasi 10 milioni di dollari da società straniere, tra cui cinesi e rumene.

Queste accuse fanno parte di una campagna di lunga data che prende di mira i controversi affari di Hunter Biden. I repubblicani lo accusano di aver capitalizzato il suo nome e la rubrica del padre, quando quest'ultimo era vicepresidente di Barack Obama (2009-2017), per stipulare dubbi contratti in diversi paesi.

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