Nuovi dettagliUna perizia psichiatrica e una balistica per la sparatoria ad Agno
SwissTXT / red
15.2.2023
La perizia psichiatrica ha riconosciuto una scemata imputabilità all'uomo che lo scorso agosto ha ferito gravemente il figlio con due colpi d'arma da fuoco ad Agno. Intanto è stata ordinata anche una perizia balistica, di cui si attendono ancora i risultati.
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15.02.2023, 07:30
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Il 49enne che lo scorso 7 agosto sparò due colpi di fucile in via Aeroporto ad Agno al figlio, ferendolo gravemente, può valersi di una lieve scemata imputabilità. Lo ha stabilito la perizia psichiatrica disposta dalla procura, come rende noto la RSI.
Il problema è legato alla dipendenza dagli stupefacenti dell'uomo, ha appurato il dottor Alberto Bonzano. Una dipendenza che gli impedirebbe di gestire le situazioni di stress emotivo, come quella dei giorni precedenti ai fatti, quando il figlio aveva rubato alla nonna una somma di almeno 50'000 franchi, mai recuperata.
Per quanto riguarda la sparatoria, la vittima sostiene di non ricordare niente, mentre il padre afferma che i colpi sono partiti in modo accidentale, dicendo agli inquirenti che l'arma l'aveva portata con sé perché aveva paura che il giovane fosse accompagnato da persone poco raccomandabili.
Ordinata anche una perizia balistica
La procuratrice pubblica Margherita Lanzillo ha comandato anche una perizia balistica per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. Il Forensisches Institut di Zurigo avrebbe già consegnato un primo referto, secondo l'emittente radiotelevisiva. Al momento si aspettano ulteriori chiarimenti.
In seguito la magistratura potrà chiudere l’inchiesta e firmare il rinvio a giudizio. La principale accusa a carico dell'imputato è quella di tentato assassinio e in via subordinata di tentato omicidio. Nel frattempo il 49enne, difeso da Letizia Vezzoni, ha iniziato a scontare in anticipo già a dicembre la pena.