La condanna Giallo di Muralto, «L'ha uccisa volontariamente»

Swisstxt

1.10.2021 - 15:36

Condannato a 18 anni di carcere l’uomo che il 9 aprile di due anni fa ha ucciso la compagna in un hotel di Muralto. 

Il luogo dei fatti
Il luogo dei fatti
Ti-Press

1.10.2021 - 15:36

Nessuna asfissia erotica, il 9 aprile del 2019 la 22enne inglese venne uccisa intenzionalmente.

La Corte non ha dunque creduto alla versione del 32enne e lo ha condannato a 18 anni di detenzione per omicidio intenzionale più l’espulsione dalla Svizzera per 12 anni. Un omicidio intenzionale ritenuto «di livello elevato, prossimo all’assassinio».

Secondo la Corte, le versioni fornite dall’imputato su cosa è accaduto quella notte sono in chiaro contrasto con gli elementi oggettivi agli atti come i reperti della scientifica o le testimonianze dei vicini di camera all’hotel la Palma di Muralto.

Per la Corte sono due ipotesi più plausibili sul movente. L’uomo ha ucciso per vendetta, come dice la pubblica accusa o per rabbia, perché lei voleva lasciarlo. La difesa ha già annunciato che farà ricorso contro la sentenza.

La carta di credito

Alcune settimane dopo la morte della 22enne, la sua carta di credito viene ritrovata nel plafone dell’ascensore durante un normale intervento di manutenzione.

Secondo l’imputato l’aveva nascosta al rientro in hotel «per scherzo»; per la Corte la versione più plausibile è invece quella dell’accusa, secondo cui l’imputato l’ha nascosta dopo la morte della donna per poi recuperarla in seguito e utilizzarla.

Lo svolgimento del processo

Il dibattimento è durato tre giorni. In aula si sono scontrate due tesi molto distanti. Per la pubblica accusa il 32enne tedesco ha assassinato la compagna per denaro perché lei aveva capito che lui non era benestante ma «un completo spiantato» e forse aveva minacciato di lasciarlo. Lui, per paura di perdere il lusso che lei con il suo denaro gli garantiva l’ha strangolata.

Una tesi che non regge secondo la difesa che sostiene che la 22enne sia morta a causa di un incidente, di un gioco erotico, l’asfissia, finito in tragedia. Sempre secondo la difesa la relazione fra i due funzionava tanto che lei aveva pianificato di trasferirsi in Ticino con il compagno e non ci sono indizi che la donna fosse contraria a spendere molto denaro.

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