Ticino Alle Elezioni federali i Verdi liberali correranno da soli

SwissTXT / red

20.5.2023 - 20:17

Nella foto Stefano Dias, presidente dei Verdi liberali Ticino. 
Nella foto Stefano Dias, presidente dei Verdi liberali Ticino. 
archivio Ti-Press

Il partito in Ticino ha deciso che in autunno non congiungerà la sua lista con quella di altri schieramenti.

20.5.2023 - 20:17

Iniziano a delinearsi le strategie dei partiti ticinesi in vista delle elezioni federali dell'autunno. Se mercoledì il PS è stato il primo a presentare i candidati, oggi – sabato - i Verdi liberali, riuniti in assemblea a Lugano, hanno scelto di giocare d'anticipo sul tema delle alleanze.

E a differenza di quattro anni fa, la formazione non congiungerà la sua lista con quella di altri schieramenti. Con buona pace di chi cerca alleanze alle elezioni federali di ottobre che rischiano di giocarsi sul filo di lana.

«La nostra idea era di rafforzare l’area di centro, ma non è stato possibile trovare intese forti, anche per poter blindare il posto vacante di Marco Romano (deputato del Centro che non sollecita un nuovo mandato al Nazionale, ndr.). Abbiamo deciso quindi di farci coraggio e correre da soli», spiega ai microfoni della RSI il presidente Stefano Dias.

Si pensava a un’intesa Centro-PLR-Verdi liberali

Auspicavate un’intesa Centro-PLR-Verdi liberali? «Effettivamente ai nostri occhi questa sarebbe stata la soluzione migliore, ma abbiamo dovuto constatare che i due partiti principali non hanno trovato questo accordo e dunque abbiamo preso un’altra decisione», risponde Dias.

«Parliamo con tutti partiti: noi mettiamo sempre in primo piano i temi e su questi possiamo collaborare attivamente», spiega dal canto suo il neoeletto granconsigliere Massimo Mobiglia, che aggiunge: «La scelta di correre da soli per noi è anche strategica a medio termine: non guardiamo solo all’immediato, ma pensiamo anche ai prossimi quattro anni».

Petizione per introdurre un pedaggio al San Gottardo

Compreso il 2027, quando i Verdi liberali puntano anche a fare gruppo a Palazzo delle Orsoline. Prima però in agenda c’è una petizione per introdurre un pedaggio al San Gottardo e le votazioni federali del 18 giugno.

In quest’ultimo frangente, i Verdi liberali sono vicini alla maggioranza parlamentare favorevole ad un allentamento delle norme per l’apertura dei negozi, ma nel contempo vicini alla minoranza contraria agli sgravi fiscali per i premi di cassa malati. Per questo oggetto hanno deciso quindi di lasciare libertà di voto.

«La nostra posizione è diversa rispetto a quella di altri partiti su molti temi, per questo corriamo da soli alle Federali», riassume infine la granconsigliera Sara Beretta Piccoli.

Alleanze, il clima si scalda

In generale, in tema di elezioni federali si scalderà presto il clima legato alle congiunzioni: naufragata l’idea lanciata da Helvethica di unire i piccoli partiti, il movimento Avanti con Ticino e lavoro non esclude alleanze con partiti più grandi.

Lo stesso vale per i comunisti che, tuttavia, sulla scia delle cantonali potrebbero anche decidere di correre da soli. E da doli potrebbero correre anche MPS e Più donne, che decideranno in merito nelle prossime settimane.

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