Critiche al nuovo regolamento I biologi: «Più lupi saranno uccisi, più ne arriveranno in rinforzo»

aru

6.12.2023

L'Ufficio federale dell'ambiente ha già approvato dodici richieste di abbattimento dei lupi.
L'Ufficio federale dell'ambiente ha già approvato dodici richieste di abbattimento dei lupi.
Karl-Josef Hildenbrand/dpa

Quanto è utile abbattere i lupi? Nel programma televisivo «Club» della SRF gli esperti hanno discusso del fenomeno, giungendo a delle conclusioni sorprendenti. Una di queste è che più animali saranno uccisi, più la popolazione del grande predatore crescerà.

aru

6.12.2023

Hai fretta? blue News riassume per te

  • La Confederazione ha già approvato 12 richieste di abbattimento di branchi di lupi.
  • Notizia di martedì, nel Canton Ticino è stato ucciso un giovane lupo.
  • Ma quanto è veramente utile l'abbattimento? I biologi ospiti al programma televisivo «Club» della SRF hanno sottolineato che se gli animali venissero uccisi, la popolazione dei lupi potrebbe addirittura aumentare.
  • La popolazione dei grandi predatori è attualmente in una fase di crescita che forse non potrà essere interrotta dall'abbattimento.

Dal 1° dicembre i Cantoni possono abbattere preventivamente interi branchi di lupi. Grigioni, Vallese, Vaud, San Gallo e Ticino hanno già inviato delle richieste in tal senso all'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM).

L'UFAM ha accolto 12 delle 13 domande inoltrate, infatti solo una domanda dal Ticino, quella per la Valle Onsernone, è stata respinta. Martedì si è avuto notizia di un primo abbattimento al Sud delle Alpi, nel territorio di Mezzovico-Vira da parte dei guardiacaccia, nell’ambito dell’ordine di regolazione del branco Carvina.

Ogni cantone è libero di agire come vuole

I Cantoni gestiscono però l'abbattimento dei lupi in modo molto diverso. Nel Vallese i cacciatori possono tenere la pelliccia, nei Grigioni non è consentito scattare fotografie e la carcassa deve essere consegnata.

«Nei Grigioni non si tratta di cacciare trofei, ma di risolvere un problema», ha detto martedì sera Martin Candinas, consigliere nazionale del Centro grigionese, nella trasmissione televisiva «Club» della SRF.

In Ticino invece la carcassa dell'animale viene consegnata al centro di medicina dei pesci e della fauna selvatica per le analisi del caso.

D'altra parte Brigitte Wolf, biologa e granconsigliera vallesana, non crede che abbattere il grande predatore sia il modo giusto per regolarne la popolazione, in quanto in biologia non esiste la crescita esponenziale, di cui spesso si parla con i lupi.

«Attualmente ci troviamo in una ripida fase di crescita»

«Una volta che il branco si è formato, la crescita avviene molto rapidamente perché c’è molto cibo e molto spazio vitale. Ma la crescita si stabilizza rapidamente perché non c'è più di un branco per valle, quindi l'habitat sta diventando scarso», ha affermato l'esperta.

Attualmente ci troviamo in questa ripida fase di grande crescita. «Se abbattiamo i lupi adesso, potrebbe succedere che non usciremo mai da questa fase», ha continuato Wolf.

In passato sono già stati uccisi molti lupi, ma la popolazione complessiva non è diminuita. Dato che c'è molto spazio e cibo, gli animali potrebbero avere molti piccoli.

(Il video qui sotto è in tedesco)

«Jetzt sind wir in der steilen Phase»

«Jetzt sind wir in der steilen Phase»

Obwohl Wölfe derzeit zum Abschuss freigegeben sind, könnte es sein dass die Population nicht verringert wird. Warum erklärt die Walliser Biologin Brigitte Wolf.

06.12.2023

Tutti gli animali selvatici sarebbero regolamentati, si è lamentato Candinas. «Anche l'animale araldico dei Grigioni, lo stambecco, è regolamentato dai guardiacaccia», ha detto durante la trasmissione. «Se vogliamo continuare ad avere un’economia alpina, dobbiamo reagire in tempo al lupo».

Lupi e stambecchi non possono essere paragonati

Andreas Moser, biologo ed ex conduttore di «Netz Natur», ha sottolineato nel programma che gli ungulati come il cervo o lo stambecco non possono essere paragonati ai grandi predatori.

«I branchi di lupi difendono un'area relativamente vasta da 100 a 300 chilometri quadrati e assicurano che nessun altro lupo si stabilisca – dice –. Se si distrugge questo sistema, altri animali potrebbero entrare nell'area e si avranno più lupi per area rispetto al numero originario».

Moser ha affermato che la regolamentazione ha senso se i lupi vivono ovunque i lupi possono vivere. «Se le aree sono sature, si possono prelevare i cuccioli dal branco».

Naturalmente prima o poi tutto si sistemerà, ha obiettato Candinas. «Ma la domanda è se avremo ancora un’economia alpina».