Tribunale Aggressione alla Manor, ecco l'opinione del primo perito psichiatrico

Swisstxt / Red

29.8.2022

La Polizia davanti alla Manor di Lugano dopo l'aggressione, il 24 novembre del 2020.
La Polizia davanti alla Manor di Lugano dopo l'aggressione, il 24 novembre del 2020.
KEYSTONE/Ti-Press/Pablo Gianinazzi

Nel pomeriggio di lunedì il primo perito psichiatrico ha espresso la sua opinione sullo stato mentale della 29enne di Vezia che nel 2020 aveva accoltellato due donne alla Manor di Lugano.

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29.8.2022

La giovane, ricorda la RSI, il 24 novembre di due anni fa aveva aggredito le due donne all'interno del negozio in nome dello Stato Islamico. A Bellinzona si sta ora svolgendo il processo nei suoi confronti: la donna è accusata di tentato assassinio. 

Secondo un esperto, la 29enne soffre di turbe psichiche gravi e di un ritardo mentale. Le spiegazioni di cosa questo implica da un punto di vista clinico sono molto tecniche. 

Il perito Carlo Calanchini ha spiegato che l'imputata, a causa dei problemi da cui è affetta, si è immersa in uno scenario fantastico che fa riferimento alla guerra santa, di cui in realtà conosce pochissimo, meno di qualcuno che legge i giornali con regolarità.

Secondo l'esperto quindi, sia per l'aggressione che per il percorso che l'ha avvicinata a compierla, deve essere presa in considerazione una scemata imputabilità di grado medio. Se la donna verrà condannata, secondo lui, dovrà scontare la pena in una struttura terapeutica. 

C'è rischio di recidiva

Il perito ha anche affermato che esiste il rischio, di grado medio, che la donna compia nuovamente reati contro la persona, soprattutto se non seguirà una terapia adeguata.

Su questo punto, però, i periti non concordano. La dottoressa Alessandra Canuto sostiene che il rischio sia ancora più alto di quanto afferma il primo esperto, come ha scritto nel suo parere specialistico, che verrà discusso martedì.

Terrorismo o malattia?

Le analisi dei periti psichiatrici sono fondamentali in questa vicenda. Il processo deve rispondere a una precisa questione: se la donna è malata o se si tratta di una terrorista, nonostante la malattia. 

Secondo la procura federale, riporta sempre la RSI, la 29enne ha effettuato l'aggressione spinta dal fondamentalismo. Per questo è stata accusata della violazione della leggere federale che vieta i gruppi al Qaida e Stato Islamico, accanto all'accusa di tentato assassinio. 

La difesa sostiene, invece, che il terrorismo non c'entra nulla con quanto accaduto.