Pandemia COVID-19: «Il peso per le casse malati è ingente»

SwissTXT

30.5.2020 - 08:30

Curafutura, incontro con i rappresentanti dei media. Conferenza stampa "Le assicurazioni malattia nella crisi Covid-19. Nella foto da destra Pius Zängerle, Direttore Curafutura, con Paolo Ferrari, Capo Area medica dell'Ente Ospedaliero Cantonale e Céline Antonini, Curafutura, Politica sanitaria Responsabile Svizzera italiana . 
Curafutura, incontro con i rappresentanti dei media. Conferenza stampa "Le assicurazioni malattia nella crisi Covid-19. Nella foto da destra Pius Zängerle, Direttore Curafutura, con Paolo Ferrari, Capo Area medica dell'Ente Ospedaliero Cantonale e Céline Antonini, Curafutura, Politica sanitaria Responsabile Svizzera italiana . 
© Ti-Press / Francesca Agosta

Curafutura non quantifica ancora l'impatto della pandemia sui costi della salute. Ogni ricovero in cure intense costa oltre 100'000 franchi. 

Per tirare le somme sui costi della pandemia e sui possibili effetti sui premi malattia del 2021 ci vorrà ancora del tempo: settimane o forse qualche mese, ma si tratta in ogni caso di somme ingenti.

È quanto è emerso venerdì a Lugano alla conferenza stampa organizzata dall'associazione delle casse malati Curafutura.

Fino a 130'000 franchi per le cure intense

«La voce legata ai pazienti in cure intense sarà importante», spiega Céline Antonini, responsabile per la Svizzera italiana di Curafutura, ai microfoni della RSI.

Un ricovero in cure intense di diverse settimane, come è accaduto ai pazienti intubati per Covid-19, costa infatti tra i 100'000 e i 130'000 franchi, ripartiti tra casse malati e cantoni. Senza contare la successiva riabilitazione.

Ci sono anche i costi dei tamponi

Ma ci sono anche i costi relativi ai tamponi. In Svizzera ne sono stati effettuati circa 400'000 e costano tra i 200 e i 300 franchi, inclusa la consultazione medica.

«Prima del 30 aprile erano ancora più cari», nota la responsabile di Curafutura che aggiunge: «i tamponi potrebbero essere addirittura la prima voce nelle spese, prima ancora degli ospedalizzati. Ma bisognerà vedere a bocce ferme».

Le incognite per il futuro

Entro fine luglio, le casse malati dovranno fare a Berna una proposta sui premi malattia per il 2021. Questo in una situazione di incertezza per il futuro: da un'ipotetica seconda ondata in autunno, che potrebbe sommarsi all'influenza stagionale, all'effetto sul medio termine del calo delle consultazioni da parte di pazienti cronici timorosi del contagio.

«Per fare in modo di avere più flessibilità nel calcolo dei premi - dice Antonini - non ci vuole una modifica di legge, né una modifica di ordinanza, ma semplicemente flessibilizzare la pratica dell'ufficio federale».

«Curafutura sostiene la proposta di usare le riserve dell'assicurazione malattia per contenere i premi 2021. Spetta all'autorità federale chiarire se sarà possibile".

«Possibilità di migliorare l'efficienza»

Il blocco delle operazioni non urgenti durato due mesi, d'altra parte, ha comportato una diminuzione della spesa per gli assicuratori, e la ripresa delle attività sta dimostrando che ci sono margini di miglioramento.

«Abbiamo accumulato più di 1'400 interventi, che non sono stati fatti - spiega Paolo Ferrari, capo area medica del EOC - e in tre settimane ne abbiamo fatti il 50%, con una dotazione di sale operatorie addirittura inferiore a quella che avevamo prima del Covid-19. Quindi abbiamo una capacità di migliorare l'efficienza».

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