Pandemia Lacune confermate per le morti da Covid nella casa anziani di Sementina

SwisssTxt / pab

25.1.2021

Nella foto esterni dell'edificio del Consorzio Casa Anziani del Circolo del Ticino a Sementina.
Nella foto esterni dell'edificio del Consorzio Casa Anziani del Circolo del Ticino a Sementina.
© Ti-Press / Alessandro Crinari

Un rapporto del medico cantonale, che la RSI ha potuto consultare, conferma le lacune nella gestione da parte della casa anziani durante la prima ondata di Covid-19. La direzione respinge le accuse.

Le criticità emerse presso la casa anziani di Sementina, dove durante la prima ondata della pandemia di Covid-19 sono morti 21 residenti su 80, vanno delineandosi.

Un’inchiesta penale è in corso nei confronti di tre collaboratori per questi decessi e ieri il Mattino della domenica ha citato un rapporto dell’Ufficio del medico cantonale, che anche la RSI ha avuto modo di consultare.

Il documento, lungo 28 pagine, è il risultato dell’analisi fatta dallo stesso ufficio, avvenuta tra marzo e aprile, nonché dei complementi informativi e delle osservazioni inoltrate dalla struttura. Osservazioni, quelle della casa anziani che, si legge nel rapporto, «non modificano le criticità già riscontrate» in un precedente documento, datato 24 luglio, che ora possono essere specificate.

Quali le criticità più importanti?

Tra le criticità sono citate ad esempio le attività socializzanti di gruppo, che sono proseguite fino all'8 aprile malgrado le direttive cantonali le avessero vietate, e la realizzazione di un reparto covid rimasta incompleta fino al 20 aprile.

Inoltre, nel testo si parla anche di assenza della possibilità di verificare l'aderenza del personale al dispositivo di protezione individuale, l'assenza di un quadro di controllo per monitorare l'epidemia e la presenza di una ditta esterna per lavori di manutenzione, che viste le norme in vigore all'epoca, non doveva essere possibile.

Lacune da parte della direzione

L'ufficio del medico cantonale, incrociando la sua analisi con le osservazioni della struttura, ha quindi concluso che: «Manca alla direzione dell'istituto una visione sistemica e strutturata dell'organizzazione, confermata dall'assenza di strumenti gestionali ad ampio raggio necessari al governo dell'organizzazione, sia in situazioni di gestione ordinaria sia, come evidenziato, in situazioni di emergenza».

Inoltre, si legge ancora nel rapporto: «Nella documentazione fornita non vi è traccia di interventi proattivi legati alla funzione della capostruttura, né di interventi della direzione sanitaria amministrativa della casa nella gestione dell'emergenza sanitaria, se non quella di risposte puntuali a singoli eventi».

La risposta del capodicastero Soldini

Giorgio Soldini, capodicastero dei servizi sociali del comune di Bellinzona, interpellato dalla RSI ricorda che la direzione della casa anziani si era già espressa sulle criticità sollevate dal medico cantonale, contestandole nel merito.

Nel dialogo normale con lo stesso, aggiunge Soldini, l’istituto di Sementina avrà nuovamente modo di esprimersi.

Per il resto Soldini ha detto alla RSI di attenersi all’esito del procedimento penale prima di esprimersi o di prendere eventuali e nuove decisioni, anche perché le energie, ha spiegato il capodicastero, sono concentrate sulla gestione della seconda ondata pandemica, durante la quale non si sono registrati decessi a Sementina.

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