Ticino Minacce al Palazzo delle Orsoline, uomo bloccato mentre fuggiva in auto

Swisstxt / pab

30.8.2023 - 14:31

Il Palazzo delle Orsoline, sede dell'Amministrazione cantonale ticinese, a Bellinzona, dall'alto (foto d'archivio).
Il Palazzo delle Orsoline, sede dell'Amministrazione cantonale ticinese, a Bellinzona, dall'alto (foto d'archivio).
Ti-Press

Una persona, che poco dopo le 12 di mercoledì si è avvicinata a Palazzo delle Orsoline proferendo minacce fin nell'atrio, è stata fermata da una pattuglia di polizia una ventina di minuti dopo. Ignote per ora le cause del gesto. Stando a laRegione l'uomo si era reso minaccioso con un oggetto in mano.

30.8.2023 - 14:31

Sul mezzogiorno ci sono stati minuti di agitazione in Piazza Governo a Bellinzona, dove stando alla ricostruzione dei fatti fatta dal giornale locale laRegione, un uomo sulla cinquantina ha mostrato atteggiamenti aggressivi nell’atrio del Palazzo delle Orsoline, sede del Parlamento e del Consiglio di Stato.

Stando alle testimonianze raccolte dal foglio bellinzonese l’individuo, con in mano un oggetto appuntito, si è rivolto all’impiegata della portineria gridando delle minacce nei confronti delle autorità in generale.

Avrebbe avvisato le persone presenti di lasciarlo in pace, sennò la prossima volta sarebbero stati guai. L’azione, stando a laRegione, è stata molto breve, non più di venti secondi. Lo scalmanato si è poi subito uscito dall'atrio verso la piazza.

Una fuga in auto molto breve

Sarebbe poi salito su una vecchia Opel Meriva grigia con targhe ticinesi guidata da un suo conoscente, che ha imboccato via Jauch e poi viale Franscini in direzione nord.

Il dispositivo di ricerca della polizia, scattato immediatamente, al quale hanno partecipato almeno tre pattuglie della cantonale e della comunale di Bellinzona, ha permesso di individuarla quasi subito. Dopo un breve inseguimento, infatti l'auto è stata intercettata e bloccata davanti alla sede di Ticino Turismo.

Gli agenti hanno fatto scendere i due uomini e hanno subito ammanettato il passeggero, che durante il fermo non ha smesso di urlare e proferire non precisate minacce. Il conducente non è invece stato ammanettato.

Entrambi sono stati portati in centrale per le verifiche del caso. La loro posizione è ora al vaglio degli inquirenti.

Un caso simile a inizio agosto

Un caso simile, giova ricordarlo, si era già verificato il 9 agosto, quando una persona che aveva esternato minacce nei confronti dell'amministrazione pubblica era stata bloccata a Giubiasco.

Il 36enne svizzero, domiciliato nel Locarnese, era poi stato arrestato. Contro di lui l'accusa del Ministero pubblico è di violenza e minaccia contro le autorità e i funzionari.

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