Impianti di risalita Bosco Gurin, Frapolli chiude tutto

Giovanni Frapolli è categorico dopo l'assemblea patriziale di Bosco Gurin, che si è opposta ai suoi piani di rilancio: «Chiudo tutto». Lo riferisce la RSI. 

Giovanni Frapolli ha deciso di chiudere gli impianti di Bosco Gurin, l'albergo e la casa di vacanza. Lo ha confermato alla RSI sabato dopo che negli scorsi giorni aveva minacciato che avrebbe compiuto il passo se l'assemblea patriziale non avesse accolto le sue richieste per rilanciare la località turistica durante tutte le stagioni.

La chiusura dovrebbe essere effettiva da fine mese. Intanto, assicura, ha già avviato contatti per spostare gli impianti in Ticino o all'estero.

L'imprenditore bellinzonese però lascia aperto un piccolo spiraglio e si dice disposto a tornare sui suoi passi, ma solo se i comuni della Vallemaggia e la politica regionale si muoveranno.

Venerdì i patrizi era chiamati ad adottare due decisioni concernenti l'imprenditore. Una sul rispetto delle convenzioni del 2009 che li ha portati a decidere di stare in lite per la ricerca di un accordo. L'altra sulla concessione di un terreno per la zipline.

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