Ticino Imposta di circolazione, il Governo esprime i suoi dubbi

Swisstxt

23.6.2022 - 19:34

Il Governo ticinese ha espresso valutazioni sulle due opzioni approvate dal Parlamento in materia di imposte di circolazione.

Immagine simbolica.
Immagine simbolica.
© Ti-Press / Francesca Agosta

Circa il controprogetto, si legge in una nota diffusa giovedì, il Governo «ribadisce le criticità» per quanto attiene al rispetto dell'unità della materia. L'articolo 1b del testo, sostiene la nota citata dalla RSI, non ha molto a che fare con le imposte di circolazione, «trattando di una riduzione tariffale a beneficio degli utenti meno abbienti del trasporto pubblico».

In ogni caso, il Consiglio di Stato, considerando che il Legislativo ha approvato il testo malgrado queste criticità, non ritiene necessaria una seconda lettura sulla questione da proporre al Parlamento. 

In merito all'iniziativa, afferma invece di aver riscontrato una possibile lacuna legislativa sulle modalità di calcolo dell'imposta 2023 per le vetture immatricolate prima del 2009.

La nuova disposizione non specifica le basi di calcolo valide per questi veicoli per il prossimo anno. L'unico sistema utilizzabile per il computo di questa imposta, ritiene il Governo, è «quello dell'attuale articolo 1a (bonus/malus)», considerando che l'importo esigibile non potrà superare quello del nuovo sistema di calcolo ordinario.

E a livello finanziario?

Il Consiglio di Stato lo conferma, l'iniziativa implicherà entrate stimate nella misura attorno ai 91,5 milioni di franchi all'anno dal 2024.

Per il controprogetto la stima ammonta invece a quasi 93,6 milioni all'anno, deducendo però i costi derivati dal sussidio all'acquisto dell'abbonamento Arcobaleno, che sarebbero attorno ai 4 milioni. L'impatto netto complessivo, ricorda l'emittente di Comano, è quindi di circa 92 milioni. 

Fatte le sue considerazioni, il Governo ticinese conferma quindi che la votazione popolare potrà tenersi nel prossimo autunno.