Svizzera «No» all'indennizzo federale per i costi del Covid agli ospedali

fc, ats

21.9.2022 - 19:03

Il consigliere nazionale Christian Lohr
Il consigliere nazionale Christian Lohr
Keystone

La Confederazione non dovrà contribuire ai mancati introiti e ai costi supplementari patiti dagli ospedali e dalle cliniche durante la crisi del Covid. Lo ha deciso i Consiglio nazionale bocciando a larga maggioranza quattro iniziative cantonali in materia.

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Dato che anche gli Stati avevano fatto altrettanto lo scorso dicembre, le proposte sono definitivamente archiviate.

Le iniziative – tra cui una depositata dal Ticino – facevano in particolare riferimento al divieto di interventi medici e di terapie non urgenti nella primavera del 2020. Senza un intervento adeguato a livello finanziario della Confederazione toccherà ai cantoni farsi carico dei costi non coperti. Un aiuto di Berna sarebbe quindi il benvenuto, così come fatto, ad esempio, per i trasporti pubblici, ha sostenuto Manuela Weichelt (Verdi/ZG).

La messa a disposizione delle necessarie capacità di trattamento, ad esempio nei reparti di terapia intensiva, è e rimane uno dei compiti dei Cantoni che sono responsabili delle cure di base, ha replicato Christian Lohr (Centro/TG) a nome della commissione. Questa ripartizione delle competenze non è stata modificata dalla proclamazione della «situazione straordinaria» da parte del Consiglio federale.

Lohr ha anche stato fatto notare come la Confederazione abbia assunto l'80% dei costi associati alla pandemia. Inoltre i Cantoni hanno sì sostenuto spese impreviste nel 2020, ma hanno anche avuto entrate straordinarie a seguito della distribuzione supplementare dell'utile della Banca nazionale.