Maltempo Niente insalata ticinese sugli scaffali a causa della grandine

Swisstxt

29.6.2022 - 23:18

Al momento solo un bel ricordo
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archivio Ti-Press

Gli scaffali dei supermercati piangono gli ortaggi ticinesi. La grandine, che ha investito il piano di Magadino martedì, ha messo infatti a dura prova il mercato ortofrutticolo locale. Zucchine e insalate dalla bandiera rossa e blu non si troveranno infatti più né nei negozi nel Cantone, né in quelli di oltre San Gottardo.

29.6.2022 - 23:18

La grandine che ha travolto il Piano di Magadino è una vera mazzata nel momento di maggior produttività ortofrutticola e causerà non solo perdite d’entrata ma anche costi supplementari per diversi attori del settore.

Inevitabile poi la ripercussione sui consumatori ticinesi, che vedranno temporaneamente i prezzi di alcuni ortaggi nostrani, come insalate e zucchine, salire. Questi prodotti non saranno disponibili sul mercato per oltre un mese.

Il direttore della TIOR, Marco Bassi, conferma in tal senso la perdita quasi totale della merce a foglia che stava crescendo a pieno regime. Tabula rasa è stata fatta anche nei campi dell'Orticola Saleggi, proprio nel periodo di massima produzione e di grande richiesta anche a livello nazionale.

Ma comunque la verdura non dovrebbe mancare nei supermercati ticinesi poiché da subito sarà comperata Oltralpe, dove di solito sono i prodotti ticinesi ad essere venduti.

Lo conferma alla RSI Patrick Rusconi, direttore di Tre Valli Gastropartner, che si occupa della distribuzione dei prodotti TIOR: «Da subito non possiamo rifornire i nostri clienti locali ne quelli oltre Gottardo. Siamo nel pieno della produzione nazionale, quindi nei negozi non ne mancheranno perché andremo a comperarli nella Svizzera Interna. Ci sarà un aumento dei prezzi, ma non dovrebbe essere molto grande».

Luca Costantini, tecnico della piccola azienda Orticola Saleggi, ha spiegato infatti ai microfoni della RSI che alcuni ortaggi sono recuperabili in qualche settimana, ma che per altri, come zucche e verze, non c'è nulla da fare e il raccolto annuale quindi è da ritenere perso.

«Essendo una piccola ditta il nostro mercato si basa sul 90% sulla vendita diretta. La perdita per noi è quindi molto importante. Per qualche settimana quindi dovremo cercare da altri la merce da poter vendere» conclude Costantini.

La sfida per gli agricoltori è diventata dunque ora quella di non lasciarsi scappare i diversi partner commerciali, poiché sugli scaffali del Cantone insalate e zucchine ci saranno, ma, come detto, provenienti dalla Svizzera interna.

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