Domenica si vota Cala ancora l'interesse per le elezioni in Svizzera, c'è solo un’eccezione

aru

17.10.2023

Immagine d'illustrazione.
Immagine d'illustrazione.
archivio Ti-Press

Una buona metà degli aventi diritto di voto in Svizzera non si reca alle urne. Domenica 22 ottobre ci saranno le elezioni federali e solo a Zurigo si è già registrata una maggiore affluenza rispetto a quattro anni fa.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Solo in pochi avanti diritto di voto in Svizzera hanno già espresso le loro preferenze.
  • La diminuzione dell'interesse per il voto è una tendenza di lunga data: 100 anni fa l'affluenza alle urne era ancora superiore all'80%.
  • Negli ultimi 50 anni, l'affluenza alle urne si è attestata tra il 40 e il 60%.
  • In vista delle elezioni del 22 ottobre, nelle città di Berna, San Gallo e Ginevra il numero di chi ha già votato è notevolmente inferiore al solito.
  • L'eccezione è rappresentata dalla città di Zurigo, dove un numero leggermente superiore di persone ha già depositato la propria busta.

«È sorprendente quanto spesso le persone mi dicano, durante una conversazione: 'È vero, adesso ci sono le elezioni!'», ha commentato la co-presidente del PS Mattea Meyer. Perché pare proprio che la gente se ne sia quasi dimenticata. «Come co-presidente di un partito che passa tutto l'anno a fare campagna elettorale, questo risulta un po' strano», aggiunge nell'ultimo episodio del suo podcast settimanale, che registra insieme all'altro co-presidente del partito Cédric Wermuth.

In effetti, non sembra ancora esserci molta euforia tra la popolazione in vista delle elezioni del 22 ottobre. Non per niente l'esperienza dimostra che circa la metà degli aventi diritto al voto getta la busta per le votazioni direttamente nel cestino.

Mercoledì scorso, nella città di San Gallo solo il 16,4% aveva già espresso il proprio voto per posta. Nello stesso periodo, quattro anni fa, l'affluenza era stata del 17,2%.

Zurigo come città anomala

Il quadro è simile nella città di Berna, dove solo il 15,1% degli elettori ha già rispedito la busta. Nel 2019, la percentuale era del 16%. Come scrive il «Blick», la situazione non è molto diversa a Ginevra. Anche lì ha votato solo il 16% degli avanti diritto. A Basilea, all'11 ottobre era stato ricevuto il 19,1% dei voti. Quattro anni fa, l'affluenza una decina di giorni prima del voto era stata del 20%.

Un'eccezione è invece rappresentata dalla città di Zurigo, dove il 21,7% delle schede elettorali è già stata consegnata. Questa cifra è addirittura leggermente superiore a quella di quattro anni fa.

Secondo i sondaggi, tuttavia, gli esperti di «Sotomo» prevedono già un'affluenza alle urne generalmente bassa. Il motivo è che le elezioni di domenica 22 ottobre sono considerate meno decisive di quelle del 2019. Soprattutto a sinistra, la mobilitazione è più difficile rispetto a quattro anni fa.

Sempre tra il 40 e il 60% dal 1971

A livello nazionale, l'affluenza alle urne quattro anni fa era stata del 45,1%. È molto o poco? Un grafico dell'analista politico Mark Balsiger sull'affluenza alle urne negli ultimi 50 anni mostra che il livello si è sempre aggirato tra il 40 e il 60%.

Un movimento ondulatorio costante: affluenza alle urne dal 1971.
Un movimento ondulatorio costante: affluenza alle urne dal 1971.
Fonte Mark Balsiger

Come mostrano i dati dell'Ufficio federale di statistica, tuttavia, 100 anni fa i numeri erano molto più alti. Nello scrutinio del 1919, ad esempio, si recò alle urne l'80,4% degli aventi diritto.