La sentenza Tre condanne e una multa per il pestaggio alla Rotonda di Locarno

SwissTXT / red

19.4.2023 - 12:53

archivio TI-Press

I due principali imputati colpevoli di tentato omicidio intenzionale: per loro 3 anni e 6 mesi di carcere ed espulsione dalla Svizzera. Pena minore per il ticinese e prosciolto il quarto giovane.

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Tre condanne e una multa. È stata pronunciata poco fa a Lugano la sentenza del processo a carico dei quattro giovani accusati di aver picchiato un richiedente l'asilo srilankese 26enne, in ottobre, alla Rotonda di Locarno.

Come scrive la RSI sul suo sito, i due principali imputati, un 30enne e uno dei due gemelli 23enne, entrambi italiani, sono stati condannati per tentato omicidio intenzionale per dolo eventuale a tre anni e sei mesi di carcere, a fronte di una richiesta dell'accusa di quattro anni e sei mesi. Per loro è stato inoltre pronunciata l'espulsione dalla Svizzera per 10 anni.

La Corte ha pertanto accolto solo in parte la legittima difesa e ha confermato la rissa e il tentato omicidio intenzionale.

Una pena più lieve è invece stata pronunciata per il 28enne ticinese che sferrò alcuni colpi, che è stato condannato a 6 mesi di detenzione sospesi condizionalmente per tre anni, per i reati rissa e lesioni semplici (sono cadute le lesioni gravi). Al quarto ragazzo, il secondo gemello 23enne, è stata invece inflitta una multa, ma riguardante una contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti.

Hanno reagito alle provocazioni, ma poi si son spinti oltre

Per la Corte - presieduta dal giudice Amos Pagnamenta - i quattro giovani hanno reagito sì a minacce e provocazioni da parte della vittima (che peraltro sarà giudicata in separata sede), ma poi si sono spinti ben oltre, con una vera e propria vendetta.

Per il giudice Pagnamenta i due imputati con le accuse più pesanti si sono accaniti sul 26enne srilankese, spinti da un effetto branco documentato anche dai filmati di quella sera. La loro non era più difesa ma un attacco selvaggio. Mirando alla testa della vittima hanno accettato il rischio che potesse scapparci il morto. La loro colpa è quindi molto grave ha detto il giudice.

La tesi della legittima difesa sostenuta dagli avvocati ha retto solo in parte. In particolare, la Corte ha ritenuto per tutti la legittima difesa discolpante, perché la vittima li ha provocati e minacciati con un coltello.

Non è però stata legittima difesa esimente, questa è stata accolta solo per il giovane con il ruolo più marginale, che è stato prosciolto dalle accuse relative alla rissa. Il 28enne ticinese è invece stato condannato per rissa e lesioni semplici (sono cadute le lesioni gravi) e per lui la pena pronunciata è di 6 mesi sospesi per tre anni.

Il 26enne srilankese verrà giudicato in separata sede.