COVID-19 Il Ticino chiede l'ultima proroga a Berna

SwissTXT / pab

21.4.2020

Immagine d'illustrazione
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Keystone / Ti-Press

Il Ticino punta a poter beneficiare fino al 4 maggio della finestra di crisi cantonale che gli ha consentito di adottare misure per far fronte al coronavirus straordinarie rispetto a quelle decise dal Consiglio federale.

Lo ha anticipato la RSI, spiegando che la lettera con la richiesta a Berna di autorizzare un'ultima settimana di regime eccezionale è partita oggi pomeriggio, martedì.

Ma, viene sottolineato, al contrario di quanto avvenuto nelle precedenti occasioni non è condivisa da tutte le parti in causa. Due giorni di trattative serrate ed estenuanti fra il Consiglio di Stato e i partner (padronato e sindacati) non hanno permesso infatti di giungere a un compromesso sostenuto da tutti, come vorrebbe l'articolo 7e dell'Ordinanza 2 sui provvedimenti per combattere il coronavirus.

Il sindacato UNIA non ha firmato

Il sindacato UNIA non ha firmato, ma - stando a quanto appreso dalla RSI -  ha allegato una lettera di spiegazioni nella quale illustra i motivi per i quali avrebbe voluto veder confermato il regime in vigore questa settimana.

La richiesta inviata al Consiglio federale prevede alcuni allentamenti per venire incontro alle richieste dell'economia. Il primo riguarda la possibilità per le industrie di aumentare dal 50 al 60% la quota di personale impiegato. Il secondo la possibilità per l'edilizia di aver contemporaneamente in un cantiere fino a un massimo di 15 operai (oggi 10).

Il Consiglio federale si riunirà domani, mercoledì, e deciderà sulla richiesta. Nel primo pomeriggio seguiranno le comunicazioni e tutti gli scenari che si apriranno.

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