Esercito Incongruenze alla RUAG, Amherd apre un'inchiesta sull'acquisto dei Leopard 1

bt, ats

21.8.2023 - 17:46

Viola Amherd vuole vederci chiaro sui carri armati Leopard 1.
Viola Amherd vuole vederci chiaro sui carri armati Leopard 1.
Keystone

La consigliera federale Viola Amherd ha commissionato un'inchiesta esterna sull'acquisto di 96 carri armati Leopard 1 effettuato in Italia nel 2016 da parte dell'allora Ruag Holding.

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Lo ha comunicato oggi il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).

Dopo l'acquisto, i carri armati sono stati stivati in un deposito, sempre in Italia. Secondo Ruag MRO, sarebbero serviti per prelevare pezzi di ricambio. All'inizio del 2023 l'azienda tedesca Rheinmetall ha presentato una domanda con cui chiedeva se i carri armati potessero essere acquistati.

L'idea era quella di rimetterli in efficienza e consegnarli all'Ucraina. Il 13 febbraio è stato firmato un contratto di compravendita con riserva di approvazione da parte delle autorità.

Come è nata l'idea di un'inchiesta?

In seguito a incongruenze emerse in occasione di una riunione straordinaria del consiglio d'amministrazione di Ruag MRO tenutasi ieri, Amherd ha deciso di commissionare l'inchiesta. Quest'ultima avrà lo scopo di analizzare gli affari commerciali con i carri armati Leopard 1.

Inoltre sarà oggetto di verifica il modo in cui il consiglio d'amministrazione ha fatto fronte al suo obbligo di vigilanza nei confronti della direzione e se vi è la necessità di procedere ad adeguamenti.

In seguito a dichiarazioni polemiche legate all'esportazione di armi svizzere verso l'Ucraina, la CEO di Ruag MRO Brigitte Beck ha presentato le sue dimissioni all'inizio di questo mese.

Beck aveva chiesto a Paesi come la Germania o la Spagna di ignorare il veto della Confederazione alla riesportazione. In settembre del caso si occuperà anche il Parlamento.

Annunciata una seconda inchiesta esterna

A sua volta, Ruag MRO ha annunciato oggi in una nota di voler avviare una propria inchiesta esterna.

Si tratterà, tra l'altro, di chiarire le pretese di un'azienda tedesca, non citata nel comunicato, su 25 di questi carri armati. Tale richiesta, depositata di recente, è il frutto di un contratto precedente, stando a Ruag MRO.

Questa pretesa non è tuttavia in contraddizione con il contratto firmato con Rheinmetall, ha affermato il gruppo di armamento.

Rheinmetall è stata informata sin dall'inizio delle trattative che la proprietà di 25 di questi carri armati non era ancora stata chiarita. È pure certo che tali carri armati non possono essere consegnati all'Ucraina.

Secondo Ruag, è assolutamente fondamentale che tutte le attività del gruppo siano conformi alla legge, trasparenti e si svolgano secondo le direttive del proprietario che è la Confederazione, si legge ancora nella nota. Ruag accoglie favorevolmente l'apertura di un'inchiesta da parte dei servizi di Amherd.

Perché sono stati comperati?

Ruag MRO aveva di recente difeso il fallimento dell'accordo sui Leopard con Rheinmetall.

L'impresa tedesca è stata esplicitamente avvertita sin dall'inizio degli ostacoli potenziali nella procedura di autorizzazione, e delle relative riserve introdotte nel contratto. Aveva pure respinto l'accusa secondo cui la partenza di Beck fosse legata alla vicenda dei carri armati.

Stando a Ruag MRO, i 96 carri armati Leopard 1 sono stati acquistati come beni commerciali e come mezzi blindati disponibili per fornire pezzi di ricambio.

L'esercito svizzero utilizza dal canto suo il modello Leopard 2.