Lugano Ruspe in azione, raso al suolo l'ex Macello

Swisstxt

30.5.2021 - 11:06

Dopo lo sgombero, iniziata nella notte la demolizione, conclusasi all'alba, dello stabile occupato abusivamente dai «molinari» dal 2002. C'è chi «applaude» e chi critica l'operato delle autorità

30.5.2021 - 11:06

Le ruspe sono entrate in azione di notte all'ex Macello di Lugano, verso le 2h00, poche ore soltanto dopo lo sgombero da parte della polizia, che ha fatto seguito alla manifestazione dei «molinari» in centro, svoltasi pacificamente ma poi sfociata nell'occupazione temporanea dell'ex Istituto Vanoni in Via Simen.

Sotto gli occhi degli autogestiti, che quando si è sparsa la voce sono giunti sul posto, è stata avviata la demolizione dell'edificio o perlomeno della parte non protetta come bene culturale. Sono stati schierati circa 100 agenti in tenuta antisommossa. L’operazione si è conclusa attorno alle 4.30 di domenica mattina, dopo che le ruspe hanno lasciato la zona.

La parte non tutelata dell'ex complesso, come constatato anche dai tanti curiosi che hanno voluto vedere con i propri occhi quanto successo durante la notte, è stata rasa al suolo. L'area è stata sbarrata dalla polizia, ancora presente in forze domenica mattina.

Per il futuro dell'area, lo ricordiamo, la Città ha previsto la trasformazione nel «campus matrix» progettato dagli architetti Durisch + Nolli da destinare a manifestazioni ed eventi.

Fine di un'esperienza partita nel 2002

La demolizione di questa notte, ricorda la RSI, ha segnato la fine della presenza del CSOA (il Centro sociale occupato autogestito) in Viale Cassarate iniziata il 18 dicembre 2002.

In quell'anno infatti il Molino si trasferì all'ex Macello dopo lo sgombero del Maglio a Canobbio dove era arrivato nel 1997, a seguito dell'incendio degli ex Molini di Viganello che erano stati occupati il 12 ottobre 1996.

Erano i giorni in cui l'autogestione faceva discutere in tutto il Ticino. Sei giorni prima vi era stata l'occupazione di Casa Cinzia a Bellinzona, pure conclusasi con l'intervento della polizia e la demolizione dello stabile.

Chi plaude l'intervento e chi critica lo sgombero

«Applausi» e «critiche»

L'evoluzione della situazione sul fronte dell'autogestione a Lugano e le decisioni delle autorità hanno provocato reazione contrastanti.

La Lega sul Mattino della Domenica, con un articolo firmato dal municipale di Lugano Lorenzo Quadri, plaude alla fine dell'occupazione e garantisce che non vi è alcuna intenzione di mettere a disposizione un'altra sede. «Molinari via dall’ex Macello e via anche da Lugano!», scrive lanciando la palla nel campo dei comuni amministrati dalla sinistra.

Il PS cittadino aveva reagito già sabato sera con un comunicato nel quale invitava al dialogo parlando di «un clima politico surreale che misconosce le realtà culturali alternative e calpesta il principio della proporzionalità delle azioni in questo ambito, al contrario di quanto avviene nelle città svizzere».

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