COVID-19 Al via lunedì in Ticino una scuola elementare differente

SwissTXT / pab

7.5.2020

Con i comuni «gli obbiettivi sono condivisi» 
Con i comuni «gli obbiettivi sono condivisi» 
Ti-Press

Settimana prossima riprenderà anche in Ticino, almeno parzialmente, la scuola in presenza.

Un ritorno tra i banchi che interesserà in modo particolare le scuole elementari, dove il rientro è programmato a classi dimezzate e comporta per le direzioni scolastiche e per i comuni non poche sfide.

Le distanze sociali, l'igiene e le entrate a scaglioni sono alcuni degli aspetti più delicati da mettere in pratica, ma sicuramente non gli unici, come conferma il caposezione delle scuole comunali Rezio Sisini dal suo osservatorio: «Sicuramente i trasporti, però ci sono anche gli aspetti legati alla presenza di un numero sufficiente di docenti e poi c’è ancora l’attività legata all’accudimento».

Richieste di accudimento in aumento

Le richieste di accudimento rispetto al periodo del lockdown sono infatti già raddoppiate: ora si attestano a poco meno del 2% e il dato è destinato a crescere ancora.

Saranno i docenti delle materie cosiddette speciali, come educazione fisica o musicale, ad occuparsene, così come alcuni docenti di sostegno e delle scuole dell'infanzia, ma non solo: «Abbiamo chiesto alle direzioni scolastiche e ai centri extrascolastici di collaborare, così come alla famiglie diurne. Ci sono poi anche degli educatori, degli operatori sanitari e una lista di volontari. Come Cantone ci siamo quindi impegnati per cercare di dare delle risposte a questi bisogni».

«Con i comuni obbiettivi condivisi»

Un altro tema delicato in vista della riapertura riguarda lo scetticismo manifestato da alcuni comuni, Lugano e Locarno su tutti, in merito all'opportunità di questo rientro fra i banchi.

«Un certo scetticismo c’è ancora - prosegue Sisini -, ma siamo a un punto in cui tutti sono d’accordo che occorre riaprire, almeno a livello di dichiarazioni. La riflessione gira attorno a come riaprire e quali bambini coinvolgere».

Sisini afferma infine che, ad oggi, solo l’istituto scolastico di Minusio ha chiesto e ottenuto di posticipare di una settimana la riapertura per i bambini di 1a e 2a elementare. Le direttive emanate dal DECS prevedono infatti questa possibilità in caso di problemi organizzativi.

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