Autogestione Occupazione a Capo San Martino, la municipale Valenzano: «Vedere locali così vandalizzati fa male»

Swisstxt / amo

26.12.2023

La recente occupazione dell’ex discoteca ed ex ristorante a Capo San Martino da parte dei simpatizzanti del CSOA Il Molino ha risollevato il dibattito su uno spazio per gli autogestiti luganesi. La RSI ha raccolto la reazione della municipale Karin Valenzano come rappresentante della Città di Lugano: «Questi atti di illegalità non vanno affatto bene». 

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • La sera di Natale gli autogestiti luganesi hanno occupato l'ex discoteca ed ex ristorante a Capo San Martino.
  • La mattina di Santo Stefano la polizia ha sgomberato una trentina di persone in seguito alla denuncia del proprietario dello stabile.
  • I danni all'edificio sono visibilmente ingenti.
  • La municipale della Città di Lugano Karin Valenzano ha condannato «questi atti di forza e illegalità».

Ai microfoni della RSI, Karin Valenzano, rappresentante del Municipio di Lugano, riflette sulla gravità della situazione: «Questi atti di forza e illegalità non vanno affatto bene. Vedere locali così vandalizzati fa male. Non tutti i cittadini rispettano la proprietà altrui».

Gli autogestiti hanno sporcato e causato danni al locale, lasciando sotto shock i proprietari, come ricorda l'emittente radiotelevisiva. Questi ultimi hanno denunciato la violazione di proprietà e richiesto lo sgombero, avvenuto senza contrasti nella mattinata di Santo Stefano.

«Questi atti di forza fanno perdere possibile consenso e allontanano le soluzioni. Da questo punto di vista se si vuole trovare una soluzione bisogna essere in due e venirsi incontro entrambi», sottolinea la municipale. La situazione rimane dunque incerta, con il Municipio e gli autogestiti ancora alla ricerca di un terreno comune.

Alla ricerca di una soluzione equa

Ovviamente si vuole trovare una soluzione equa: «Stavamo discutendo per cercare di capire in quali termini si potesse trovare una soluzione,» spiega Valenzano. Il Municipio sta valutando diverse opzioni immobiliari, tenendo conto dell’ordine pubblico e della necessità di stabilire condizioni chiare e vincolanti.

L’ipotesi di utilizzare l’ex stabile HGC a Pregassona bassa come soluzione temporanea è complicata da progetti infrastrutturali vicini. «Ci sono lavori per la rinaturazione del fiume Cassarate e il rischio è che non sia una soluzione a lungo termine», conclude Valenzano alla RSI.