Vertice di pace La Cina «assente» al Bürgenstock, il DFAE ne prende atto

daoe, ats

31.5.2024 - 21:05

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha preso atto della dichiarazione rilasciata oggi dal Ministero degli esteri cinese in merito alla Conferenza sulla pace in Ucraina e della decisione di Pechino a rinunciare per ora ad una partecipazione al vertice organizzato dalla Svizzera.

Il fine settimana del 15 e 16 giugno 2024, sul Buergenstock, nel Cantone di Nidvaldo, si terrà un vertice sulla pace in Ucraina. La Svizzera ha invitato oltre 160 delegazioni sopra il Lago dei Quattro Cantoni.
Il fine settimana del 15 e 16 giugno 2024, sul Buergenstock, nel Cantone di Nidvaldo, si terrà un vertice sulla pace in Ucraina. La Svizzera ha invitato oltre 160 delegazioni sopra il Lago dei Quattro Cantoni.
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Keystone-SDA, daoe, ats

La Cina considera «difficile» prendere parte alla Conferenza di pace sull'Ucraina per la mancanza di alcuni requisiti, ha dichiarato oggi il portavoce del Ministero cinese.

Per Pechino «l'organizzazione dell'incontro non è ancora all'altezza delle esigenze della Cina e delle aspettative della comunità internazionale».

Il Dragone – considerato in Occidente uno stretto alleato di Mosca – ha lamentando l'assenza «della partecipazione paritaria di tutte le parti coinvolte e di una discussione equa di tutte le proposte disponibili».

Oggi, in risposta ad una richiesta dell'agenzia di stampa Keystone-ATS, il DFAE ha ribadito che la verosimile assenza della Cina al vertice, che si terrà il 15 e il 16 giugno al Bürgenstock (NW), è da attribuire al momentaneo rifiuto della Russia a prenderne parte.

Il coinvolgimento di Mosca nel processo di pace è di fondamentale importanza anche per la Svizzera, ma finora il Cremlino ha escluso la propria partecipazione.

Tuttavia, stando al DFAE, la Cina ha dichiarato in un comunicato di attribuire grande importanza all'organizzazione da parte della Confederazione per quella che è la prima conferenza di pace sull'Ucraina.

Berna e Pechino condividono inoltre l'idea che sul Bürgenstock deve esserci spazio per «un'equa discussione di tutti i piani di pace».