La morte del sindaco leghista di Lugano, Marco Borradori, apre le porte del Municipio a una nuova forza politica: l’UDC. Il primo subentrante della lista Lega-UDC delle scorse elezioni è infatti il capogruppo democentrista in Consiglio comunale Tiziano Galeazzi. Uno scenario che cambierà gli equilibri nell’Esecutivo cittadino portando a una virata a destra? Non per forza o comunque è troppo presto per dirlo è, in sintesi, quando rilevano i capigruppo dei vari partiti ai microfoni della RSI.
Lega: «C’è una coalizione, giusto tocchi a loro»
Lukas Bernasconi, capogruppo della Lega, spiega alla RSI che la coalizione con l’UDC «andava avanti da anni, sia a livello cantonale che per quanto riguarda Lugano e quindi visto che il partito ha aveva fatto una buona votazione è giusto che ci sia un loro rappresentante». Si era forse puntato troppo poco su un nome forte della Lega? «Col senno di poi si può dire di sì; si era deciso di proporre una candidatura femminile, ma anche se (Sabrina Aldi, ndr.) granconsigliera era una persona nuova per Lugano, e questo ora ci fa pagare uno scotto, ma non era prevedibile quello che è successo». Il sindacato leghista, sostiene tuttavia Bernasconi, non è in discussione.
UDC: «L’obbiettivo era già entrare in Municipio»
Raide Bassi parla a nome dell’UDC e ricorda che il partito puntava già a un seggio in Municipio: «Era l’obbiettivo e c’era speranza. Ora diventerà realtà anche se chiaramente non nelle condizioni migliori. Quella con la Lega era una congiunzione d’area; l’UDC è il più grande partito in Svizzera anche se in Ticino ha qualche difficoltà, ma l’obbiettivo è quello di crescere», afferma ai microfoni della RSI.
PLR: «Borradori cercava la coesione»
«La scomparsa di Marco Borradori avrà delle conseguenze politiche importanti che dovremo affrontare», spiega per parte sua Rupen Nacaroglu, capogruppo del PLR alla RSI: «La dipartita di una figura così coinvolgente che provava sempre a cercare coesione lascerà un vuoto che dovremo colmare con un lavoro intenso da parte di tutti i gruppi». L’ipotesi di riprendersi il sindacato che prima del leghista Marco Borradori fu per anni in mano ai liberali-radicali è stata ancora discussa internamente alla sezione, ma sembra piuttosto remota, spiega Nacaroglu, che non prospetta neppure una virata a destra importante con l’entrata in carica di un esponente dell’UDC.
PS: «Galeazzi non appartiene all’ala radicale dell’UDC»
«Conosco Galeazzi da diverso tempo e non mi sembra un esponente dell’ala radicale dell’UDC», aggiunge Carlo Zoppi, capogruppo per il Partito socialista, «è chiaro che il Municipio sarà molto più frammentato e potrà essere più difficile trovare una coesione e degli accordi interni» afferma alla RSI.
PPD: «Alcuni equilibri cambieranno»
Gli fa eco Lorenzo Beretta Piccoli, per il PPD, secondo il quale è prematuro esprimersi. Tuttavia, aggiunge ai microfoni della RSI, «alcuni equilibri potrebbero cambiare».
Nicola Schönenberger, capogruppo per i Verdi, con un’entrata probabile in Municipio di Tiziano Galeazzi non vede difficoltà maggiori di operare a livello politico comunale: «Lui stesso è un esponente UDC piuttosto atipico, anche con lui sarà sicuramente possibile discutere e dialogare».