Consiglio federale Doris Leuthard, con gli occhi lucidi, annuncia le sue dimissioni

ATS

27.9.2018 - 16:53

Lascio il mio mandato dopo dodici anni con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per il benessere della popolazione. "Siamo un Paese unito anche se abbiamo opinioni diverse", ha dichiarato in italiano la consigliera federale Doris Leuthard, poco dopo l'annuncio delle sue dimissioni per fine anno.

La responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) è apparsa visibilmente commossa davanti ai giornalisti. "Ho fatto il mio lavoro con molto cuore e spero di averlo fatto bene", ha sottolineato con la voce straziata dalle lacrime.

L'esponente del PPD in governo ha affermato di aver deciso già molti mesi fa che avrebbe annunciato la sua partenza questo autunno. Leuthard ha invocato una certa stanchezza dopo dodici anni di permanenza in Consiglio federale.

In origine, la ministra argoviese avrebbe voluto comunicare la sua partenza domani, ultimo giorno di sessione, anche per questo la lettera di dimissioni porta la data di venerdì 26 settembre. Le speculazioni che circolavano con insistenza l'hanno spinta ad anticipare i tempi.

Più tempo per la famiglia

Leuthard si rallegra di avere ora più tempo per la sua famiglia e la sua vita privata, lasciando il Consiglio federale. Ma la ministra non ha voluto svelare i suoi futuri piani professionali.

Il lavoro governativo è molto cambiato negli ultimi anni, ha aggiunto. Non è più possibile difendere gli interessi della Svizzera senza coltivare intensamente la rete di contatti internazionali. Inoltre, la copertura mediatica è sempre più personalizzata, mentre il governo funziona diversamente, in maniera collegiale.

In Governo dal 2006

In governo dal 2006, Leuthard ha diretto per quattro anni il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) per poi passare al DATEC. È stata presidente della Confederazione nel 2010 e nel 2017.

In precedenza ha trascorso sei anni e mezzo sui banchi del Consiglio nazionale. Tra il 2004 e il 2006 è stata presidente del Partito popolare democratico.

Le dimissioni dell'argoviese non costituiscono un vera sorpresa: lei stessa aveva già fatto sapere che questa sarebbe stata la sua ultima legislatura. Inoltre, numerose riforme portate avanti dal suo dipartimento sono ormai già entrate in vigore.

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